@tmox
Sì, io con $f$ intendevo sempre il coefficiente di attrito, rileggi se vuoi i miei precedenti messaggi alla luce di quello (d'ora in poi non userò più il simbolo $f$, per evitare fraintendimenti).
La sostanza di quello che dicevo è quella e, ma guarda un po', è esattamente quello che ha cercato di dirti molto chiaramente anche professorkappa.
Strano vero che persone diverse ti dicano le stesse cose?
Provo a descriverti il corretto modello in un caso tipico.
Stai procedendo a velocità costante con la tua auto in piano, questo significa che la coppia esercitata sulle ruote motrici è costante ed è bilanciata esattamente dalle varie resistenze (resistenza aerodinamica dell'aria principalmente, poi attrito volvente delle ruote e altri tipi di attrito). Gli pneumatici hanno aderenza, cioè rotolano senza strisciare*.
Tale situazione possiamo modellarla assumendo che sulla singola ruota motrice agisce una coppia più una forza resistente applicata sull'asse, più la forza di attrito statico tra strada e pneumatico.
In questa situazione la forza resistente è pari esattamente all'attrito tra strada e pneumatico, e bilancia la coppia motrice dando un momento totale nullo e una forza totale nulla, per quello la ruota rotola a velocità angolare costante e procede a velocità costante sulla strada.
Se per qualche ragione esterna (tipicamente una condizione diversa della strada, come dell'acqua tra ruota e strada) la massima forza di attrito che può esercitarsi tra pneumatico e strada va al di sotto della forza di attrito statico e della forza resistente di cui sopra allora la ruota perde aderenza e quello che occorre fare pricipalmente è rilasciare un po' di gas per diminuire la coppia, facendo diminuire la forza di attrito statico richiesta in modo che la ruota possa tornare a rotolare.
Se tuttavia la diminuzione della massima forza di attrito che può esistere tra pneumatico e strada non va al di sotto della forza di attrito agente nelle condizioni stazionarie dette prima, non accade proprio niente: lo pneumatico continua a aderire e non c'è alcun transitorio di slittamento e non slittamento come sostieni tu.
Gli pneumatici lavorano proprio in condizioni di non essere mai al limite massimo dell'attrito statico che possono esercitare (tranne quando si attiva l'abs, come descritto prima) altrimenti si avrebbe facilmente una pericolosa perdita di aderenza.
* In realtà il contatto tra pneumatico e strada non è un segmento ma una piccola area, questo provoca un piccolissimo strisciamento tra strada e pneumatico, su una parte della porzione di pneumatico che entra a contatto con la strada. Questo è il motivo principale per cui gli pneumatici si consumano altrimenti potrebbero durare all'infinito!
Ma è un discorso che non c'entra nulla con il modello che ha in testa tu, come spero di averti chiarito. Se non l'ho fatto allora me ne farò una ragione, ce l'ho messa tutta.