Re: Me e l'università...

Messaggioda LucianoD » 01/11/2017, 13:25

Non vorrei sembrarti troppo duro, ma sai che c'è gente che fa anche il minatore?

Oppure altra che (come me), per fare il lavoro che ha scelto, passa metà della vita in Cina con lo smog che fa sembrare l'aria di MIlano più pulita di quella di Cortina e dove si finisce a mangiare frutta e biscotti perché per la strada cucinano i cani?

Ragazzo... datti una svegliata. Per prima cosa guardati il film "La ricerca della felicità" e poi SCEGLI. Di sicuro non sarà la scelta migliore, ma è certo meglio che stare li a fasciarsi la testa prima di batterla come stai facendo.

Se poi vuoi casa tua, l'olio buono e la Chianina guardando i colli toscani... ci sono tanti lavori sotto casa per i quali la laurea del Politecnico non serve.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda Intermat » 01/11/2017, 14:02

Raptorista ha scritto:
SaO ha scritto:Ho considerato anche questa eventualità, ma ho notato che il polimi è molto scettico su chi viene da fuori e chiede di rifare alcuni esami della triennale per poi poter fare il test di accesso alla magistrale.

A istinto direi che questo è falso: se hai una laurea triennale in ing informatica dall'università X allora per lo stato è equivalente alla stessa laurea dal polimi, e quindi il polimi deve accettare la laurea e farti immatricolare senza aggiungere esami al tuo piano di studi. Ti consiglio di verificarlo ma sono abbastanza convinto che sia così.

Ti posso garantire che non è così. Un collega di dottorato ha fatto la triennale in una università diversa dalla mia e quando si è trasferito da noi ha dovuto recuperare un paio di esami (prima dell'immatricolazione alla magistrale). Ovviamente parlo della stessa laurea triennale-magistrale (ing. gestionale).

PS: Io non ho studiato al PoliMi ma se lo hanno potuto fare da me allora lo potrebbero fare ovunque.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 01/11/2017, 15:11

Non vorrei sembrarti troppo duro, ma sai che c'è gente che fa anche il minatore?

Dove ?
E in che modo?
Il lavoro del minatore rimane un lavoro duro, ma sicuramente non è quello di 100 anni fa dove si moriva a 50 anni per la fatica del lavoro, oggi esistono macchinari che hanno di grand lunga facilitato questo lavoro, che come ho già detto, non rimane un lavoro facile.

ppure altra che (come me), per fare il lavoro che ha scelto, passa metà della vita in Cina con lo smog che fa sembrare l'aria di MIlano più pulita di quella di Cortina e dove si finisce a mangiare frutta e biscotti perché per la strada cucinano i cani?

Prima di tutto non in tutta la Cina si mangiano cani, ma solo in una regione particolare, non credete a quei servizi TV fatti per alimentare il razzismo.

Apparte questo, mi vorresti dire che è normale che in Cina ci sia tutto quell'inquinamento?
Ma qualcuno ci pensa a quanti tumori ai polmoni sono state provocate da fabbriche che producono oggetti cancerogeni che per fortuna sono vietati in Europa?
Vestiti che se indossati provocano reazioni allergiche pericolose e in certi casi mortali?

Sembra che io abbia detto una grande cazzata sull'inquinamento, come se fosse un problema tollerabile, perché tanto poi si producono soldi, ed è quello che conta.
La mia opinione, che non per forza è una verità assoluta, è solo una mia opinione, è che la Cina si sta crescendo e si sta sviluppando non rispettando le norme ecologiche, facendo concorrenza sleale, perché in Europa per produrre qualcosa bisogna, per fortuna, rispettare delle "norme ecologiche".
Chissà perché in Cina non si producono cosmetici per la pelle che poi vengono importati in Italia.

ci sono tanti lavori sotto casa per i quali la laurea del Politecnico non serve.

Direi il contrario, purtroppo non ci sono molti lavori da poter fare con una laurea al Politecnico, perché non ci sono molte realtà che investono nella tecnologia, dalle mie parti.

Se poi vuoi casa tua, l'olio buono e la Chianina guardando i colli toscani... ci sono tanti lavori sotto casa per i quali la laurea del Politecnico non serve.

Sembra il discorso di Briatore, gli italiani sono poveri perché "vogliono mangiare la pasta fatta dalla mamma."
Allora andiamo tutti a Montecarlo a fare il cameriere per lui....

E se volessi fare qualcosa di innovativo dove abito io? O almeno nel paese in cui già abito?
E' un bene per l'Italia che tutti i laureati ( quei pochi che ci sono) vadano all'estero?

Tra l'altro il politecnico sta incentivando molti studenti ad andare in Cina, io preferisco essere sottopagato in Italia, non per nazionalismo, ma per altri motivi etici.

Comunque non vorrei andare OFF topic, l'argomento è un altro, cioè la scelta universitaria tenendo conto delle mie possibilità economiche.
Non ho aperto il thread per fare un torto a qualcuno.
Ultima modifica di SaO il 02/11/2017, 15:15, modificato 1 volta in totale.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 02/11/2017, 15:13

Vorrei fare un po' di ordine in questo post, per far si che le mie domande siano più chiare a chi è così gentile da volumi dare una mano.

1) Cosa voglio farne del mio futuro?
Io ho sempre puntato a dare il massimo, il fatto di essere un bravo studente al Liceo non implica ovviamente un successo lavorativo, proprio perché nel mondo del lavoro si chiedono probabilmente competenze diverse.
Tuttavia penso che chi è bravo nello studio abbia senza dubbio buone possibilità di diventare bravo nel futuro lavoro.
Per me il primo buon passo per costruire il proprio futuro è quello di scegliere una buona università, che piace, e penso che qui tutti concordino.

2) Quali sono i [b]miglior atenei in Italia?[/b]
Che io sappia, i due politecnici al Nord, Bologna, la Bocconi, alcune università che si trovano in Lombardia e nel Lazio.
Dunque per me, la scelta più logica da fare, per i risultati che voglio raggiungere è quella di optare per uno di questi.

3) Come posso fare per partire e cosa mi ostacola?
Ho bisogno di risorse economiche, come vi ho già detto, a volte siamo in ritardo con l'affitto che ho da pagare dove mi trovo adesso, quindi pagare un secondo affitto potrebbe essere molto difficile per i miei genitori, mi accontento di un posto letto e magari studio nella biblioteca universitaria.
Non vorrei che voi capiste che io vivo in una situazione di povertà assoluta, ci sono situazioni peggiori della mia ( credo ), ma il problema più delicato è il fatto che i miei non hanno un salario fisso, un mese portano a casa 1400 euro, quello dopo 500, quindi è il fatto di vivere nella precarietà il problema.
Poi si aggiunge il fatto che a volte i miei non sanno gestire bene il denaro per quanto io li incentivi a saper risparmiare il più possibile.
Questo implica problemi del tipo: dover comprare gasolio con il debito, promettendo i soldi al benzinaio in futuro, pagare affitti in ritardo, e altre fatture, che purtroppo con gli interessi aumentano di molto.
Non vorrei che aveste capito che sono povero da non permettermi di mangiare.

4) Non sono sicuro su quale sia la [b]migliore strada da intraprendere.[/b]
Intraprendere una carriera meramente scientifica, potrebbe essere rischioso vista la mia situazione?
Se poi faccio una facoltà scientifica, ma poi per bisogno finissi per lavorare in azienda come un ingegnere, con mansioni minori, non sarebbe stato meglio fare direttamente ingegneria o una facoltà che mi permette di fare un lavoro pratico?
Mi spiego meglio, lo scienziato studia la natura, l'ingegnere migliora la vita dell'uomo ( non sempre purtroppo ), ma alla fine dei conti uno scienziato che va a lavorare in azienda ( un matematico, un chimico o un fisico), non finisce per fare ciò che fa l'ingegnere? Ovvero progettare qualcosa, possedendo addirittura meno competenze in quell'ambito?
( Preciso che vi sto parlando dell'Italia, non sono a conoscenza dei meccanismi presenti all'estero, ne tantomeno so se le figure professionali più ricercate siano equivalenti a quelle in Italia, se qualcuno può darmi delucidazioni su questo argomento sarei lieto di ascoltare)

5) Cosa sostengono i miei?
Sono molto disinformati riguarda all'università e al mondo del lavoro, ma così lo sono anche i docenti del mio Liceo con il quale ho parlato e hanno saputo dirmi davvero poche cose, dicendomi sempre la scusa: " quando avevo finito io il Liceo la situazione era diversa, quindi non ti so aiutare", poi c'è stato anche qualche docente che mi ha attaccato quando ho pronunciato il nome ingegneria, come se non fossi degno di seguire le sue lezioni se poi vado a fare un corso come ingegneria, che a detta sua è fatto per "pressappochisti" e che chi ha talento nella matematica e nella fisica dovrebbe scegliere uno di questi corsi.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda civamb » 02/11/2017, 18:39

Pensa che puoi fare ricerca anche con ingegneria! Talvolta di base!
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 02/11/2017, 19:25

Pensa che puoi fare ricerca anche con ingegneria! Talvolta di base!

Lo so, ti ringrazio, ma non era tanto questo l'argomento su cui verteva il mio topic, è comunque un opportunità in più.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda Secco Jones » 03/11/2017, 00:51

Per rispondere alle varie questioni che hai posto e che ti stai ponendo (risponderà in ordine sparso):
1. Sulla situazione economica non posso dirti più di tanto in quanto è un qualcosa che conosci tu nei particolari, ma comunque oggi è possibile studiare con borse di studio, le tasse all' università vengono regolate in base al proprio reddito, per i mezzi di trasporto ci sono sconti per giovani e studenti ed anche per le mense o addirittura supermercati.
Se riesci ad ottenere una borsa di studio potresti riuscire tranquillamente a pagarti tutte le spese universitarie.
2. Per quanto riguarda la scelta della facoltà so che può essere banale ma scegli quello che ti piace. Non stare a pensare troppo al futuro del lavoro perché da qui a quando lavorerai possono cambiare molte cose, ed ogni facoltà che scegli può avere pro e contro, ma se scegli quello che ti piace non ti sentirai mai frustrato. Se ti piace in particolar modo la matematica pensa bene a cosa ti piace di essa: ti piace come materia a sè stante per svilupparla attraverso la logica, i teoremi, o ti piacerebbe servirtene per studiare fenomeni fisici o per "costruire" qualcosa.
Detto così è un pò banale ma è per darti il senso; comunque se sei interessato ad una di queste tre facoltà in tutte e tre puoi fare ricerca e specializzarti nei rami più disparati, puoi iniziare comunque con un corso, vedere se fa per te, se ti piace e poi puoi eventualmente cambiare. Puoi anche prendere una laurea triennale e poi vedere in cosa puoi specializzarti di conseguenza, putroppo capirai cosa ti piace anche studiandole certe cose e non a priori perché a volte le cose possono essere ben diverse da come ce le aspettiamo. Per farti un esempio il mio correlatore di tesi è un ingegnere civile che poi ha fatto un dottorato in fisica cambiando in parte quindi il suo percorso perché ha fatto una scelta, scelte che avrai la libertà di fare anche tu pur facendo un corso di laurea specifico: prima di ogni cosa viene comunque la forza di volontà nel voler fare delle cose.
3. Per quanto riguarda l' università non farti troppi problemi, se sei valido puoi studiare a Roma, Bologna, Milano, Torino o Londra, ,ma emergerai a prescindere e buone università ci sono anche in Toscana (Firenze, Pisa), poi tocca a te studiare con profitto e non sentirti inferiore a qualsiasi altro collega che faccia una università diversa dalla tua.
Niente è impossibile finché riesci ancora ad immaginarlo; questo significa essere uno scienziato illuminato! (Professor Farnsworth)
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 03/11/2017, 10:44

le tasse all' università vengono regolate in base al proprio reddito

1) Infatti con il reddito che ho pagherei solo la tassa regionale, però il discorso della borsa di studi, come ho già detto è rischioso in quanto è vero che è una buona opportunità, ma non sono tante le borse in palio e c'è sempre il rischio di non prenderla, quindi bisognerebbe essere pronti a ogni evenienza.

Per farvi un esempio pratico e per non dare l'impressione che dica discorsi campati in aria, la regione dove ora vivo, la Toscana, offre al massimo 10 borse di studio con posto di alloggio solo per chi è " fuori sede" e 5 borse per chi ha "disabilità".
Tra l'altro se volessi optare per l'opzione università "part-time", nemmeno in questa caso è concessa la borsa.

2) Se ti piace in particolar modo la matematica pensa bene a cosa ti piace di essa: ti piace come materia a sè stante per svilupparla attraverso la logica, i teoremi, o ti piacerebbe servirtene per studiare fenomeni fisici o per "costruire" qualcosa.
Detto così è un pò banale ma è per darti il senso; comunque se sei interessato ad una di queste tre facoltà in tutte e tre puoi fare ricerca e specializzarti nei rami più disparati, puoi iniziare comunque con un corso, vedere se fa per te, se ti piace e poi puoi eventualmente cambiare. Puoi anche prendere una laurea triennale e poi vedere in cosa puoi specializzarti di conseguenza, putroppo capirai cosa ti piace anche studiandole certe cose e non a priori perché a volte le cose possono essere ben diverse da come ce le aspettiamo. Per farti un esempio il mio correlatore di tesi è un ingegnere civile che poi ha fatto un dottorato in fisica cambiando in parte quindi il suo percorso perché ha fatto una scelta, scelte che avrai la libertà di fare anche tu pur facendo un corso di laurea specifico: prima di ogni cosa viene comunque la forza di volontà nel voler fare delle cose.

Questo è il discorso più importante, perché in base a dove scelgo di studiare farò la domanda per la borsa di studio.
Penso che hai preso matematica come a titolo di esempio.
Io sono incerto tra una carriera scientifica e una tecnica, perché fin'ora avendo fatto solo lo scientifico, so che non mi dispiacerebbe studiare una materia scientifica, perché so a cosa vado incontro.
Le materie tecniche mi attraggono e mi respingono, da una parte sarei interessato a studiare qualcosa che mi permette di progettare, dall'altra resta il fatto di non sapere se queste materie possono piacermi e se magari mi sono fatto prendere la mano da quello che ho letto su internet.
Come ho già detto, mi piace il mondo delle start-up e delle imprese nate da un team di studenti, che sono riusciti a concretizzare la loro idea in realtà.

ma emergerai a prescindere e buone università ci sono anche in Toscana (Firenze, Pisa)

Molti mi dicono che Pisa sia molto buona, ma non vorrei che lo fosse per il fatto che c'è la Normale di Pisa e Sant'Anna, mentre la statale rimane un'università nella media.
A me ha attirato molto il politecnico di Milano, perché sembra che abbia i migliori laboratori e le migliori tecnologie, ma dico questo perché l'ho visitato, dopo aver visto anche Firenze e Siena.
Poi il politecnico sembra ben collegato con tutte le altre miglior università del mondo, ma non vorrei che fosse solo marketing, perché le università investono anche in questo settore.
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Re: Me e l'università...

Messaggioda Shocker » 03/11/2017, 11:25

Scusa dov'è che hai letto che il DSU Toscana offre solo dieci borse di studio con posto alloggio ai fuori sede? Potresti linkare la fonte? Sono curioso.
#NikkioAlleIMO - https://www.youtube.com/watch?v=vEl5bFIALb8

"Se vivessimo in $\mathbb{R^4}$ allora nessuno si impiccherebbe perché in $\mathbb{R^4}$ tutti i nodi si sciolgono"
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Re: Me e l'università...

Messaggioda SaO » 03/11/2017, 11:44

L’Azienda riserva per ciascuna Sede almeno 10 posti alloggio gratuiti a titolo di contributo straordinario, a studenti universitari “fuori sede”, vincitori di borsa di studio e posto alloggio nell’a.a. 2015/2016 ed effettivi assegnatari dello stesso, in possesso dei requisiti economici indicati all’art. 7 e che, essendosi trovati in particolari situazioni di disagio a causa di gravi eventi verificatisi nel proprio nucleo familiare (di natura economica, di salute, di lutto, ecc.), non abbiano potuto conseguire il merito necessario per confermarsi vincitori di posto alloggio ai sensi del presente bando.
Inoltre l’Azienda riserva per ciascuna sede almeno 5 posti alloggio gratuiti a titolo di contributo, a studenti universitari con disabilità di cui all’art. 9, fuori sede, vincitori di borsa di studio e di posto alloggio nell’a.a. 2015/2016 ed effettivi assegnatari dello stesso, in possesso dei requisiti economici indicati all’art. 9, che non hanno potuto conseguire il merito necessario per confermarsi vincitori di posto alloggio ai sensi del presente bando.
Le domande intese ad ottenere il beneficio, redatte su apposito modulo, devono essere presentate, o inviate tramite raccomandata, entro e non oltre il 15 settembre 2016, al Servizio Interventi Monetari della sede universitaria di appartenenza:
• Firenze Servizio Interventi Monetari Viale Gramsci, 36 50132 Firenze
• Pisa Servizio Interventi Monetari Piazza dei Cavalieri, 6 56126 Pisa
• Siena Servizio Interventi Monetari Via Mascagni, 53 53100 Siena


Scusami, ho sbagliato, non sono 10 per regione, ma per sede.

Comunque online c'è anche il pdf con la graduatoria e i nomi, non posso linkarla per motivi di privacy.
SaO
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