Avevo trascurato che le lunghezze a riposo sono ... trascurabili
Allora si, il risultato anche per me è giusto.
Riporto tutti i risultati se qualcuno dovesse averne bisogno in futuro:
La relazione di partenza è sempre $k_1 = -k_2L_2/L_1$
Ora, se diciamo $x$ la modifica TOTALE della molla e considerando che la lunghezza a riposo delle molle $\rarr0$ (se cosi non fosse stato avremmo avuto la situazione su cui mi ero fissato
) e che quindi agiscono in direzione opposta avremo che ( senza supporre una particolare direzione di $a$ )
$ma = k_2(L_2-x) -k_1(x-L_1) \Rightarrow k_2(L_2-x)+k_2L_2/L_1(x-L_1)$
$\Rightarrow ma= k_2L_2 -k_2x +k_2xL_2/L_1 -k_2L_2 \Rightarrow a = -k_2/mx(1-L_2/L_1)$
A questo punto detti $k_2/m = w^2$ e $(1-L_2/L_1)=phi^2$ si ha
$[(dx)/(dt)]^2 = -w^2phi^2x \Rightarrow (dx)/(dt) = iwphix \Rightarrow lnx = iwphit +c $
$\Rightarrow x(t) = lambdae^(iwphit)$
Dato che il moto che ci interessa si svolge nel piano reale e con l'identità di Eulero
$x(t) = lambdacos(wphit)$
Sappiamo che $x(0) = A_0 \Rightarrow lambda=A_0$
Quindi
$x(t) = A_0cos(sqrt(k_2/m)*sqrt(1-L_2/L_1))t) \Rightarrow x(t)=A_0cos(sqrt((k_1+k_2)/m)t)$
Quindi si, le molle si comportano come fossero in parallelo.
Beh, comunque nell'altro mio post a chi dovesse servire può trovare il caso in cui le due molle sono in partenza a riposo