Discussioni su argomenti di matematica di scuola secondaria di secondo grado
21/06/2011, 12:48
Salve a tutti,
stavo facendo un pò di quesiti dell'esame di stato; mi sono imbattuto in questa equazione molto semplice: 2x^3 -3x^2 +6x +6=0;
devo dimostrare che ammette un'unica radice reale; mi sono mosso così, ho trovato il limite per -infinito che esce -infinito e il limite per +infinito che esce +infinito, quindi ho dedotto che interseca l'asse x in almeno un punto; in seguito ho trovato la derivata seconda che è sempre maggiore di zero pertanto essendo sempre crescente non può che avere un'unica soluzione reale.
E' giusto questo tipo di procedimento?
Grazie
21/06/2011, 12:51
Alvis ha scritto:... la derivata seconda che è sempre maggiore di zero pertanto essendo sempre crescente ...
Mi spieghi il passaggio logico che hai seguito?
21/06/2011, 12:54
Si, ho trovato la derivata seconda che è la seguente: 6x^2 -6x +6 ; è maggiore di zero per ogni x appartenente ad R quindi significa che la funzione è sempre crescente, se è sempre crescente ed interseca l'asse x in un punto, quello non può che essere l'unico, considerando che si ha a che fare con un polinomio, che è una funzione continua.
21/06/2011, 12:59
Veramente il fatto che la derivata seconda sia ovunque positiva significa che la funzione è convessa.
21/06/2011, 13:02
chiedo scusa, ho sbagliato a scrivere, ovviamente intendevo la derivata prima
21/06/2011, 13:04
D'accordo, ciò è sufficiente per concludere che la radice è unica.
21/06/2011, 17:57
Ma non bisogna considerare anche il teorema di Bolzano(o degli zeri)?Secondo me non è sufficiente dire che è crescente perchè potrebbe anche non intersecare l'asse,sbaglio?
21/06/2011, 18:00
andrs ha scritto:Ma non bisogna considerare anche il teorema di Bolzano(o degli zeri)?Secondo me non è sufficiente dire che è crescente perchè potrebbe anche non intersecare l'asse,sbaglio?
La considerazione fatta da Alvis riguardante i limiti all'infinito, con i dovuti aggiustamenti (bisogna tirare in ballo il teorema della permanenza del segno e il teorema degli zeri), garantisce che un polinomio di terzo grado (qualsiasi) ammette almeno una radice reale.
21/06/2011, 18:08
ok,non avevo letto la parte iniziale scritta da Alvis.
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