Adiperc ha scritto:Esercitandomi con qualche "problemino" degli esami di ammissione alla SNS sono incappato a codesto esercizio che recita:
"Si supponga che l'eq. $ x^3+px^2+qx+r $
abbia tre radici reali. Sia $ d $ la differenza fra la radice maggiore e la rad. minore. Dimostra
$ p^2-3q<=d<=2(p^2-3q)/sqrt(3) $
a) Suppongo che si intenda l'equazione $x^3 +px^2+qx+r=0$.
b) Affinché sia $p^2 – 3q ≤ 2/sqrt3(p^2 - 3q)$ occorre che sia $p^2 - 3q ≥ 0$. Ma questo non è sempre vero.
E non è sempre vero che, se le 3 radici sono tutte reali, la differenza $d$ tra la radice massima e quella minima) è compresa tra $p^2-3q$ e $2(p^2-3q)/sqrt3$.
Sia, per esempio:
$p = 6$; $q=11$; $r = 6$. Ossia: $P_3(x) =x^3+px^2+qx+r=x^3+6x^2+11x+6 = (x+1)(x+2)(x+3)$.
Abbiamo allora $p^2 - 3q=6^2 - 3·11 = 36-33=3$; $d = -1 – (-3) = 2$; $2/sqrt3(p^2-3q) = 2sqrt3$.
In questo caso abbiamo dunque
$2(p^2-3q)/sqrt3>p^2-3q>d$, (cioè: $2sqrt3>3>2$).
Ergo: si chiede l'impossibile (cioè di dimostrare che è sempre vero ciò che a volte è falso)
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