Sto cercando di comprendere cosa sia il calore:
Si dice che esso si genera attraverso un lavoro.
Per esempio dalla aumentata collisione di atomi in un gas si genera calore.
Quindi in un primo momento posso pensare che gli atomi di un gas compresso in un volume minore aumentano i loro urti a causa del lavoro esterno per comprimere il cilindro chiuso nel quale stanno, ma subito dopo si costata che il gas, ad esempio contenuto si raffredda.
La spiegazione credo possa essere interpretata così:(correggetemi se la dico grossa)
Il lavoro esterno accelera le particelle interne che a causa degli urti e simultaneamente alla compressione di volume(mi sto immaginando una pompetta di aria ad esempio) cedono una parte della propria energia interna alla superficie dell' involucro contenente le particelle che si è trasformata in calore, la pompetta in superficie si è riscaldata in simultanea al raffreddamento del gas contenuto nel volume al suo interno.
Fiamma:
Se si scalda dell-acqua e la si porta ad ebollizione essa aumenta come tutti sappiamo la sua temperatura fino ai 100° quando raggiunge il punto di ebollizione.
(Può ovviamente raggiungere temperature più elevate)
Durante il riscaldamento la fiamma costituita dal moto vorticoso, scontroso e disordinatamente accelerato dei fotoni, è una radiazione elettromagnetica?(essendo costituita da fotoni?)
Se sì questa radiazione passa nell-acqua, attraverso il suo assorbimento.
Come avviene l'assorbimento?
I fotoni si legano al pentolino per poi legarsi in seguito all-acqua?
Oppure il loro moto mette in moto gli elettroni del pentolino in acciaio, e questi a sua volta mettono in moto gli elettroni dell-acqua?(questa mi sembra più sensata)
Quindi qui in tal circostanza si conserva la quantità di moto tra fotoni e elettroni(impatto)?
Ho esposto la mia visione del calore errata o corretta che sia. Gradirei vostre risposte confutative.
Grazie buona settimana.