Hai definito una base per una topologia sullo spazio \(\coprod_{t\in\mathbb R} C^0_t\), dove \(C^0_t\) è l'insieme dei germi di funzioni nel punto \(t\); questa si chiama la
spiga del fascio \(C^0\) nel punto \(t\):
\(C^0\) è un fascio, ossia una coppia di funzioni che manda un aperto \(U\) di \(\mathbb R\) nell'insieme delle funzioni continue \(U\to \mathbb R\), e tale che ogni volta ch
e due aperti \(V\subseteq U\) stanno uno dentro l'altro, ogni funzione \(f : U \to \mathbb R\) dia luogo, per restrizione, a una funzione \(f|_V : V \to \mathbb R\). In più, \(C^0\) soddisfa i seguenti due assiomi:
1. Per ogni aperto \(U\) di \(\mathbb R\), e per ogni ricoprimento aperto \((U_i \mid i\in I)\), se due funzioni \(f,g : U \to \mathbb R\) sono tali che \(f|_{U_i} =g|_{U_i}\), ossia se \(f,g\) coincidono su ogni elemento del ricoprimento, allora \(f = g\) su tutto \(U\) (questo, se ci pensi, è ovvio).
2. Per ogni aperto \(U\) di \(\mathbb R\) e per ogni ricoprimento aperto \((U_i\mid i\in I)\), se \(f_i : U_i \to \mathbb R\) è una funzione continua, e se per ogni \(i,j\in I\) vale che \(f_i|_{U_i\cap U_j} = f_j|_{U_i\cap U_j}\), allora esiste una funzione \(f : U \to \mathbb R\) tale che \(f|_{U_i} =f_i\) (anche questo è ovvio: come definisci \(f\)? Ti ricordi come si definisce una soluzione massimale di una ODE?)
Se sei proprio testardo, puoi dimostrare che la prima richiesta equivale a domandare che una certa funzione sia iniettiva; la seconda, che quella stessa funzione sia surietti
va. Qual è questa funzione?
Ora.
L'insieme \(C^0_t\) dei germi di funzioni in \(t\in\mathbb R\) ora non è altro che la spiga del fascio \(C^0\) nel punto \(t\), ossia il limite diretto
\[
\varinjlim_{U\ni t} C^0(U)
\] perché questo limite consta esattamente del quoziente \(\coprod_{U\ni t} C^0(U)\) per la reazione di equivalenza che hai scritto.
Ora, l'insieme \(\coprod_{t\in\mathbb R} C_t^0\) che risulta facendo l'unione disgiunta di tutte le spighe ha una mappa naturale \(p\) verso lo spazio \(\mathbb R\), e la base di una topologia che stai definendo rende \(p\) continua; in effetti, puoi divertirti a dimostrare che \(p\) è un omeomorfismo locale (se non sai la definizione: significa che ogni punto \(t\in\mathbb R\) ha un intorno \(F_t\) tale che \(p\), coristretta a \(F_t\), sia un omeomorfismo.)
In più, ogni omeomorfismo locale (in effetti ogni funzione continua sopra lo spazio \(\mathbb R\) \(p : E \to \mathbb R\) definisce naturalmente un fascio: il fascio delle sezioni di \(p\)): si manda un aperto \(U\) di \(\mathbb R\) nell'insieme di quelle \(s : U \to E\) continue e tali che \(ps=1_U\). Mostra che questo è un fascio. E poi mostra che il fascio delle sezioni di \(p_{C^0}\), come l'hai costruito sopra, è esattamente il fascio \(C^0\). Mostra che vale anche il viceversa: dato uno spazio \(p : E \to \mathbb R\) sopra \(\mathbb R\), il suo fascio delle sezioni ha uno spazio etalé (così si chiama lo spazio \(\coprod_{t\in \mathbb R} C^0_t\) topologizzato nel modo che hai detto), e la topologia che hai definito lo rende omeomorfo allo spazio \(E\) da cui eri partito.
Ora, dimosta queste stesse identiche cose per uno spazio topologico qualsiasi.