Carlo S.
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I due punti

Vediamo insieme cosa si intende quando si parla di due punti.


  • I due punti: cosa sono?
  • I due punti: funzioni
  • I due punti: alcuni usi particolari

I due punti: cosa sono?

Per due punti si intende un segno della punteggiatura, costituito da due punti verticali ":".

Un segno presente nella nostra lingua, ma dall'origine antica. La loro presenza è attastata già nel IV secolo a.C.

Solitamente quello che c'è dopo i due punti risponde alla domanda "perché?", lo fa però in modo diretto ed elegante.

Permette di descrivere, spiegare e introdurre un elenco.

Vediamo in dettaglia.

I due punti: funzioni

I due punti introducono una pausa intermedia tra il punto e la virgola e vengono usati per ottenere diverse funzioni sintattiche e testuali:

Funzioni sintattiche

  1. Presentativa, consente di introdurre una persona o un oggetto:
Qualcuno gridò improvvisamente, ma non era Giosuè: era la voce di un ragazzo, acuta e intensa.

  1. Segmentatrice, viene utilizzata per una citazione, un esempio o per introdurre un discorso diretto, per il quale solitamente i due punti sono seguiti da virgolette o trattini:

Una donna dice: «Quando ti ho visto in televisione, ho capito che eri mio figlio».


  1. Descrittiva, se enumera dettagli o introduce gli elementi di un insieme:

Alcuni animali si aggiravano: volpi e antilopi soprattutto.


Funzioni testuali

  1. Introduzione di nessi logico-argomentativi, che lega il contenuto che segue a quello che precede i due punti:

La testimone oculare e auricolare di una consegna di Montale alla Cima di foglietti multicolori, cartoline e fodere di buste, recanti versi scritti a penna e a matita: un tutt'altro dono da quello che Montale fece a lei stessa per il Fondo manoscritti di Pavia (Dante Isella, in «Corriere della sera» 5 settembre 1997).


  1. Introduzione di nessi di tipo regressivo, se procede dall'effetto alla causa:

Infatti, se fosse vero che la ricchezza rende felici, allora chiunque fosse ricco sarebbe anche felice. Ma questo non accade: esistono persone ricche che non sono felici (così pure persone felici ma non ricche) (Giovanni Boniolo&Paolo Vidali, Strumenti per ragionare, Milano, Mondadori, 2002, p. 5).

I due punti: alcuni usi particolari

I due punti posso essere anche utilizzati per ottenere particolari effetti o se ne possono presentare più di uno nello stesso periodo:

  • Frammentazioni sintattiche:

Bastano 10 mila euro per conquistare il diritto a demolire il paesaggio. È il capitale necessario per costituire una piccola srl: …ªe per accaparrarsi poi le concessioni e i milioni di finanziamento pubblico.


  • Più due punti in una singola frase:

Sebbene siano spesso sconsigliati, per evitare la perdita di un contesto unico e inciampare nel rischio di periodi troppo lunghi, non mancano esempi celebri di tali frasi. Molteplici esempi sono presenti nell'opera di Carlo Emilio Gadda, nella sua lingua ricca di espressioni dialettali, neologismi, tempi e verbi cadenzati: "All'anulare destro, sulla mano bianca dalle lunghe dita di signore, che gli servivano da scotere la sigaretta, er signorino ci aveva un anello: d'oro vecchio, assai giallo: magnifico: un diaspro sanguigno nel castone; un diaspro ovale con una cifra a matrice." (Carlo Emilio Gadda, Quer pasticciaccio brutto de via Merulana).