civamb ha scritto:Non penso che il medico voglia sminuire nessuno. Probabilmente la sua esperienza lavorativa in Germania rende la visione del sistema italiano leggermente anomalo (dal suo punto di vista).
Sottoscrivo, ma io sto cercando anche di chiarirmi le idee.
Il nostro amico parla di radiazioni, ma non si capisce se lo fa in senso lato o parla solo di quelle utilizzate a scopo citotossico/citostatico.
In angiosuite, sia in interventistica aortica che soprattutto in cardiologia interventistica, vengono dati in interventi complessi dosi di Raggi X dell‘ordine di grandezza del Gy. Negli interventi complessi in sala operatoria sul femore o sulla colonna, si usano dosi nell’ordine di grandezza del mGy.
Nei casi complessi coronarici o aortici, quando le cose non vanno come pianificato e per evitare che il paziente ti muoia sul tavolo, per portare a termine l‘intervento si fanno più correzioni e controlli, le dosi crescono esponenzialmente.
Io stesso ho participato a un debranching aortico in un centro di eccellenza (intervento in cui solo la protesi costruita a mano su misura per il paziente costa più di 100.000 euro e il materiale utilizzato in sala altrettanto più tutte le spese per cure e degenze), per il quale ci vogliono autorizzazioni particolari e l‘intervento viene autorizzato caso per caso dal sistema sanitario, ho assistito alla somministrazione di una dose di raggi X (non solo al paziente, ma anche a chi operava e anestetizzava nonostante avesse il grembiule in piombo) di 31 Gy -ripeto 31!, anche se si trattava di un caso eccezionale).
L‘osservatorio nazionale (tedesco) sull‘igiene radiologica raccoglie per legge le lesioni attiniche iatrogene su scala nazionale: l‘incidenza di ulcere attiniche su base stocastica e dose dipendente a 1-3 semestri dopo i trattamenti citati a livello del torace e la schiena viene stimata in base al numero di casi annui (e si parla di 10-20 casi su tutto il territorio nazionale tedesco). Si parla quindi di dosaggi complessivi in trattamenti singoli o multipli nell‘arco di pochi mesi paragonabili o superiori a quelli di una radioterapia citotossica curativa (e non bassi dosaggi citostatici) o anche superiori.....per raggi X diagnostici.
Quello che sto ora per dire non è aggiornato da 5-7 anni, ma fino a qualche anno fa una CT-Torace o addome aveva un corrispettivo di dose di raggi X utilizzata in diagnosi pari a 100-1000 radiografie digitali del torace (che credo abbiano dosi di pochi eV/s). Adesso si cominciano a diffondere (in italia più che in nord Europa) le broncoscopie e colonscopie virtuali, in cui la dose è fino a 100 volte superiore a una normale CT. Le CT Total Body, CT-PET, CT con mezzo di contrasto (in cui crescono le radiazioni totali somministrate) sono tutto tranne che rarità.
Quindi se in italia ogni volta che si usano radiazioni a dosaggi consistenti di radiazioni deve essere presente un fisico per concordare il piano terapeutico (ed evitare tale abuso di radiazioni), mi spieghi perché i fisici non fanno le guardie insieme ai cardiologi interventisti, ai radiologi interventisti e/o chirurghi ortopedici e traumatologi!? Quando si fa brachiterapia coronarica o intraoperatoria DOVREBBE essere presente un radioterapista e, trattandosi di pratiche sperimentali (ormai in disuso perché non Han portato grandi vantaggi) potrebbe anche starci che la cosa sia stata fatta in cooperazione abitualmente in italia (in Germania no) ma che il fisico vada in sala o in emodinamica abitualmente ti giuro che non l‘ho mai sentito. ti assicuro che in nei reparti che ho citato sopra i fisici non ci sono (neanche in italia) e non vengono nemmeno allarmati dal PS quando bisogna intervenire.
Quindi o quanto dici tu viene sistematicamente disatteso in buona parte dei reparti che lavorano con le radiazioni ionizzanti in italia, o forse la cosa é meno categorica di come la dici tu.
Se mi parli di reparti di radioterapia (che come le Radiologie sono soggette a regolamentazioni particolari un po‘ ovunque) ci sta anche -anche se continuò a sospettare che nella realtà clinica, specie universitaria, il ruolo del fisico nell‘attività terapeutica sia più marginale....non perché sia giusto che lo sia-, se invece parli di radiazioni in generale mi sa che quello che non sa di cosa parla sei tu.
Poi il post iniziale parlava delle possibilità di trovare lavoro: quello che ho detto io lo hai confermato anche tu. Per il resto ho espresso solo pareri ed esternato sospetti, senza fare illazioni di alcun tipo.