Riflessioni su percorso in matematica

Messaggioda ze_quack » 08/05/2020, 22:47

Ciao a tutti, vi riporto alcuni miei dubbi circa l'iscrizione alla magistrale.

Il mio background è stato: laurea triennale in ingegneria matematica, accorgermi a fine percorso che la matematica mi entusiasmava più dell'ingegneria, anno di triennale in matematica per recuperare alcune lacune in vista della continuazione dei miei studi in matematica e per schiarirmi le idee.

Ecco i miei pensieri attuali in vista della scelta della magistrale per l'anno prossimo. Spero di toccare punti che possano essere utili a più d'una persona, mi scuso in anticipo per la numerazione ossessiva dei miei pensieri.

Partirei da alcune considerazioni di carattere generale che sento dire in giro, da prendere dunque con le pinze:

1) la magistrale in matematica prepara meglio ad un lavoro di ricerca
2) la magistrale in matematica è poco spendibile nel mercato del lavoro qualora non si finisse a fare ricerca, non prepara ad alcun mestiere tecnico-scientifico specifico (non di ricerca in matematica) meglio di un qualche corso in ingegneria

Quel che ne traggo è che se uno ha la passione, la dedizione e la brillantezza è bene che vada avanti con matematica: la passione serve a fornire la motivazione per proseguire in un percorso lungo, tortuoso e difficile, la brillantezza serve ad avere successo in questo percorso.

Queste invece sono riflessioni personali in merito ai punti di prima:

1) certamente matematica mi cattura più di ingegneria ma non abbastanza da potermi ritenere un entusiasta
2) mi sono accorto che il 10-15% del mio corso a matematica sembra essere più sveglio di me e arrivare prima ai concetti, questo mi scoraggia dal proseguire in matematica. Non che vada male con gli esami, anzi, ma ci metto davvero moltissimo tempo ed impegno per prepararmi bene, e l'andare bene agli esami è forse una condizione appena necessaria per giudicare se si è portati. In ogni caso mi accorgo di non avere nessuna marcia in più degli altri

Consultando anche dei professori a matematica ho raccolto questi pareri:
a) serve essere portati ma conta molto anche la profondità
b) la laurea magistrale in matematica apre porte invece che chiuderne, quindi non c'è da preoccuparsi di entrare nel mondo del lavoro con una laurea in matematica

e questi sono miei pensieri a riguardo:

a) in ogni caso uno studente di matematica mediocre ha veramente poca possibilità di fare strada, considerato quanto è difficile già di per sè entrare nel mondo della ricerca
b) su questo punto mi discosto, la situazione occupazionale degli studenti italiani in matematica non è per niente rosea, e ad un mestiere tecnico-scientifico specifico non di ricerca, come dicevo prima, si è formati meglio altrove, e in fase di candidatura verranno preferiti candidati più specializzati

Aggiungo in coda che non vorrei avere nulla a che fare con la finanza, e preferibilmente poco a che fare con la statistica, pur rimanendo in Italia a lavorare, e che continuerei su matematica se non dovessi tenere in conto l'aspetto lavorativo...

Voi cosa mi consigliereste? Avete qualche chiave di lettura ulteriore e/o ho detto qualche fesseria?
ze_quack
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Re: Riflessioni su percorso in matematica

Messaggioda Bremen000 » 29/05/2020, 09:59

Ciao, anche io ho studiato ingegneria matematica e, come te, ero poco entusiasta della parte ingegneristica, tant'è vero che attualmente sto facendo il dottorato in matematica.

Io credo che in realtà la laurea magistrale in matematica non ti precluda nessuna strada. Lo stereotipo per cui un laureato magistrale in matematica è poco spendibile nel mondo del lavoro è piuttosto falso. Il mio consiglio è di fare quello che ti piace, poi hai due anni di tempo per decidere se continuare nella ricerca o se puntare sul mondo del lavoro. In entrambi i casi avrai sicuramente la preparazione adeguata.
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Re: Riflessioni su percorso in matematica

Messaggioda ze_quack » 02/06/2020, 17:15

Bremen000 ha scritto:Ciao, anche io ho studiato ingegneria matematica e, come te, ero poco entusiasta della parte ingegneristica, tant'è vero che attualmente sto facendo il dottorato in matematica.

Io credo che in realtà la laurea magistrale in matematica non ti precluda nessuna strada. Lo stereotipo per cui un laureato magistrale in matematica è poco spendibile nel mondo del lavoro è piuttosto falso. Il mio consiglio è di fare quello che ti piace, poi hai due anni di tempo per decidere se continuare nella ricerca o se puntare sul mondo del lavoro. In entrambi i casi avrai sicuramente la preparazione adeguata.


Ciao, grazie per la tua risposta! Come mai ritieni falso che il matematico sia poco ricercato nel mercato?

Per le mansioni di statistica, finanza/consulting o informatica hai assolutamente ragione, ma queste pensavo di scartarle, quindi rimangono quelle in ambito scientifico, di ricerca e sviluppo ecc.

Addirittura diversi laureati in ingegneria matematica (calcolo scientifico) mi riferivano che la loro figura non era richiesta e che si sono dovuti riconvertire a mansioni di data science..
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Re: Riflessioni su percorso in matematica

Messaggioda Bremen000 » 03/06/2020, 08:51

Ciao, be' ritengo che sia falso perché non conosco alcuna storia triste di matematico/ingegnere matematico che, una volta laureato, non ha trovato lavoro. Non ho precisi dati statistici alla mano (che penso si trovino in rete) ma non ho mai avuto l'idea che uno debba riconvertirsi, che so, in ingegnere edile per trovare lavoro!

Conosco diverse decine di ingegneri matematici e matematici che, finito di studiare, hanno trovato più o meno agevolmente e più o meno precisamente il lavoro che volevano fare. Certo, probabilmente un po' di flessibilità aiuta (accettare anche posti che non siano sotto casa, ecc...) ma, ripeto, non conosco storie di gente rimasta disoccupata.

Io ti consiglierei di studiare quello che ti piace. Nel frattempo cerca di decidere cosa vuoi fare dopo la magistrale e sono abbastanza sicuro che con un po' di impegno e una buona preparazione non dovresti avere problemi.

Ah, guarda che data science non è proprio l'inf delle professioni possibili!
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Re: Riflessioni su percorso in matematica

Messaggioda ze_quack » 03/06/2020, 20:55

Bremen000 ha scritto:Ciao, be' ritengo che sia falso perché non conosco alcuna storia triste di matematico/ingegnere matematico che, una volta laureato, non ha trovato lavoro. Non ho precisi dati statistici alla mano (che penso si trovino in rete) ma non ho mai avuto l'idea che uno debba riconvertirsi, che so, in ingegnere edile per trovare lavoro!

Conosco diverse decine di ingegneri matematici e matematici che, finito di studiare, hanno trovato più o meno agevolmente e più o meno precisamente il lavoro che volevano fare. Certo, probabilmente un po' di flessibilità aiuta (accettare anche posti che non siano sotto casa, ecc...) ma, ripeto, non conosco storie di gente rimasta disoccupata.

Io ti consiglierei di studiare quello che ti piace. Nel frattempo cerca di decidere cosa vuoi fare dopo la magistrale e sono abbastanza sicuro che con un po' di impegno e una buona preparazione non dovresti avere problemi.

Ah, guarda che data science non è proprio l'inf delle professioni possibili!


In realtà non parlavo di disoccupazione, mi riferivo di più al trovare impiego in settori a cui inizialmente non si ambiva. Ad esempio, come ti dicevo, diversi ingegneri matematici laureati in calcolo scientifico li ho visti andare a lavorare in ambiti di consulting, data science e simili (che possono piacere, ci mancherebbe!) dopo non essere riusciti a trovare nulla di coerente con il loro percorso, anche se effettivamente non so che criteri si sono imposti nella scelta.

Diciamo che penso sia frustrante studiare degli anni qualcosa per poi dover finire a farne un'altra meno desiderata, e il sapere che il panorama occupazionale è poco roseo per un certo indirizzo di studi può scoraggiarti dall'intraprenderlo.

Se mi confermi che ancora non stiamo parlando di matematica (e ingegneria matematica, ramo calcolo scientifico) mi dai davvero una bella notizia! Per curiosità i tuoi colleghi che han studiato calcolo che impieghi han trovato, se hai voglia di citarmi qualche esempio?
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Re: Riflessioni su percorso in matematica

Messaggioda civamb » 03/06/2020, 21:47

ze_quack ha scritto:
Bremen000 ha scritto:Ciao, be' ritengo che sia falso perché non conosco alcuna storia triste di matematico/ingegnere matematico che, una volta laureato, non ha trovato lavoro. Non ho precisi dati statistici alla mano (che penso si trovino in rete) ma non ho mai avuto l'idea che uno debba riconvertirsi, che so, in ingegnere edile per trovare lavoro!

Conosco diverse decine di ingegneri matematici e matematici che, finito di studiare, hanno trovato più o meno agevolmente e più o meno precisamente il lavoro che volevano fare. Certo, probabilmente un po' di flessibilità aiuta (accettare anche posti che non siano sotto casa, ecc...) ma, ripeto, non conosco storie di gente rimasta disoccupata.

Io ti consiglierei di studiare quello che ti piace. Nel frattempo cerca di decidere cosa vuoi fare dopo la magistrale e sono abbastanza sicuro che con un po' di impegno e una buona preparazione non dovresti avere problemi.

Ah, guarda che data science non è proprio l'inf delle professioni possibili!


In realtà non parlavo di disoccupazione, mi riferivo di più al trovare impiego in settori a cui inizialmente non si ambiva. Ad esempio, come ti dicevo, diversi ingegneri matematici laureati in calcolo scientifico li ho visti andare a lavorare in ambiti di consulting, data science e simili (che possono piacere, ci mancherebbe!) dopo non essere riusciti a trovare nulla di coerente con il loro percorso, anche se effettivamente non so che criteri si sono imposti nella scelta.

Diciamo che penso sia frustrante studiare degli anni qualcosa per poi dover finire a farne un'altra meno desiderata, e il sapere che il panorama occupazionale è poco roseo per un certo indirizzo di studi può scoraggiarti dall'intraprenderlo.

Se mi confermi che ancora non stiamo parlando di matematica (e ingegneria matematica, ramo calcolo scientifico) mi dai davvero una bella notizia! Per curiosità i tuoi colleghi che han studiato calcolo che impieghi han trovato, se hai voglia di citarmi qualche esempio?


Uno posso citartelo io, scoperto qualche mese fa casualmente in un dipartimento nell'università in cui ho studiato. La persona in questione ingegnere matematico triennale e magistrale del polimi con dottorato in matematica (analisi matematica) alla Normale di Pisa, esperienze post doc all'estero ed ora ricercatore in Italia in un dipartimento di ingegneria sempre su argomenti di calcolo delle variazioni ed equazioni di evoluzione non lineari.
Detto questo il corso del politecnico di Milano forma ingegneri (almeno nel triennio) di conseguenza i settori in cui cercare di inserirsi possono essere veramente tanti.

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Re: Riflessioni su percorso in matematica

Messaggioda Bremen000 » 02/07/2020, 14:25

Perdonami il ritardo nella risposta: l'esempio più significativo che posso citarti è una mia amica. Ha fatto la magistrale in calcolo e ancora prima di laurearsi è stata assunta in una azienda tedesca che progetta software per modelli di fluidodinamica (non so una mazza di queste cose quindi non so se ha senso quello che ho scritto, ma così mi ha detto).
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Re: Riflessioni su percorso in matematica

Messaggioda Raptorista » 02/07/2020, 16:22

Bremen000 ha scritto:Ha fatto la magistrale in calcolo e ancora prima di laurearsi è stata assunta in una azienda tedesca che progetta software per modelli di fluidodinamica (non so una mazza di queste cose quindi non so se ha senso quello che ho scritto, ma così mi ha detto).

Per caso ricordi il nome dell'azienda? Giusto per curiosità.
Un matematico ha scritto:... come mia nonna che vuole da anni il sistema per vincere al lotto e crede che io, in quanto matematico, sia fallito perché non glielo trovo


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Re: Riflessioni su percorso in matematica

Messaggioda Bremen000 » 02/07/2020, 17:30

Simscale
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Re: Riflessioni su percorso in matematica

Messaggioda Raptorista » 02/07/2020, 18:55

Interessante! Chissà se hanno bisogno di un calcolista in più...
Un matematico ha scritto:... come mia nonna che vuole da anni il sistema per vincere al lotto e crede che io, in quanto matematico, sia fallito perché non glielo trovo


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