Sei sempre un grande
Grazie, le cose cominciano ad andare a posto.
Martino ha scritto:No, infatti mi sono appena accorto che quella li' e' anche una base, potrei dirti che l'insieme degli aperti del tipo \( \displaystyle ]a,+\infty[ \) oppure \( \displaystyle ]-\infty,b[ \) formano una sottobase (e non una base), e questo e' vero, ma a questo punto la cosa ti puo' sembrare artificiale.
L'insieme degli aperti del tipo \( \displaystyle ]a,+\infty[ \) costituisce una sottobase di $RR$ (con la topologia standard) perchè essi formano un ricoprimento di $RR$. Forse ci sono.
Io so che una famiglia $ccB$ di sottoinsiemi di $X$ è base di una topologia (unica) se e solo se:
1. $ccB$ è un ricoprimento di $X$;
2. l'intersezione di due elementi di $ccB$ è unione di elementi di $ccB$
Chiamo sottobase una famiglia che verifica la prima di queste due condizioni: giusto? Se verifica anche la seconda allora sono a posto e ho una base, altrimenti no.
Se è così, allora vale ovviamente quanto dicevo prima: una base è anche una sottobase.
Martino ha scritto:In realta' il primo esempio chiaro in cui ti accorgi della grande utilita' delle sottobasi e' proprio la topologia prodotto. Prendi \( \displaystyle X_1 \times X_2 \) prodotto di spazi topologici, e chiama \( \displaystyle \pi_1,\pi_2 \) le due proiezioni. Per definizione la topologia prodotto ammette come sottobase la famiglia di aperti del tipo \( \displaystyle \pi_i^{-1}(U_i) \) con \( \displaystyle i=1,2 \) e \( \displaystyle U_i \) aperto di \( \displaystyle X_i \) . Questa in generale non e' una base perche' \( \displaystyle \pi_1^{-1}(U_1) \cap \pi_2^{-1}(U_2) \) in generale non si puo' esprimere come \( \displaystyle \pi_1^{-1}(U) \) oppure \( \displaystyle \pi_2^{-1}(V) \) (non c'e' nessuna ragione per cui questo dovrebbe succedere).
Sì, ho capito: è come dicevo io sopra, questa famiglia ricopre $X_1 times X_2$ ma non va d'accordo con l'intersezione (con la proprietà 2 di cui sopra).
Martino ha scritto:Ora per arrivare al tuo esempio, e' chiaro che la topologia prodotto rende le proiezioni continue (per definizione, no?).
Sì, certo.
Martino ha scritto:Mostriamo che la topologia prodotto e' contenuta in tutte le topologie che rendono continue le proiezioni (questo e' quello che dobbiamo mostrare). Prendiamo una topologia \( \displaystyle T \) su \( \displaystyle X_1 \times X_2 \) che renda le proiezioni continue. Allora tutte le cose della forma \( \displaystyle \pi_i^{-1}(U_i) \) (con \( \displaystyle U_i \) aperto di \( \displaystyle X_i \) ) devono appartenere a \( \displaystyle T \) , e quindi tutta la topologia da essi generata (cioe' l'intersezione delle topologie che li contengono, cioe' la topologia prodotto!) deve essere contenuta in \( \displaystyle T \) .
Avevo provato anche io a pensarla così (d'altra parte essere meno fine vuol proprio dire questo!). Ma non riuscivo a concludere. Ora è tutto decisamente più chiaro, ero bloccato proprio all'inizio. Il tuo esempio mi ha salvato
Grazie mille
"Immaginate un bravo matematico come qualcuno che ha preso dal tenente Colombo per le doti investigative, da Baudelaire per l’ispirazione, dal montatore Faussone per il rigore e l’amore per “le cose ben fatte”, da Ulisse per la curiosità, l’ardimento e l’insaziabilità di conoscenza." (AC)