cechuz ha scritto:caro @gugo82 mi sembra quasi che per qualche ragione lei si senta chiamato in causa...
Sul forum ci si da del tu.
“Chiamato in causa” da cosa?
cechuz ha scritto:il mio era un discorso di carattere generale, è ovvio e scontato che esistono anche docenti che sanno fare il proprio lavoro ( se lei è uno di quelli ben venga per lei in primis e per i suoi alunni in secundis ).
E per gli utenti del forum, in tertiis.
cechuz ha scritto:La buona volontà certe volte non è sufficiente!
Certo che non è sufficiente.
Servono anche impegno, costanza, dedizione, interesse, voglia di capire… Serve avere fiducia in sé, nei docenti, nella scuola in generale. Serve realizzare che, per lo studio della Matematica (soprattutto), bisogna cercare di stare “un passo indietro” e non “davanti” a ciò che si studia.
cechuz ha scritto:Altrimenti basterebbe affidarsi unicamente al libro di testo per comprendere un argomento, e dalla mia esperienza risulta che spesso i libri di testo sono astrusi e macchinosi.
A quali testi ti riferisci? Autori?
cechuz ha scritto:Comunque le voglio dire che la mia risposta, che può sembrare vittimismo, è stata frutto di una lunga discussione con uno dei migliori docenti di matematica che io potessi mai incontrare. Ed è stato lui a farmi vedere la cosa in quest'ottica, quella della paura inconsapevole.
Ah, quindi, fammi capire: la “colpa” di non saper disegnare un insieme dello spazio non è del corso, ma di tutti i docenti (a parte quello “illuminato”) che hai incontrato sulla tua strada, i quali ti hanno inconsciamente trasmesso la loro “paura” per la Matematica, materia che avevano studiato per anni all’università e sulla quale avevano preparato (e vinto) concorsi?
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Ti rendi conto dell’assurdità?
Qui, in questi esercizi, ti si chiede di mettere in campo tutto ciò che sai per risolvere un problema e, se non sai nulla di ciò che serve, di andarti a documentare, studiare e poi tornare all’attacco. Questo è quello che fanno i “grandi” (matematici, fisici o ingegneri che siano).
La psicanalisi da bar lasciala al suo posto, cioè tra un sorso di birra ed un altro.
cechuz ha scritto:La invito a chiedere ai suo ragazzi se hanno paura della matematica e a riflettere sulle loro risposte, penso che lei ne risulterà sorpreso.
Certo.
E so già che questo problema emergerà maggiormente in una situazione, cioè in una classe in cui: gli studenti sono più interessati al risultato dell’interrogazione/compito, rispetto alla comprensione di ciò che gli vien spiegato/segnalato; i genitori manifestano scarsa fiducia nel corpo docente; i genitori fanno pressioni sui docenti affinché quel $6$ (che dovrebbe essere $5$) diventi un $7$.
cechuz ha scritto:Detto ciò la ringrazio nuovamente per la sua disponibilità e il suo aiuto, torno a studiare.
Brav.
Riesci a svolgere il secondo esercizio?
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)