Aleksej Aleksandrovich Comvoldim (Alex per gli amici), grande matematico del XIX secolo, dopo esser stato a lungo alla corte dei Romanov, era caduto in disgrazia (ma questa è un’altra storia) e viveva a Baku. Le leggende locali narrano di una singolare contrattazione, avvenuta alla fiera di settembre, fra il nostro ed un venditore, suo amico, per l’acquisto di un tessuto.
A – “Mi servono 4 arshin di quel lino di fiandra. Ho del pesce affumicato di ottima qualità, possiamo fare uno scambio?”
V – “Certo! Visto che sei tu, facciamo 1000 once di pesce.”
A – “Dai! Sai che ho delle difficoltà economiche. Fammi un po’ di sconto.”
V – “Vabbe’, ti accontento, ma lo sconto te lo devi guadagnare. Ho un problema con una soluzione interessante: ti faccio 400 once all’arshin.”
A – “Alla faccia dello sconto! Mi stai prendendo in giro?
V – “No. Devo ancora spiegarti quale lunghezza misureremo. Tagliamo la stoffa, poi tu la dividi lungo una diagonale e dipingi una delle metà, usando, come ti pare più conveniente, al massimo tre colori (senza sovrapporli per inventarti tonalità diverse). Io cercherò la coppia di punti più lontani del medesimo colore: mi darai 400 once per ogni arshin di questa distanza.”
A – “Mi sembra un problema interessante, ma ho due dubbi: posso lasciare una parte in bianco? Cosa me ne faccio di una tela tagliata e dipinta?”
V – “Sì, puoi lasciare della stoffa non colorata, naturalmente io potrò considerare anche distanze fra due punti bianchi. Per il secondo...beh! Svegliati, puoi, ovviamente, farti un disegno in scala esatta e useremo quello.
A – “Quanto è alta la stoffa?”
V – “Chi ti impedisce di misurarla? Laggiù usano i piedi fiamminghi.“
Aleksej, mostro ancora una volta la sua bravura: risolse il problema nel migliore dei modi e guadagnò uno sconto del 20% esatto.
Sapete rispondere all’ultima domanda del matematico?
Ciao