Cominciamo a fare una scrematura delle cose dette, perchè su alcune sono d’accordo, su altre un po’ meno (ma forse è questione di punti di vista, oppure devo imparare qualcosa di nuovo anch’io, nessuno è nato “imparato” a questo mondo! ). E poi, l’importante è capirsi, giusto?
[quote="sgrisolo”].....
C'è però l'OI che può descrivere il moto dal suo punto di vista e potrà farlo con due quadrimpulsi diversi dati dalla parametrizzazione scelta da lui: 1) con il tempo relativo del suo sistema: $U=(c,v^1,v^2,v^3))$ oppue può sfruttare il tempo proprio che tanto è invariante essendo lalunghezza d'arcodiviso c: $U=(c\gamma,\vecv\gamma)$
MA no! C’è una bella confusione in quello che dici
Il fatto che il moto del punto mobile (che abbiamo battezzato V= viaggiatore) rispetto ad $ OI(x,t) $ possa essere descritto con due 4-velocità diverse, dallo stesso OI, a seconda della parametrizzazione scelta non mi trova d’accordo. Quindi il discorso che hai riportato sopra come citazione non mi va. Ma potrei sbagliarmi, è chiaro! Non ho mai sentito una cosa del genere.
Ho fatto un disegnino che allego :
Testo nascosto, fai click qui per vederlo
nel quale ho riportato la 4-velocità $barU$ di V nel riferimento $ OI(x,t) $ . LE componenti sui due assi sono rispettivamente : $gammac$ sull’asse dei tempi, e $gammav$ sull’asse spaziale. La norma (quadra) di $barU$ è data (spaziotempo piatto, metrica di Minkowski, geometria iperbolica ecc ecc : conosci ben tutte le ipotesi al riguardo) :
$U^2 = (gammac)^2 - (gammav)^2 = gamma^2 (c^2-v^2) = c^2/(c^2-v^2) * (c^2-v^2) = c^2 $
ho tracciato anche il ramo dell' iperbole di calibrazione, che interseca l’asse dei tempi nel punto $c$ : questa è la norma della 4-velocità, che rappresenta anche la 4-velocità nel riferimento
proprio di V . Insomma, nello spaziotempo piatto della RR viaggiamo tutti alla velocità della luce, possiamo metterla cosi!
Ma se ci spostiamo nello spazio, quello che si guadagna in spazio si perde in tempo ( questa affermazione, che ho letto talvolta in libri divulgativi , va però presa con le molle....e le molle sono la geometria pseudoeuclidea, ovvero iperbolica, che ha inventato Minkowski) .
Se abbiamo un altro OI’ ( ho aggiunto un apice per distinguerlo da OI ) dotato di coordinate: $OI’(x’,t’)$ , la 4-velocità di V prima detta ha componenti temporale e spaziale diverse da quelle relative ad OI , come ho accennato sul disegno. Per ricavarle, la strada maestra è far ricorso alle trasformazioni di Lorentz. Oppure si può trovare la velocità di V ( 3Dim. ) rispetto ad OI’ mediante composizione relativistica ; non faccio nessuna delle due cose, perchè non è questo il punto che ci interessa.
Dunque, io non sono d’accordo su quanto hai riportato nella citazione in alto. MA ripeto, forse devo imparare qualcosa di nuovo anch’io; quella storia però non l’ho mai trovata da nessuna parte.
Il fatto che secondo me c'è un problema di nomenclatura, perché sono abbastanza sicuro che il prof intenda con
tempo proprio il poter parametrizzare con la lunghezza d'arco in formula delle foto che ho caricato (primo post) diviso il valore c.
Su questo siamo d’accordo! La parametrizzazione più semplice che si possa fare per trovare la lunghezza di una curva è quella con la lunghezza d’arco. Se quindi dividi la lunghezza d’arco per $c$ , e chiami “tempo proprio” questa quantità, non ho alcuna obiezione da fare. Perciò, se la nostra divergenza di opinioni verte su questo punto, ti dico subito che la divergenza non c’è . Nelle pagine del prof che ho riportato prima c’è questa immagine:
Testo nascosto, fai click qui per vederlo
su cui sono assolutamente d’accordo.
In questo modo trovo una invariante e questo $\tildetau$ posso usarlo per parametrizzare i fenomeni che voglio in qualunque sistema di riferimento io sia piazzato (non solo per il "sistema di riferimento proprio"); c'è poi il tempo relativo che invece parametrizza i fenomeni occorsi in modi diversi a seconda che il sistema di riferimento sia inerziale in un qualche altro tipo di moto ecc.
Infatti a un certo punto delle pagine si legge: "In questo senso, anche se per un moto che non sia rettilineo uniforme non esiste un osservatore inerziale solidale con il punto materiale, il tempo proprio definito dall’ascissa pseudoeuclidea coincide in ogni istante con il tempo relativo di un osservatore per il quale il punto materiale ha velocità nulla."
Ripeto : sono perplesso su questa interpretazione. Io conosco solo il
tempo proprio, che è misurato da V, il quale segue la linea di universo data, col proprio orologio da polso ; e il
tempo coordinato , che è il tempo $t$ della prima figura che ho fatto , cioè è quello che OI misura col suo orologio per gli spostamenti di V ; ed è anche chiaro che per OI diversi ( vedi ad es OI’ ) il tempo coordinato è diverso.
Di questo tempo “relativo” non ho mai sentito parlare, e mi sembra che renda un po’ nebulosa la questione. Già far capire agli studenti (e ai dilettanti come me...
) che il tempo proprio differisce dal tempo coordinato misurato dall’OI rispetto al quale V si muove con data velocità è difficile. Perchè introdurre anche il “tempo relativo” ?
Cioè il tempo proprio, sempre uguale in ogni sistema di riferimento, coincide con il tempo proprio misurato dall'osservatore seduto sul punto materiale non inerziale.
In questo caso "tempo proprio" coincide con "tempo relativo", ma avviene solo nelsistema di riferimento particella. Mi sembra nomenclatura però trovo corretto che ogni osservatore può usare due tempi per descrivere ogni fenomeno: può usare il tempo che legge sul suo orologio (tempo relativo), oppure calcola la lunghezza d'arco (invariante relativistica) e la divide per c: ecco qui il tempo proprio del mio prof. Tempo proprio e relativo coincidono per un solo osservatore: quel sistema che è sulla particella che descrive la lunghezza d'arco.
Si, ho capito il ragionamento, ma mi sembra superfluo. Per me, bastano i due tempi che ho detto e ripetuto fino alla noia. Magari il tuo prof mi boccerebbe perchè non accetto questa complicazione, ma l’esame non devo farlo io, devi farlo tu....
(io scherzo ogni tanto! )
Ho letto la pagina di wiki....
grazie per l'aiuto, spero avrai voglia di leggermi ancora
Sulla 4-velocità , che poi diventa 4-impulso moltiplicando per la massa invariante $m$ , ho già detto prima.
Aggiungo solo questo : per trovare la 4-velocità in una maniera che sia indipendente dall’ OI di riferimento, devi necessariamente derivare le 4 coordinate spazio- temporali rispetto al tempo proprio $\tau$ , e cioè :
$ u^\alpha = (dx^\alpha)/(d\tau) = (dx^\alpha)/(dt)*(dt)/(d\tau) = gamma (dx^\alpha)/(dt) $
e quindi , per $alpha =0$ hai la componente temporale $gammac$ , per $alpha = 1,2,3 $ hai le tre componenti spaziali $gammav^i$ ( i = 1,2,3 sono gli indici spaziali) . Se il moto è unidimensionale, hai solo la componente spaziale $x$ .
Non leggo tutto quello che hai scritto tu, nella voce di Wikipedia. Bisogna fare i giocolieri alla maniera prima detta ( tempo proprio...tempo relativo...ecc), su cui non sono d’accordo.
Mi pare però che il tuo post iniziale dicesse che stavi sbattendo la testa perchè non ti ritrovavi su qualcosa...E credo che lo sbattimento di testa derivi proprio dalle interpretazioni elaborate che hai incontrato.
Leggo sempre con piacere dei post sulla relatività, quindi non preoccuparti, replica pure.
We look for patterns when we are hungry or threatened, rather than bored. I don't think we needed to think about things when we were in standby mode in the ancient past.