ciao flamber l argomento lo mastico da un po, e si scelgono i metamateriali per la rifrazione negativa, ma io non ho proprio capito come fa la luce a uscire nel modo giusto, ora però non parlo di rifrazione dell acqua ma di celle di rame le più comuni, non sto riuscendo proprio a capireFlamber ha scritto:Beh, rispondere in due parole non è proprio facile, esistono interi corsi universitari che parlano dell'argomento. Quindi prima di tutto bisognerebbe capire che tipo di risposta vuoi, una più "divulgativa" o una più approfondita.
Poi insomma, prima di arrivare a parlare di metamateriali, penso che tu debba porti lo stesso dubbio per materiali molto più comuni. "Come facciamo a conoscere in modo 'preciso e giusto' l'angolo con cui viene rifratta la luce dall'acqua?"
Flamber ha scritto:Beh, rispondere in due parole non è proprio facile, esistono interi corsi universitari che parlano dell'argomento. Quindi prima di tutto bisognerebbe capire che tipo di risposta vuoi, una più "divulgativa" o una più approfondita.
Poi insomma, prima di arrivare a parlare di metamateriali, penso che tu debba porti lo stesso dubbio per materiali molto più comuni. "Come facciamo a conoscere in modo 'preciso e giusto' l'angolo con cui viene rifratta la luce dall'acqua?"
Flamber ha scritto:Ok, scusami pensavo ti fossi appena affacciato all'argomento e ti ho dato una risposta banale. Detto questo, però, continuo a non capire il livello di dettaglio che cerchi.
Ad un primo livello, la risposta potrebbe essere semplicemente che le celle vengono costruite in maniera tale da far terminare il cammino della luce in quello che, secondo il principio di Fermat, è il punto finale del cammino ottico più breve.
Ma penso che questo tu già lo sappia, quindi magari scrivi le equazioni di cui non ti tornano i conti, così da capire dove incontri difficoltà
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