Ciao a tutti, vi riporto alcuni miei dubbi circa l'iscrizione alla magistrale.
Il mio background è stato: laurea triennale in ingegneria matematica, accorgermi a fine percorso che la matematica mi entusiasmava più dell'ingegneria, anno di triennale in matematica per recuperare alcune lacune in vista della continuazione dei miei studi in matematica e per schiarirmi le idee.
Ecco i miei pensieri attuali in vista della scelta della magistrale per l'anno prossimo. Spero di toccare punti che possano essere utili a più d'una persona, mi scuso in anticipo per la numerazione ossessiva dei miei pensieri.
Partirei da alcune considerazioni di carattere generale che sento dire in giro, da prendere dunque con le pinze:
1) la magistrale in matematica prepara meglio ad un lavoro di ricerca
2) la magistrale in matematica è poco spendibile nel mercato del lavoro qualora non si finisse a fare ricerca, non prepara ad alcun mestiere tecnico-scientifico specifico (non di ricerca in matematica) meglio di un qualche corso in ingegneria
Quel che ne traggo è che se uno ha la passione, la dedizione e la brillantezza è bene che vada avanti con matematica: la passione serve a fornire la motivazione per proseguire in un percorso lungo, tortuoso e difficile, la brillantezza serve ad avere successo in questo percorso.
Queste invece sono riflessioni personali in merito ai punti di prima:
1) certamente matematica mi cattura più di ingegneria ma non abbastanza da potermi ritenere un entusiasta
2) mi sono accorto che il 10-15% del mio corso a matematica sembra essere più sveglio di me e arrivare prima ai concetti, questo mi scoraggia dal proseguire in matematica. Non che vada male con gli esami, anzi, ma ci metto davvero moltissimo tempo ed impegno per prepararmi bene, e l'andare bene agli esami è forse una condizione appena necessaria per giudicare se si è portati. In ogni caso mi accorgo di non avere nessuna marcia in più degli altri
Consultando anche dei professori a matematica ho raccolto questi pareri:
a) serve essere portati ma conta molto anche la profondità
b) la laurea magistrale in matematica apre porte invece che chiuderne, quindi non c'è da preoccuparsi di entrare nel mondo del lavoro con una laurea in matematica
e questi sono miei pensieri a riguardo:
a) in ogni caso uno studente di matematica mediocre ha veramente poca possibilità di fare strada, considerato quanto è difficile già di per sè entrare nel mondo della ricerca
b) su questo punto mi discosto, la situazione occupazionale degli studenti italiani in matematica non è per niente rosea, e ad un mestiere tecnico-scientifico specifico non di ricerca, come dicevo prima, si è formati meglio altrove, e in fase di candidatura verranno preferiti candidati più specializzati
Aggiungo in coda che non vorrei avere nulla a che fare con la finanza, e preferibilmente poco a che fare con la statistica, pur rimanendo in Italia a lavorare, e che continuerei su matematica se non dovessi tenere in conto l'aspetto lavorativo...
Voi cosa mi consigliereste? Avete qualche chiave di lettura ulteriore e/o ho detto qualche fesseria?