[Scienza delle Costruzioni] Tensore di deformazione

Messaggioda Faffa » 23/07/2017, 20:33

Ciao a tutti, avrei bisogno di una mano con la definizione di tensore di deformazione.
Il mio libro parte così:
Consideriamo un corpo nello spazio tridimensionale descritto da un dominio di punti D, a deformazione avvenuta per effetto delle sollecitazioni il corpo si è trasformato nella configurazione C che quindi è un codominio.
Il generico punto $P$ nella configurazione indeformata si è portato nella configurazione deformata in $P^'$

Immagine

Detto $r$ il vettore posizione e $\eta$ il vettore spostamento. Nello spazio tridimensionale definita una terna xyz si ha che le componenti di $\eta$ saranno:
$\eta_P=u_P,v_P,w_P$
dove chiaramente la $u$ sarà funzione di $(x,y,z)$ del punto $P$, così come lo sarà $v$, così come lo sarà $w$.



Introduciamo adesso il tensore di deformazione, per farlo andiamo a studiare l'intorno di un punto $P$. Consideriamo un generico corpo tridimensionale e concentrandoci nell'intorno infinitesimo di $P$:

Immagine

Quindi detto $PQ$ il vettore $dr=(dx,dy,dz)$
sviluppando in serie di Taylor la prima componente di $\eta$ secondo l'asse $x$ avremo:


Immagine


Ora viene la mia domanda...come mai scrive $u_Q=u_P +...$ ? $\eta$ non era $PP^'$
e $Q Q^'$?
inoltre per avere l'entità della deformazione noi facciamo la differenza tra lo spostamento di P e quello di Q eppure alla fine la formula è :
$\eta_Q = \eta_P +[J_P] * dr$
come se non importasse più fare la differenza dello spostamento ma importasse solo lo spostamento di Q

Sto da ore e non ci sto capendo nulla :?
Si sa solo quando si sa poco: con il sapere aumenta l’incertezza.
Johann Wolfgang Goethe(1749-1832)
Faffa
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 33 di 538
Iscritto il: 13/06/2017, 19:18

Re: [Scienza delle Costruzioni] Tensore di deformazione

Messaggioda Secco Jones » 24/07/2017, 18:07

Il tuo testo si riferisce a punti vicini (cinematica degli intorni), alla fine non è altro che un' approssimazione tramite lo sviluppo di Taylor, scrivere $u_q=u_p + ....$ per $q->p$ è come se stessimo scrivendo $f(x)=f(x_0)+...$ per $x->x_0$.
Si parte da qui e poi si arriva alla definizione di tensore delle deformazioni.
Niente è impossibile finché riesci ancora ad immaginarlo; questo significa essere uno scienziato illuminato! (Professor Farnsworth)
Avatar utente
Secco Jones
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 124 di 588
Iscritto il: 13/07/2012, 15:18

Re: [Scienza delle Costruzioni] Tensore di deformazione

Messaggioda Vulplasir » 24/07/2017, 19:12

Ma ancora si insegna in questo modo antiquato la meccanica dei continui?
Avatar utente
Vulplasir
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 3350 di 10954
Iscritto il: 13/08/2013, 18:13
Località: Firenze

Re: [Scienza delle Costruzioni] Tensore di deformazione

Messaggioda Faffa » 24/07/2017, 19:14

Ok adesso matematicamente mi è chiaro !
Però praticamente capisco questo:


Immagine


poi quando passa a scrivere:
Immagine

non capisco perché ha bisogno di fare lo sviluppo in serie di Taylor (non matematicamente come passaggio) ma come significato e non scrive semplicemente:

$u_i (Q)= u_i (P) + du_i $ ?

----------------------------------------------------------
Perché antiquato ?
Si sa solo quando si sa poco: con il sapere aumenta l’incertezza.
Johann Wolfgang Goethe(1749-1832)
Faffa
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 34 di 538
Iscritto il: 13/06/2017, 19:18

Re: [Scienza delle Costruzioni] Tensore di deformazione

Messaggioda Secco Jones » 24/07/2017, 20:21

Fondamentalmente quello che scrivi tu e quello che scrive il libro è la stessa cosa
Niente è impossibile finché riesci ancora ad immaginarlo; questo significa essere uno scienziato illuminato! (Professor Farnsworth)
Avatar utente
Secco Jones
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 125 di 588
Iscritto il: 13/07/2012, 15:18

Re: [Scienza delle Costruzioni] Tensore di deformazione

Messaggioda Faffa » 24/07/2017, 20:30

Io ho provato così:
$df=\nabla f * dr$
Però comunque non troverei l'o-piccolo cioè $o^2$
Si sa solo quando si sa poco: con il sapere aumenta l’incertezza.
Johann Wolfgang Goethe(1749-1832)
Faffa
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 36 di 538
Iscritto il: 13/06/2017, 19:18

Re: [Scienza delle Costruzioni] Tensore di deformazione

Messaggioda Secco Jones » 24/07/2017, 23:06

La questione sarebbe un po' più lunga di come è fatta negli appunti postati, troppo sbrigativa a mio avviso, magari consulta altre fonti
Niente è impossibile finché riesci ancora ad immaginarlo; questo significa essere uno scienziato illuminato! (Professor Farnsworth)
Avatar utente
Secco Jones
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 126 di 588
Iscritto il: 13/07/2012, 15:18

Re: [Scienza delle Costruzioni] Tensore di deformazione

Messaggioda Faffa » 24/07/2017, 23:42

Sto cercando da ben due giorni e non trovo nulla di chiaro :?

Tutto ciò è nato perché applicano (così come altri testi) lo sviluppo in serie di Taylor senza spiegare cosa c'entra con il fatto che QP si trasformi in Q'P'....
Si sa solo quando si sa poco: con il sapere aumenta l’incertezza.
Johann Wolfgang Goethe(1749-1832)
Faffa
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 38 di 538
Iscritto il: 13/06/2017, 19:18

Messaggioda anonymous_0b37e9 » 25/07/2017, 15:10

Faffa ha scritto:Tutto ciò è nato perché applicano ...

Anche se non ho compreso a fondo il tuo problema e nella speranza che ti possa aiutare:

$[vec(O Q')=vec(O Q)+vec(Q Q')=vec(O Q)+vecu(Q)] ^^ [vec(O P')=vec(O P)+vec(P P')=vec(O P)+vecu(P)] rarr$

$rarr [vec(P' Q')=vec(O Q')-vec(O P')=vec(O Q)+vecu(Q)-vec(O P)-vecu(P)=vec(P Q)+vecu(Q)-vecu(P)]$

In definitiva:

$[vec(P' Q')=vec(P Q)+vecu(Q)-vecu(P)]$

come si poteva più agevolmente evincere considerando il quadrilatero $PP'Q'Q$. A questo punto, si esprime la seguente differenza vettoriale:

$[vecu(Q)-vecu(P)]$

mediante uno sviluppo in serie di Taylor.
anonymous_0b37e9
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 857 di 5111
Iscritto il: 17/07/2016, 11:55

Re: [Scienza delle Costruzioni] Tensore di deformazione

Messaggioda Faffa » 25/07/2017, 15:34

Ti ringrazio tanto per l'aiuto.

Ciò che non riesco a comprendere è perché esprimiamo la differenza vettoriale mediante uno sviluppo in serie di Taylor ? perché vogliamo un "polinomio" che ci descriva $\vec {Q'P'}$ ? in quanto conosciamo $\vec {QP}$ ma non $\vec {Q'P'}$ ? o sto forzando una risposta che in realtà è molto più semplice ma non la vedo ?
Si sa solo quando si sa poco: con il sapere aumenta l’incertezza.
Johann Wolfgang Goethe(1749-1832)
Faffa
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 39 di 538
Iscritto il: 13/06/2017, 19:18

Prossimo

Torna a Ingegneria

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite