L'applicazione $df(x_0)$ è semplicemente la moltiplicazione per $f'(x_0)$ e mette in risalto che $\Delta f = f(x_0+h)-f(x_0)$ può essere approssimato da una funzione lineare in h a meno di un infinitesimo di ordine superiore ad h (inoltre questa nozione sarà utile per estendere il calcolo differenziale in più variabili).
Penso che questa affermazione mi sarà utile approfondendo oltre, però posso affermare di aver capito. O per lo meno, mi pare.
Grazie
dissonance ha scritto:Non confondere le variabili mute e quelle libere. Non puoi portare fuori la \(h\) dall'operazione di limite, se è una variabile muta:
\[
\tag{SENZA SENSO}
L'unica cosa che mi rimane dubbia è questa, non ho capito il passaggio in cui la notavi. Non mi pareva di aver svolto questo
arnett ha scritto:Mi intrometto perché quel passaggio del Pagani-Salsa mi ha sempre destato sospetto e preoccupazione. Quella di @dissonance mi sembra la prima spiegazione plausibile che leggo, ma allora perché poi dicono che l'invarianza non vale per il differenziale secondo? E in che senso sarebbe "facile" da verificare?
Figurati, sono contento che la discussione sia servita ad altri