@Alex33 complimenti per la vostra ricerca molto originale. Mi occupo di astronomia a livello amatoriale e sono appassionato di tutto quello che riguarda le missioni Apollo. Una passione che ė nata ancora quando ero ragazzo e i moonwalkers li davano in TV.
Ho dato un'occhiata al foglio excel che hai postato. Quello sulla sequenza del Big Muley (se non sbaglio). Così a prima vista sembra che nessun modello teorico, con resistenza dell'aria o senza, interpreti adeguatamente i risultati dei rilievi da voi ottenuti. Penso che questo dovrebbe farvi riflettere sul sistema di misurazione. Per quel poco che conosco di fotogrammetria, é quasi impossibile ottenere dati metrici affidabili da una ripresa statica che non permette di avere più di un punto di vista.
Comunque l'approccio è sensato e vista anche la problematica della prima sequenza che hai presentato in maniera molto chiara, direi che il progetto è degno di nota e la soluzione dei problemi che avete rilevato pare tutt'altro che scontata. Azzardo una ipotesi per la prima sequenza: la polvere che si vede dietro all'anortosite nei primi fotogrammi che hanno immortalato il moto potrebbe essere un deposito inizialmente residente sulla roccia. Una volta che la roccia si fosse liberata da questa polvere, avrebbe proseguito il moto distaccandosi da essa grazie alla maggior energia cinetica ricevuta.