Innanzitutto ti ringrazio per la rapidissima risposta.
killing_buddha ha scritto:Il differenziale in un punto $ p\in M $ di una funzione differenziabile $ f : M\to N $ tra varietà (per te, superfici) è una vera e propria applicazione lineare $ Tf : T_pM\to T_{fp}N $; sulla varietà non c'è una struttura lineare, quindi non puoi scrivere che \( \frac{f(p)-f(p_0)}{p-p_0} \) va approssimando $ df_p $ se $ p\to p_0 $. Quello che puoi fare è dire che hai modo di definire (mediante le derivate parziali di $ f $) una applicazione lineare piano tangente per piano tangente, la cui azione dipende dal punto in maniera continua (o differenziabile, a seconda della regolarità di $ f $).
Ok, questo mi e' chiaro adesso. Comunque il corso che ho seguito era diviso in due parti: una piu' generale e una piu' applicata al caso della superfici in $RR^3$. La definizione che ho dato prima e' quella "applicata", ma volendo dovrei sapere (anche se quando ho scritto il primo post l'avevo rimossa dal cervello) anche quella "generale" di applicazione che manda derivazioni in derivazioni.
Comunque se possibile preferirei rimanere sul "pratico".
killing_buddha ha scritto:E' utile capire cosa intendo incarnando tutto con un esempio: considera la sfera parametrizzata dalla carta delle coordinate sferiche. Considera la mappa di varietà $ f : S^2\to \mathbb R $ (sto guardando $ \mathbb R $ come varietà nel modo ovvio) che manda $ (\theta,\varphi) $ in $ f(\theta,\varphi) = \sin^2 \theta \cos \theta \sin \varphi \cos \varphi $. Il suo jacobiano è un covettore che raccoglie le derivate parziali di $ f $ rispetto ad $ \theta,\varphi $:
\[ \begin{pmatrix} \frac{1}{4}\sin\theta(3\cos 2 \theta +1)\sin 2 \varphi & \sin^2\theta\cos\theta\cos 2\varphi \end{pmatrix} \]
Mmm, gia' qua mi stai facendo venire dei dubbi, per come hai scritto la $f$ questa prende punti di un aperto di $RR^2$ e li manda in $RR$ (con carta banale data dall'identita'), quindi non e' vero quando scrivi $f: S^2 \to RR$, $f$ dovrebbe prendere valori in $RR^3$ se cosi' fosse. Quindi supporro' che con $f$ intendi l'applicazione da $S^2$ a $RR$ di cui calcoleremo la mappa differenziale e che quel Jacobiano sia il Jacobiano della composizione con anche le due carte sulle due varieta' (di cui una come gia' detto e' l'identita'). Scusa se ho fatto il pignolo, non lo faccio per voler correggere (figurati
) ma per essere sicuro di avere capito bene.
Piccolo dubbio: qui per covettore intendi semplicemente vettore riga? O c'e' qualche altro significato piu' profondo? Tipo spazi duali etc..
killing_buddha ha scritto:In determinati punti della sfera, cioè per determinati valori di $ (r,\theta,\varphi) $, questo piano è un vero e proprio piano geometrico: per esempio, che cosa succede nel punto determinato da $ \theta=\pi/6, \varphi=\pi/3 $? Metti dentro a quella matrice questi valori, calcola qualche seno e coseno, ed ecco l'equazione di un piano; questo è esattamente il vettore delle coordinate pluckeriane del piano tangente alla sfera nel punto che corrisponde a $ (\pi/6, \pi/3) $. (per conoscenza, viene \( \Pi : \frac{5\sqrt{3}}{32}X-\frac{\sqrt{3}}{16}Y=0 \)). Fallo in altri punti, otterrai altri piani tangenti negli altri punti (ovviamente alla condizione che tu stia dentro la carta che hai fissato all'inizio).
Ti chiedo per piacere di evitare le coordinate pluckeriane se possibile, non mi sono mai piaciute. So che non e' un buon motivo ma in questo momento non credo sia utile mettermi a ristudiarle (non mi ricordo manco cosa sono). Poi se sono indispensabili per capire secondo te dimmelo che me le riguardo.
Comunque, non dovrebbe essere un vero piano per ogni punto della carta? Cioe', in realta' non capisco bene cosa intendi, ti dico cosa credo di aver capito intanto: per ogni punto della carta il nucleo di quel Jacobiano dovrebbe darmi la giacitura del piano tangente. Poi se voglio avere il "vero piano geometrico" (forse ora ho capito, intendevi questo?) mi basta traslare nel punto della sfera.
killing_buddha ha scritto:Il differenziale di $ f $ nel punto determinato da $ (\pi/6, \pi/3) $ è ora una applicazione lineare dal piano $ \Pi $ a $ RR $: puoi chiederti chi è il suo nucleo, puoi chiederti se essa abbia o non abbia proprietà buone (per esempio: quando $ df_p $ è un endomorfismo, perché le varietà hanno la stessa dimensione, è ragionevole chiedersi se è diagonalizzabile!)
Ecco questo mi interessa, cosa e' il nucleo di quella applicazione geometricamente? E' un sottospazio del piano tangente, quindi o e' un punto, o e' una retta o e' tutto il piano.
Cosa significa geometricamente che l'endomorfismo e' diagonalizzabile in questo caso?
killing_buddha ha scritto:Facciamo quest'ultima cosa con un'altra mappa differenziabile: prendi ancora la carta sferica su $ S^2 $, ancora il punto $ (\pi/6, \pi/3) $, ma stavolta prendiamo proprio
la carta come mappa differenziabile: prendiamo cioè lo jacobiano della mappa $ g $ di carta nel punto $ (\pi/6, \pi/3) $.
La mappa di carta manda $ (\theta,\varphi) $ in \( \begin{pmatrix} \sin \theta \cos \varphi \\ \sin \theta \sin \varphi \\ \cos \theta \end{pmatrix} \); la matrice delle derivate parziali di questa funzione è una matrice 2x3 che ha le derivate parziali di $ g $ come righe. Viene
\[ \begin{pmatrix} \cos \theta \cos \varphi &\cos \theta \sin \varphi &-\sin \theta \\ -\sin \theta \sin \varphi &\cos \varphi \sin \theta &0\\ \end{pmatrix} \]
Penso tu sia capace di mettere dentro i numeri e vedere cosa viene fuori:
\[ \begin{pmatrix} \frac{\sqrt{3}}{4}&\frac{3}{4}&-\frac{1}{2}\\ -\frac{\sqrt{3}}{4}&\frac{1}{4}&0 \end{pmatrix} \]
Ora: qual è il nucleo di questa matrice? Qual è il suo rango? Su un minore di rango massimo essa è diagonalizzabile? Se sì, qual è il significato geometrico dei suoi autovalori?
A me qua non torna qualcosa, la matrice che hai scritto e' la Jacobiana di $g$ ma non e' la matrice rappresentativa della mappa differenziale di $g$, tale matrice dovrebbe avere dimensione $2 \times 2$ poiche' $g$ va da un aperto di $RR^2$ (varieta' di dimensione $2$) a $S^2$ (varieta' di dimensione $2$) e gli spazi tangenti hanno la stessa dimensione della varieta'.
Probabilmente ho capito male io ma cosi' qualcosa non mi torna.
Riguardo l'interpretazione del rango/diagonalizzabilita/autovalori sto brancolando nel buio, un suggerimento?
Grazie mille ancora