axpgn ha scritto:Ho compreso il perché di quasi tutto ...
Sei bravo, visto che, rileggendo adesso quel che ho scritto, mi sono accorto di aver dimenticato di dire dove stava il punto A. Andrò ad integrare!
Testo nascosto, fai click qui per vederlo
Se due circonferenze sono tangenti internamente, il centro di una terza tangente ad entrambe deve stare sull'ellisse che ha per fuochi i centri delle due, passante per il loro punto di tangenza.
Se, invece, le circonferenze sono tangenti esternamente, sull'iperbole con le medesime condizioni.
Perciò vi sono due strade possibili (con F centro della circonferenza rossastra):
ellisse di fuochi O ed F passante per il punto di tangenza;
iperbole di fuochi E ed F passante per il punto di tangenza.
Da ieri non riesco a togliermi dalla testa il dubbio che ti ho esposto: che senso ha indicare come approssimata una soluzione esatta?
Capisco il contrario, per superficialità. Esempio la lunghezza della circonferenza si trova moltiplicando per 3.14 il diametro.
Capisco i 'geni incompresi'. Esempio l'avvocato Russo, sostiene decine di volte che i risultati del suo metodo coincidono al milionesimo o al miliardesimo con quelli delle formule 'ufficiali', quando le sue non sono altro che una riscrittura delle medesime. Gli serve per 'provare' l'esattezza delle sue intuizioni.
Però, in questo caso? A meno che, trattandosi di un sangaku, ci sia una differenza fra la soluzione originale della tavoletta (di stile nipponico) e quella di chi ha divulgato il problema.
Puoi vedere se scovi qualche indizio?
Ciao
Stephen Wolfram non mi è simpatico, anche perché il malefico Wolfram|Alpha non mi permette di credere che $ e^\pi=(640320^3+744)^(1/\sqrt(163)) $.
"Sono venticinque secoli che la filosofia inquadra i problemi, ma non scatta mai la foto.” - Edoardo Boncinelli, L'infinito in breve.