...che ne pensate?

Finalmente uno spazio per le TLC
5
25%
Le TLC sono fortemente matematizzate
6
30%
Non "rompete" pure su un forum di matematica
9
45%
 
Voti totali : 20

Messaggioda nicola de rosa » 13/10/2006, 22:49

Ti dico la mia che ho fatto ingegneria delle TLC col nuovo ordinamento cioè 3+2: gli esami del terzo anno della triennale e quelli del biennio della laurea specialistica per la gran parte sono differenti, per cui credo che ormai le figure professionali siano differenti ed ognuna specializzata nel proprio settore. Pensa che io nell'iter universitario ho fatto solo due esami di elettronica: elettronica analogica e digitale ed al massimo avrei potuto fare elettronica delle telecomunicazioni e basta. Poi per quanto riguarda il fatto che possa scoraggiare le aziende la denominazione 'elettronico' rispetto a 'telecomunicazioni' ti posso assicurare che se uno vale vale, ed a parte le aziende da Roma (esclusa Roma ovviamente) in giù (ahimè!!!) che ti fanno un colloquio conoscitivo e da quello ti valutano se puoi esserre assunto o meno (ed in gran parte dei casi se vali non ti assumono nemmeno, forse per paura, e questo lo dico perchè sto facendo colloqui a destra e manca), le aziende serie controllano quello che sta scritto sul voto di laurea, per cui se vali vali. Questa è la mia modesta opinione.
nicola de rosa
Advanced Member
Advanced Member
 
Messaggio: 566 di 2040
Iscritto il: 07/05/2006, 15:33

Messaggioda luca.barletta » 14/10/2006, 10:06

Confermo anch'io che la differenza non consta in 4-5 esami, anzi già è buono se si trovano 4-5 esami in comune. Gli unici esami che ho seguito insieme agli elettronici è stata compatibilità elettromagnetica, e devo dire che partavamo con un background più solido noi tlc che gli elon (gli mancavano molte nozioni di campi em).
Poi è logico che uno sin dalla laurea triennale può dare un'impronta più sbilanciata verso gli elon scegliendo esami opportuni, come elettronica analogica, elettronica delle tlc, dispositivi elon ecc... proseguendo in questo modo anche nella specialistica con nanoelon ecc... però questi casi sono più unici che rari.

Perché dici che l'ingegnere tlc è una figura troppo specializzata? Anzi, secondo me dopo la laurea triennale è ancora molto generica come figura.
Frivolous Theorem of Arithmetic:
Almost all natural numbers are very, very, very large.
Avatar utente
luca.barletta
Moderatore globale
Moderatore globale
 
Messaggio: 337 di 4341
Iscritto il: 21/10/2002, 20:09

Messaggioda nicola de rosa » 14/10/2006, 10:14

infatti secondo me, il nuovo ingegnere (nuovo perchè del nuovo ordinamento) potrà competere sul mondo del lavoro con quello del vecchio ordinamento solo se fa la laurea specialistica perchè non si può avere la presunzione di fare in tre anni quello che prima si faceva nei cinque anni nominali (7 in media). Non solo: ma i ritmi vertiginosi del nuovo ordinamento hanno fatto diventare l'università un esamificio, per cui se vuoi mantenere il passo devi fare un esame ogni 15 giorni ed i giorni sono contati: questo significa non avere il tempo di soffermarsi criticamente su quello che si sta studiando, perdere il senso critico, imparare le cose per quei 15 giorni, e dopo l'esame non ci si ricorda di nulla più. Queste cose le dico perchè le ho sperimentate in prima persona: per cui senza laurea specialistica, secondo me, non si va da alcuna parte ed ovviamente come dice luca la figura dell'ingegnere delle tlc è molto generica, anche perchè di esami specialistici alla laurea triennale se ne fanno 4-5, ma tutti gli altri si fanno alla laurea specialistica. Io infatti non riesco ancora a rendermi conto come, almeno alla Federico II, mettono a scelta l'esame di trasmissione numerica ed antenne, nel senso che dopo i tre anni puoi non avere alcuna conoscenza nè delle trasmissioni numeriche nè delle antenne. Mi sembra davvero un paradosso per chi vuole poi immettersi nel mondo del lavoro.
nicola de rosa
Advanced Member
Advanced Member
 
Messaggio: 569 di 2040
Iscritto il: 07/05/2006, 15:33

Messaggioda luca.barletta » 14/10/2006, 10:36

nicasamarciano ha scritto:Io infatti non riesco ancora a rendermi conto come, almeno alla Federico II, mettono a scelta l'esame di trasmissione numerica ed antenne, nel senso che dopo i tre anni puoi non avere alcuna conoscenza nè delle trasmissioni numeriche nè delle antenne.


Purtroppo questo succede anche al polimi. A tutti quelli che mi chiedono un consiglio su quali esami mettere alla spec cito sempre questi due, eppure ci sono ing tlc specializzati che escono senza sapere cos'è un codice. :?
Frivolous Theorem of Arithmetic:
Almost all natural numbers are very, very, very large.
Avatar utente
luca.barletta
Moderatore globale
Moderatore globale
 
Messaggio: 338 di 4341
Iscritto il: 21/10/2002, 20:09

Messaggioda Camillo » 14/10/2006, 10:37

nicasamarciano ha scritto:infatti secondo me, il nuovo ingegnere (nuovo perchè del nuovo ordinamento) potrà competere sul mondo del lavoro con quello del vecchio ordinamento solo se fa la laurea specialistica perchè non si può avere la presunzione di fare in tre anni quello che prima si faceva nei cinque anni nominali (7 in media). Non solo: ma i ritmi vertiginosi del nuovo ordinamento hanno fatto diventare l'università un esamificio, per cui se vuoi mantenere il passo devi fare un esame ogni 15 giorni ed i giorni sono contati: questo significa non avere il tempo di soffermarsi criticamente su quello che si sta studiando, perdere il senso critico, imparare le cose per quei 15 giorni, e dopo l'esame non ci si ricorda di nulla più. Queste cose le dico perchè le ho sperimentate in prima persona: per cui senza laurea specialistica, secondo me, non si va da alcuna parte ed ovviamente come dice luca la figura dell'ingegnere delle tlc è molto generica, anche perchè di esami specialistici alla laurea triennale se ne fanno 4-5, ma tutti gli altri si fanno alla laurea specialistica. Io infatti non riesco ancora a rendermi conto come, almeno alla Federico II, mettono a scelta l'esame di trasmissione numerica ed antenne, nel senso che dopo i tre anni puoi non avere alcuna conoscenza nè delle trasmissioni numeriche nè delle antenne. Mi sembra davvero un paradosso per chi vuole poi immettersi nel mondo del lavoro.


Sono d'accordo con tutto quello che dici ; è certamente sorprendente che nella laurea di ing. delle teelcomunicazioni l'esame di trasmissione numerica e antenne sia a scelta .
Va però detto che nell'ambito del lavoro si possono acquisire conoscenze specifiche di quasi qualunque tipo e genere purchè si sia ricevuta una solida preparazione di base .
Secondo me questo è il punto qualificante per una laurea, di qualunque tipo essa sia .
Oggi è ancora vero con il 3+2 ? Non lo so .

Edit : cancellata la parola "specialistica"
Ultima modifica di Camillo il 14/10/2006, 10:46, modificato 1 volta in totale.
Camillo
Avatar utente
Camillo
Moderatore globale
Moderatore globale
 
Messaggio: 1827 di 10714
Iscritto il: 31/08/2002, 21:06
Località: Milano -Italy

Messaggioda nicola de rosa » 14/10/2006, 10:40

Camillo ha scritto:
nicasamarciano ha scritto:infatti secondo me, il nuovo ingegnere (nuovo perchè del nuovo ordinamento) potrà competere sul mondo del lavoro con quello del vecchio ordinamento solo se fa la laurea specialistica perchè non si può avere la presunzione di fare in tre anni quello che prima si faceva nei cinque anni nominali (7 in media). Non solo: ma i ritmi vertiginosi del nuovo ordinamento hanno fatto diventare l'università un esamificio, per cui se vuoi mantenere il passo devi fare un esame ogni 15 giorni ed i giorni sono contati: questo significa non avere il tempo di soffermarsi criticamente su quello che si sta studiando, perdere il senso critico, imparare le cose per quei 15 giorni, e dopo l'esame non ci si ricorda di nulla più. Queste cose le dico perchè le ho sperimentate in prima persona: per cui senza laurea specialistica, secondo me, non si va da alcuna parte ed ovviamente come dice luca la figura dell'ingegnere delle tlc è molto generica, anche perchè di esami specialistici alla laurea triennale se ne fanno 4-5, ma tutti gli altri si fanno alla laurea specialistica. Io infatti non riesco ancora a rendermi conto come, almeno alla Federico II, mettono a scelta l'esame di trasmissione numerica ed antenne, nel senso che dopo i tre anni puoi non avere alcuna conoscenza nè delle trasmissioni numeriche nè delle antenne. Mi sembra davvero un paradosso per chi vuole poi immettersi nel mondo del lavoro.


Sono d'accordo con tutto quello che dici ; è certamente sorprendente che nella laurea specialistica di ing. delle teelcomunicazioni l'esame di trasmissione numerica e antenne sia a scelta .
Va però detto che nell'ambito del lavoro si possono acquisire conoscenze specifiche di quasi qualunque tipo e genere purchè si sia ricevuta una solida preparazione di base .
Secondo me questo è il punto qualificante per una laurea, di qualunque tipo essa sia .
Oggi è ancora vero con il 3+2 ? Non lo so .


nella laurea triennale trasmissione numerica ed antenne sono a scelta. Per cui mi chiedo: se un ingegnere delle tlc può fermare la propria carriera universitaria dopo la triennale, come potrà pensare di immettersi nel mondo del lavoro senza avere alcuna conoscenza delle materie su citate?
nicola de rosa
Advanced Member
Advanced Member
 
Messaggio: 570 di 2040
Iscritto il: 07/05/2006, 15:33

Messaggioda Camillo » 14/10/2006, 10:44

Non è una risposta diretta alla tua domanda, ma io penso che almeno finora le aziende siano scarsamente interessate ad assumere laureati triennali.
Credo che l'atteggiamento delle aziende dovrà però cambiare e dovranno trovare delle collocazioni adatte per un "triennale".
Altrimenti questo nuovo ordinamento che si è fatto a fare ??

P.S. In che attività più specifica , nell'ambito delle TLC sei più interessato ad entrare ?
*Ricerca e Sviluppo
*Marketing e Vendite - Product Planning
*Produzione
*Service
Camillo
Avatar utente
Camillo
Moderatore globale
Moderatore globale
 
Messaggio: 1828 di 10714
Iscritto il: 31/08/2002, 21:06
Località: Milano -Italy

Messaggioda tecnos » 14/10/2006, 10:58

Ho fatto queste domande perchè nel forum orientamento si sta discutendo sulle lauree tradizionali e "nuove"( IMS, ingegneria fisica, matematica, ambiente) ; nelle ultime rientrava anche telecomunicazioni e volevo avere qualche elemento per inquadrare meglio il corso.
Ultima modifica di tecnos il 14/10/2006, 11:01, modificato 1 volta in totale.
Avatar utente
tecnos
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 717 di 1720
Iscritto il: 28/09/2005, 10:25

Messaggioda nicola de rosa » 14/10/2006, 11:00

Camillo ha scritto:Non è una risposta diretta alla tua domanda, ma io penso che almeno finora le aziende siano scarsamente interessate ad assumere laureati triennali.
Credo che l'atteggiamento delle aziende dovrà però cambiare e dovranno trovare delle collocazioni adatte per un "triennale".
Altrimenti questo nuovo ordinamento che si è fatto a fare ??

P.S. In che attività più specifica , nell'ambito delle TLC sei più interessato ad entrare ?
*Ricerca e Sviluppo
*Marketing e Vendite - Product Planning
*Produzione
*Service

guarda io che sono laureato col 3+2, cioè sono in possesso pure della specialistica, ti confermo che in molti colloqui che ho fatto i laureati triennali sono stati scartati proprio perchè triennali; ovviamente si dovrà trovare un modo per immetterli sul mercato, ma mi metto pure nei panni di chi deve assumere ed il laureato triennale sia come competenza che come maturità degli argomenti settoriali non è un granchè.
nicola de rosa
Advanced Member
Advanced Member
 
Messaggio: 572 di 2040
Iscritto il: 07/05/2006, 15:33

Messaggioda tecnos » 14/10/2006, 11:04

Effettivamente la situazione può cambiare da settore a settore.
In treno parlavo con 4 studenti di ingegneria informatica e mi hanno detto che nell'informatica il laureato triennale è ricercato..
Avatar utente
tecnos
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 718 di 1720
Iscritto il: 28/09/2005, 10:25

PrecedenteProssimo

Torna a Ingegneria

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite