Anzitutto, dire "la funzione è derivabile in $y=0$" non ha alcun senso perché $y=0$ non è né un punto né un insieme con interno non vuoto.
Inoltre, "derivabile" rispetto a quale variabile? Una sola? Entrambe?
Quindi, nuovamente, "dici bene".
Poi, vuoi sapere se, fissato $alpha in RR$, la tua funzione è derivabile in $(alpha, 0)$?
Vai a calcolare i rapporti incrementali.
Testo nascosto, fai click qui per vederlo
Hai:
$(f(alpha + h, 0) - f(alpha ,0))/h = 0\ =>\ lim_(h -> 0) (f(alpha + h, 0) - f(alpha ,0))/h = lim_(h -> 0) 0 =0$
ed:
$(f(alpha, k) - f(alpha ,0))/k = \{ (alpha^2/k^2, ", se " alpha !=0), (0,", se " alpha =0):} \ =>\ lim_(k -> 0) (f(alpha, k) - f(alpha ,0))/k \ \{("non esiste" , ", se " alpha!=0), (= 0, ", se " alpha =0):}$
quindi:
- $f$ è derivabile rispetto ad $x$ in tutti i punti $(alpha,0)$ ed hai:
$AA alpha in RR,\ f_x(alpha, 0)=0$;
- $f$ è derivabile rispetto ad $y$ solo in $(0,0)$ ed ha:
$f_y(0,0)=0$.
Cosa c'era di tanto misterioso in questi calcoletti da non riuscire a farli in autonomia?
Dopotutto, non c'è nemmeno da scomodare Analisi I, la matematica delle superiori bastava ed avanzava... Non c'è nulla di non elementare nei conti che ho fatto.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)