Nulla di più semplice. Formalmente è possibile definire una particella, che qualcuno ha chiamato tachione, il cui quadrimpulso è tipo spazio ovvero
$m^2c^4=E-p^2c^2<0$ ma allora $v=p/E c^2 = \sqrt(E+m^2c^4)/E c > c $
Ma se considero questa come una particella reale vuol dire che potrei decidere di far partire la particella in un evento dello spazio tempo $A=(0,0)$ e causare una conseguenza in un evento $B=(t_b,vt_b)$ successivo , cioè $t_b>0$ dove però $v>c$ per ipotesi.
Per un sistema S' in moto con velocità $V>1/v$ , l'evento B avrebbe coordinate spazio temporali
$t'_b=\gamma (t_b-Vvt_b/c^2)<0$ . Il tempo da positivo diventa negativo.
Quindi il sistema in moto vede la conseguenza di questa particella prima che io l'abbia fatta partire. Il principio di causalità è rotto.
Ecco perché, nonostante la rrealtà sperimentale dica solo che tutto ciò che abbiamo osservato è subluminare, siamo portati a credere che c sia davvero un limite non superabile. Perdere il principio di causalità vuol dire far crollare ogni legge fisica che sia classica, quantistica o relativistica.
Per la questione del laser hai centrato il punto. Spero lo centri anche chi ha fatto la domanda
Non vedo più il tuo ultimo messaggio dove mi chiedevi la dimostrazione. Non so se ho fatto qualcosa io nel rispondere, non penso di poter cancellare messaggi di altri. Chiedo scusa nel caso, non sono pratico di forum e questo è molto articolato.