Sistemi di coordinate nello spazio, dalle cartesiane alle polari
Per individuare un sistema di coordinate polari nel piano, bisogna fissare tre elementi: un punto d’origine, una semiretta orientata e una unitàIl modulo
L’anomalia
Diremo allora che un punto P ha coordinate polari:
Per indicare il polo O, scriviamo:
In modo analogo a quanto avviene nella trigonometria, il segno dell'angolo indica il verso in cui esso è misurato:
se l'angolo è positivo, allora esso è misurato in senso antiorario;
se l’angolo è negativo, allora è misurato in senso orario.
Possiamo quindi affermare che un angolo associato ad un dato punto non è unico, in quanto ogni angolo può essere espresso prendendolo in senso orario o antiorario.
Per esempio il punto P di modulo 1 e anomalia
Tuttavia, considerando un angolo
Tale punto può essere individuato come intersezione tra la circonferenza di centro
Per ulteriori approfondimenti sulle trasformazioni nel piano vedi qua
Trasformazione delle coordinate polari in coordinate cartesiane
È sempre possibile effettuare un cambio di coordinate nel piano cartesiano ovvero si può passare dalle coordinate polari a quelle cartesiane e viceversa mediante opportune equazioni di trasformazione.Se il polo
Consideriamo un punto
Osserviamo il triangolo rettangolo
Queste formule rappresentano la relazione tra le coordinate polari e le coordinate cartesiane.
Con questi due formulette se è nota la anomalia e il modulo del punto P è possibile calcolare le sue coordinate cartesiane.
Vediamo ora come si trovano modulo e anomalia conoscendo le coordinate cartesiane del punto.
Sviluppiamo alcuni passaggi algebrici.
Eleviamo al quadrato le formule viste in precedenza:
ora sommiamo membro a membro:
Per la prima relazione fondamentale della goniometria tra seno e coseno sappiamo che:
Perciò possiamo scrivere:
Da cui ricaviamo il modulo estraendo la radice quadrata di entrambi i membri:
Una volta trovata l’espressione del modulo possiamo scrivere anche le funzioni coseno e seno:
Queste equazioni consentono di passare dalle coordinate cartesiane alle coordinate polari.
Per ulteriori approfondimenti sulle formule goniometriche vedi qua
Grafici in coordinate polari, la spirale
Consideriamo una curva di equazioneIn un riferimento polare, questa equazione lineare, scritta come:
rappresenta una spirale, una curva simile a una molla d’orologio sganciata dai suoi cardini, la spirale ha “origine” nel polo e si avvolge intorno ad un asse perpendicolare al piano x y, in senso antiorario.
In generale, una curva di equazione:
in base al valore di
- una circonferenza con centro nel polo e raggio [math]q[/math], con[math]\rho\geq p[/math]se[math]m=0[/math];
- una spirale se [math]m\neq 0[/math]
- se [math]m>0[/math], si ha una spirale che esce dal punto A(q ; 0) e al crescere di[math]\theta[/math]da zero a[math]+\infty[/math]si allarga ruotando nel verso antiorario via via più rapidamente a seconda della grandezza di[math]m[/math];
- se [math]m, si ha una spirale che esce dal punto A(q ; 0) e al decrescere di[math]\theta[/math]da zero a[math]-\infty[/math]si allarga ruotando in senso orario, più rapidamente a seconda della grandezza di[math]m[/math].
Per ulteriori approfondimenti sui sistemi di coordinate vedi qua