La Costituzione, all'art. 38 comma 2, proclama il principio della previdenza, cioè stabilisce che lo Stato deve garantire i lavoratori da eventi dannosi quali l'invalidità, gli infortuni, la malattia, la vecchiaia.
La pensione è la forma di remunerazione post lavorativa delle società industrializzate. In Italia prevalentemente di natura pubblica erogata da enti di previdenza statali o anche da enti previdenziali para statali, casse di ordini professionali e private - i fondi pensione -, in altri paesi, dove lo stato sociale non prevede questa forma di assistenza, viene spesso erogata da società private su contribuzione volontaria. La pensione "statale" può essere cumulata con forme "private", detta previdenza complementare.
Oltre alla pensione di anzianità lavorativa, l'INPS eroga altri tipi di pensioni:Alla pensione sociale (o pensione minima) accedono le persone oltre i 65 anni di età prive di reddito, che non hanno versato contributi, o che hanno versato contributi per una pensione inferiore al minimo sociale.
Con un minimo di anni contributivi e il pagamento rateizzato di quelli mancanti, hanno accesso alla pensione minima anche le persone di età inferiore e rimaste prive di reddito (ad es. vedova non occupata).
La pensione sociale è considerata come un riferimento di reddito per le fasce sociali più deboli da proteggere. Al di sotto di tale reddito una famiglia o una persona si considerano nella soglia della povertà.
La legge n. 247 del 24 dicembre 2007 stabilisce i requisiti per ottenere la pensione di anzianità.
Dal 1 luglio 2009 il diritto alla pensione di anzianità e di vecchiaia si acquisice attraverso un meccanismo basato su un sistema di quote, ovvero vi sarà l'obbligo di raggiungere un coefficiente fotmato dalla somma del requisito anagrafico e di quello contributivo, ma partendo da un'età minima via via crescente.
Dal 1 gennaio 2008 al 30 giugno 2009 si andrà in pensione con 35 anni di contributi e 58 anni di età (con 40 anni di anzianità non si terrà conto dell'età anagrafica). La pensione di vecchiaia tiene conto solo del requisito anagrafico (cioè a 60 anni di età).
Dal 1 luglio 2009 al 31 dicembre 2010 si andrà in pensione alla quota di 95 (cioè con 59 anni di età e 36 di contributi oppure 60 anni di età e 35 di contributi), invece il lavoratore autonomo a quota 96.
Dal 1 gennaio 2011 al 31 dicembre 2012 la quota è 96 per i lavoratori dipendenti e 97 per quelli autonomi.
Dal 1 gennaio 2013 la quota è 97 per i dipendenti e 98 per i lavoratori autonomi.