Forse hai ragione, l'ho presa troppo sul serio
. Ma il fatto è che la questione mi sembra seria.
Ora mi spiego meglio con una considerazione generale.
A mio parere la lezione più importante che ci da il calcolo delle probabilità è che è molto facile fare affermazioni senza senso, quindi è anche facile fare domande senza senso. A mia esperienza ne ho ascoltate moltissime, a vole qualcuna l'ho anche letta. Naturalmente si possono anche ascoltare tante risposte senza senso, non semplicemente sbagliate. La cosa più triste è che si possono trovare anche risposte sensate, addirittura corrette, ma si finisce per non riconoscerle e/o non capirle e/o capirle male se prima non si è fatta chiarezza sulla domanda.
Per questo è fondamentale scrivere bene le domande, e poi anche leggerle bene.
In didattica il primo compito sarebbe dell'insegnante, il secondo dello studente.
La domanda in questione mi interessava non certo per la risposta ma per capire se è scritta bene o male, nel secondo caso interessa anche sapere come andava scritta. A partire dall'osservazione di ghira ho cominciato a sospettare che fosse scritta male ed infatti mi sembra sia così. Il mio discorso sopra indica come, secondo me, andrebbe riscritta la domanda per avere senso.
Dopodiche, Bayes o non Bayes, non ho neppure provato a risolvere. Infatti, proprio in base a quello che dicevo prima, se non si definisce bene la domanda non c'è proprio niente da risolvere. Quindi bisogna prima essere d'accordo sulla domanda.
Quando la domanda è ben posta si può anche cercare di dare una risposta intuitiva che prescinde dalla conoscenza di concetti più o meno sofisticati. Invece se la domanda è mal posta l'intuito non ci può dare nessuna risposta ... a meno di aver prima anche aiutato a reinquadrare la domanda.
Peraltro tutta questa storia diventa evidente proprio nei casi in cui gli strumenti da usare sono semplici, come quello in causa.
Ora tu dici:
axpgn ha scritto:Ovvero le due probabilità (% attacco di A e % difesa di B prima della partita) che vengono fornite sono i dati da cui partire per ricavare $ p $ di quella specifica partita $ A $ vs $ B $, non sono $ p $.
Ma ... sicuramente sono i dati da cui partire ma il testo non parla di $p$, e fa due quesiti non uno, ed anche tu non hai definito cosa intendi con $p$. Ti sei riferito a me, ma io l'ho definito ma in un modo che renderebbe assurdo il testo. Quindi mi sembra strano che usi quell'oggetto per giusificare il testo. Peraltro in ciò che hai scritto sembra che $A$ e $B$ siano due squdre precise che giocano una specifica partita, senza altre spiegazioni. Se queste sono le premesse i dati non hanno senso. Peraltro sottolinei il concetto di "prima [della partita]" ma se la partita è solo una non esiste una probabilità "dopo" ... ci saranno solo certezze. Il problema è quale/i probabilità hai? E quale/i vuoi calcolare?
Mi sembra che qualunque tentativo di risposta, anche una semplice media, presuppone la situazione che ho descritto sopra. Altrimenti i dati offerti non hanno senso. Se vi viene in mente uno schema diverso ditemi.
axpgn ha scritto:Quanto siano validi quei dati (al fine di prevedere) non è importante, quello che viene chiesto è: $ A $ segna così, $ B $ subisce così, quant'è la probabilità che $ A $ segni a $ B $ ? Usate Bayes.
Se con "validi" intendi realistici, non è quello su cui mi concentravo, se intendi coerenti/sensati ... dico che devono esserlo. Altrimenti tanto vale non rispondere.
Detto questo ... perdonatemi per la mia pesantezza