Fermi un po'...
Vediamo di mettere insieme due cosette.
L'intento del Metodo Classico nel CdV è quello di calcolare effettivamente una soluzione del problema. Questo si fa, usualmente, trasformando un problema variazionale in un opportuno problema differenziale (tipicamente, un'equazione differenziale con condizioni al contorno) mediante derivazione
à la Gateaux del funzionale stesso ed uso del
Lemma Fondamentale del CdV.
In particolare, se si ha un funzionale $I[y]$ definito su uno spazio funzionale $X$
1 ed ivi differenziabile, si sceglie una "direzione" $phi$ a supporto compatto e si calcola la "derivata direzionale":
\[
\delta I[y](\phi) := \lim_{h \to 0} \frac{I[y + h \phi] - I[y]}{h}\; ;
\]
per una variante del
Teorema di Fermat, se $y$ è di estremo per $I$ allora $\deltaI[y](\phi ) = 0$ per ogni "direzione" $\phi$ e dunque $\deltaI[y]$ è l'operatore identicamente nullo.
Se, come nei casi di interesse, $I$ è un funzionale integrale, cioè del tipo:
\[
I[y] := \int_a^b f(x,y(x),y^\prime (x))\ \text{d} x
\]
con $f(x,y,p)$ "sufficientemente regolare" (qui ho pensato a funzioni di una variabile, ma aumentando il numero delle variabili la sostanza non cambia), la derivata di Gateaux si calcola portando il limite sotto integrale:
\[
\begin{split}
\delta I[y](\phi) &= \lim_{h \to 0} \frac{1}{h} \int_a^b \Big( f(x,y(x) + h \phi (x), y^\prime (x) + h \phi^\prime (x)) - f(x,y(x), y^\prime(x))\Big)\ \text{d} x \\
&= \int_a^b \lim_{h \to 0} \frac{ f(x,y(x) + h \phi (x), y^\prime (x) + h \phi^\prime (x)) - f(x,y(x), y^\prime(x))}{h}\ \text{d} x \\
&= \int_a^b \Big( f_y(x,y(x),y^\prime (x))\ \phi (x) + f_p (x,y(x),y^\prime (x))\ \phi^\prime (x)\Big)\ \text{d} x \; ;
\end{split}
\]
se anche $y$ è sufficientemente regolare, possiamo usare un integrazione per parti e, tenendo presente che $phi(a)=0=phi(b)$, otteniamo:
\[
\begin{split}
\delta I[y](\phi) &= \int_a^b f_y(x,y(x),y^\prime (x))\ \phi (x)\ \text{d} x + \int_a^b f_p (x,y(x),y^\prime (x))\ \phi^\prime (x)\ \text{d} x \\
&= \int_a^b f_y(x,y(x),y^\prime (x))\ \phi (x)\ \text{d} x + f_p (x,y(x),y^\prime (x))\ \phi (x)\Big|_a^b - \int_a^b \frac{\text{d}}{\text{d} x} \left[f_p (x,y(x),y^\prime (x))\right]\ \phi (x)\ \text{d} x \\
&= \int_a^b \left( f_y(x,y(x),y^\prime (x)) - \frac{\text{d}}{\text{d} x} f_p (x,y(x),y^\prime (x))\right)\ \phi (x)\ \text{d} x \; .
\end{split}
\]
Supponendo che $y$ sia di estremo per $I[y]$, risulta $\delta I[y](phi) = 0$ e ciò, per il LFdCdV, equivale a dire che l'integrando \( f_y(x,y(x),y^\prime (x)) - \frac{\text{d}}{\text{d} x} f_p (x,y(x),y^\prime (x)) \) è identicamente nullo in $(a,b)$.
Si ottiene così l'equazione di Eulero:
\[
f_y(x,y(x),y^\prime (x)) = \frac{\text{d}}{\text{d} x} f_p (x,y(x),y^\prime (x))
\]
che, se integrata, fornisce i punti stazionari regolari del funzionale $I[y]$.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)