Per prima cosa... che figo, Martino, il tuo procedimento
Il tuo post è davvero ultrabello
Mi sono preso qualche ora di riflessione e dopo un attento studio di quanto hai scritto, avrei qualche quesito da porti. Ammetto che non sarei mai arrivato da solo alla tua soluzione, sono ancora troppo inesperto.
Martino ha scritto:Consideriamo il seguente oggetto (si chiama "discriminante di \( \displaystyle f(x) \) ").
\( \displaystyle \Delta := (a-b)(a-c)(b-c) \) .
Due parole sul discriminante (che conoscevo solo per polinomi di II grado). Com'è definito in generale? Ci provo: è per caso il prodotto di tutte le possibili differenze (a due a due) delle radici (differenze prese una sola volta)? In simboli: fissato un ordine delle $n$ radici, si ha \( \displaystyle \Delta := \) $ prod_(1 \le i < j \le n)^() (x_i-x_j) $.
Ho fatto due conti per vedere se quanto dico ha un minimo di senso: preso un polinomio di II grado (il classico $ax^2+bx+c$) e dette $x_1$ e $x_2$ le sue radici dovrei avere (se quanto ho scritto sopra è corretto) \( \displaystyle \Delta := (x_1-x_2)(x_2-x_1) \) . Con un po' di manipolazioni (ricordando le relazioni tra coefficienti e radici) arrivo a \( \displaystyle \Delta := -\frac{b^2-4ac}{a^2} \) . Non è proprio il massimo, perchè non corrisponde esattamente al discriminante che conoscevo da sempre (per intenderci, quello che ti insegnano al liceo, $b^2-4ac$). L'unica cosa che ho notato è che è sempre definito ($a!=0$) e che il segno è
opposto a quello del discriminante di un tempo.
Martino ha scritto:Abbiamo ottenuto che \( \displaystyle \Delta^2=9^2 \) , in altre parole \( \displaystyle \Delta= \pm 9 \) . Ma abbiamo visto che \( \displaystyle g \in G \) cambia segno a \( \displaystyle \Delta \) .
Questo non è possibile: il \( \displaystyle \mathbb{Q} \) -automorfismo \( \displaystyle g \) non può cambiare segno a \( \displaystyle 9 \)
Sì, certo la conclusione è evidente. Bello, davvero molto bello, anche se non immediato per uno come me.
Però, senti un po', si può generalizzare la cosa? Voglio dire: mi piacerebbe classificare i polinomi di terzo grado.
Un'idea ce l'ho, ma non penso sia giusta: secondo me (e questo esempio lo conferma) molto dipende dal segno del discriminante. E non solo, ma secondo me qui è tutto così magicamente bello perchè il discriminante è un quadrato perfetto in $QQ$. Dico bene?
Forse combinando osservazioni del genere si potrebbe arrivare a un teorema che mi dice, data un'equazione di terzo grado, qual è il suo gruppo di Galois. Naturalmente, immagino che tutto ciò abbia poco senso (se non a livello di esercizio, intendo): infatti, le equazioni di terzo grado sono risolubili per radicali (vero?) e non mi serve passare dal gruppo di Galois (che per inciso può essere $ZZ_2$, $A_3$ o $S_3$, giusto?) e dalla sua risolubilità.
Che dici?
GRAZIE.
P.S. @ Martino:
Martino ha scritto:Sembra che non possiamo migliorare il calcolo di \( \displaystyle \Delta \) , eppure qualcosa si può fare: eleviamolo al quadrato.
\( \displaystyle \Delta^2 = 9(a^2-1)^2(12-3a^2)=9(a^2-a+1)(12-3a^2)=...=9^2 \) .
Secondo me c'è un errore di calcolo o di trascrizione. In ogni caso, il risultato è giusto.
E' bello questo esempio perchè mi ha permesso di "toccare con mano" l'isomorfismo di $QQ(a)$ con il quoziente: ogni risultato va inteso modulo $p(a)$. E questo semplifica parecchio la vita.
"Immaginate un bravo matematico come qualcuno che ha preso dal tenente Colombo per le doti investigative, da Baudelaire per l’ispirazione, dal montatore Faussone per il rigore e l’amore per “le cose ben fatte”, da Ulisse per la curiosità, l’ardimento e l’insaziabilità di conoscenza." (AC)