19/03/2015, 21:24
19/03/2015, 23:55
21/03/2015, 00:21
21/03/2015, 00:42
Flamber ha scritto:Ciò che secondo me il PoliTo offre in pià rispetto alle altre università, è il primo anno comune a tutti i corsi.
Affrontando il primo anno capisci cosa significa studiare seriamente matematica, fisica, chimica, algebra e programmazione, e dopo hai la possibilità di scegliere come continuare. Io al primo anno ero iscritto a meccanica, dopo aver fatto l'esame di fisica 1, ho notato che argomenti come termodinamica, fluidodinamica e meccanica mi annoiavano, e sono passato ad elettronica, che mi entusiasma molto di più.
21/03/2015, 12:29
Intermat ha scritto:Io faccio ingegneria gestionale, però a Roma Tor Vergata, e ti posso dire che le tue materie preferite non c'entrano molto con ingegneria gestionale. Non conosco il piano di studi del poliMI e del politecnico di Bari ma mediamente corsi di informatica e chimica se ne fanno solo (uno) al primo anno [a livelli molto semplici], Fisica si ferma all'elettromagnetismo (senza approfondire molto) mentre cad non lo userai mai (a meno di esami facoltativi inseriti nel piano di studi). L'unica cosa che forse potresti rivedere (alla magistrale) sono un po' di software per la soluzione di alcuni problemi. Ad ogni modo ingegneria gestionale varia molto nei diversi atenei e quindi dovresti andare a vedere un po' i singoli esami che sono presenti. L'unica cosa certa è che ti deve piacere la Ricerca Operativa (ora non sai neppure cosa sia, è normale!). Per dare una occhiata a cosa sia usa wikipedia1:
- Ricerca Operativa
- Programmazione Lineare
Ma anche dai una occhiata a:
- Project Management
- Algoritmi per il Project Management
- Operations Management
- Gestione della Qualità
- Organizzazione Aziendale
Mediamente queste sono le diverse facce presenti in ingegneria gestionale. Ovviamente il primo anno preparati a fare praticamente solo Analisi, Fisica, Geometria e Informatica.
Se tutto questo ti piace (ora, poi studiandola potresti cambiare idea) iscriviti a gestionale. Se invece continui a pensare che usare cad e programmare2 siano più di tuo gusto...lascia stare!
PS: Solitamente entro un certo limite si può scegliere/personalizzare il percorso e quindi magari avvicinare il tuo percorso a quello di un'altra ingegneria. Detto questo, tale limite, spesso è molto stringente!
Flamber ha scritto:Sono di Taranto, e studio ingegneria a Torino, sono stato quindi più o meno nella tua stessa situazione.
Se ti piace la programmazione e la matematica, penso che la scelta migliore potrebbe essere appunto Ingegneria Matematica, dove si programma (c, c++, matlab e simili) tanto e si studia matematica ad un ottimo livello di dettaglio.
Tuttavia non vedo come tu possa voler coniugare questo con qualcosa di "pratico".
Ingegneria è tutt'altro che "molta pratica e poca teoria", anzi, direi che soprattutto durante la triennale passerai pochissimo tempo in laboratorio. Nel mio corso ad esempio ci sono esami di analisi 1, analisi 2, analisi complessa, calcolo delle probabilità, fisica 1 (meccanica, termodinamica), fisica 2(elettromagnetismo, onde, ottica), fisica quantistica, fisica dei semiconduttori, controlli automatici, teoria dei segnali, campi elettromagnetici che sono tutt'altro che esami pratici.
Inoltre tra sistemi operativi e progettazione autocad c'è di mezzo praticamente qualsiasi cosa, sono due campi così distanti che non so come potrebbero essere coniugati.
Dovresti secondo me cercare di chiarirti un po' le idee, e cercare un metodo per capire cosa ti interessa davvero.
Ciò che secondo me il PoliTo offre in pià rispetto alle altre università, è il primo anno comune a tutti i corsi.
Affrontando il primo anno capisci cosa significa studiare seriamente matematica, fisica, chimica, algebra e programmazione, e dopo hai la possibilità di scegliere come continuare. Io al primo anno ero iscritto a meccanica, dopo aver fatto l'esame di fisica 1, ho notato che argomenti come termodinamica, fluidodinamica e meccanica mi annoiavano, e sono passato ad elettronica, che mi entusiasma molto di più.
21/03/2015, 13:13
21/03/2015, 15:38
Intermat ha scritto:La ricerca operativa è una branca della matematica che può essere applicata per svariati problemi all'interno di una azienda. Ad esempio la si può usare per i problemi di scheduling (creazione di una sequenza di attività da svolgere data una risorsa che può essere una macchina, una linea, un operaio), per problemi di assegnazione dei lavori ai dipendenti e molti altri. Nella realtà non è molto utilizzata per svariati motivi. L'altra faccia della medaglia è proprio l'operations management. Infatti se nella ricerca operativa cerchi di modellare da un punto di vista matematico alcune dinamiche della produzione, nell'operations la vedi da un punto di vista più ingegneristico. Niente modelli matematici ma molta più "esperienza" da casi reali. In pratica l'operations manager deve saper migliorare le prestazioni di una linea produttiva e per farlo deve conoscere determinate cose (che appunto si studiano in corsi di operations).
La programmazione lineare invece è ciò che sta alla base della ricerca operativa. Questa, oltre ad essere usata per la RO, può essere usata per moltissimi altri problemi di ottimizzazione (non necessariamente relativi alle dinamiche aziendali e produttive).
Non credo di averti chiarito molto le idee però leggendo la storia della RO su wikipedia avresti dovuto capire il "senso" della materia e gli obiettivi che si pone di raggiungere.
In ogni caso la matematica che vedrai ad ingegneria gestionale mediamente è quella che hai letto sulla pagina di Wikipedia relativa alla PL.
PS: Secondo me il piano di studi di Bari del primo anno è semplicemente folle! Come fa una matricola a fare 9 esami in un anno lo vorrei proprio sapere! Considera che dopo qualche anno che studi all'università, se sei bravo e hai trovato un tuo metodo di studi potresti anche riuscire a dare 9 esami, ma al primo anno è decisamente improbabile. Da questo punto di vista Milano ha un piano di studi più sensato. Da me a Roma Tor Vergata il piano di studi prevedeva 6 esami il primo anno, 8 esami al secondo anno e 5 esami al terzo più 12 cfu di esami a scelta (io li ho fatti al terzo anno, facendo quindi 7 esami). Secondo me una divisione fatta in tal modo risulta omogenea e permette di avere un carico di studi costante che ti permette di non rimanere indietro.
21/03/2015, 15:44
01/04/2015, 12:18
Intermat ha scritto:Il numero di CFU indica solo il numero di ore di lezione. Ad ogni cfu corrispondono "tot" ore di lezione. La difficoltà non si misura in CFU. Detto questo un esame da 12 CFU rispetto a uno da 6CFU è molto più corposo ma non necessariamente difficile. Sinceramente io ho trovato molto più facile Ricerca Operativa (da 12 CFU) di Geometria (da 6 CFU) o di Macchine (da 6 CFU). Dipende molto anche da quanto ti interessa la materia!
PS: La tua idea di base su ing. gestionale era completamente sbagliata. Io non ho mai avuto esami solo teorici mentre è capitato di avere esami solo scritti (ovvero solo esercizi).
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