_antoniobernardo
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I magnifici dieci, L'avventura di un bambino nel mondo della matematica,
Sperling&Kupfer Editore, 2001
di Anna Cerasoli

La sorpresa dei numeri, Un viaggio alla scoperta della matematica simpatica,
Sperling&Kupfer Editore, 2003
di Anna Cerasoli

Mr quadrato, A spasso nel meraviglioso mondo della geometria,
Sperling&Kupfer Editore, 2006
di Anna Cerasoli

Anna Cerasoli ha insegnato per diversi anni matematica nella scuola secondaria, ha scritto diversi manuali e da alcuni anni si dedica a 'raccontare' la matematica in un modo tutto suo.


Protagonista di questa trilogia è Filippo, detto Filo, "un bambino di otto anni, magro magro, con due incisivi da criceto e le mani perennemente colorate da pennarelli e cera pongo".

Filo passa molto del suo tempo con il nonno, professore di matematica in pensione, che ha trovato nel nipotino un vero e proprio discepolo al quale tramandare il 'pensiero matematico'. I due hanno formato una sorta di setta pitagorica, parlano spesso di matematica e guardano il mondo attraverso la lente dei numeri e della geometria. Il terzo vertice del triangolo è rappresentato Grazia, insegnante ufficiale di matematica del piccolo Filo.

Filo non è un genio, è un bambino normale alle prese con i problemi di tutti i bambini: lavarsi, giocare, fare i compiti, barattare figurine con i compagni scuola. Si confronta spesso con il nonno e nella sua logica sfrutta le conoscenze del nonno per capire come vincere al totocalcio, come riuscire a saltare la doccia, come creare linguaggi cifrati per il suo club. Il nonno approfitta delle situazioni che ogni giorno si presentano per infiltrare pillole di saggezza matematica.

Filo ha fatto affari al baratto mattutino a scuola, ha scambiato elastici con un metro a nastro e ora misura tutta la casa. Quale migliore occasione per il professore in pensione per giocare con il nipotino e allo stesso tempo insegnarli cosa vuol dire misurare?

Filo sta ripassando la lezione di geografia sui fiumi più lunghi e le montagne più alte ed ecco la domanda fatidica ".nonno, come si fa a misurare l'altezza di una montagna? Deve esserci un modo veramente ingegnoso, per non doverla perforare da cima a fondo". Nel nonno scatta la molla dell'insegnante e comincia la discussione su Talete e la similitudine.

Filo e il nonno devono apparecchiare tavola ed ecco che il dialogo comincia dalla corrispondenza uno a uno per finire sull'infinito e l'infinitamente piccolo.

È il compleanno della mamma, Filo e il nonno si mettono a preparare la torta e tra gli ingredienti si trova tanta matematica: teglie rettangolari e tonde, perimetro e area, fagioli secchi e griglie. E se non basta, per trovare l'area del cerchio si prende un centrino tondo della bisnonna, lo si taglia con le forbici e si ottiene un triangolo di fili.

La signora Ghilarducci, "grassa ma felice", va a fare visita nel pomeriggio con un vassoio di pasticcini; la poverina presa dalla sua golosità ci vede solo pasticcini nel vassoio. Il nonno e Filo, dopo aver mangiato i pasticcini, cominciano a ragionare di matematica e ci vedono strutture importantissime: triangolo di Tartaglia, calcolo combinatorio, calcolo delle probabilità, ...

Filo ha comprato un 'bomber', un giaccone imbottito, di cui è orgoglioso ma il nonno dice che ha le maniche un po' cortine . oppure è Filo che ha le braccia un po' più lunghe della media? Ma Filo dice che quando nella sua classe si mettono in fila in ordine di altezza lui si trova proprio a metà. Quindi Filo è il mediano della classe ma come ha fatto la casa produttrice a stabilire la giusta lunghezza delle maniche del giaccone? E' il momento di capire come funziona la statistica!

Lo zio Mauro ha piastrellato il bagno facendo disporre le piastrelle in diagonale: "Vedi che le mattonelle della parete non combaciano con quelle del pavimento? Forse può sembrarti un fatto insignificante, ma è proprio a causa di ciò che si è consumata una tragedia." Quale tragedia? "Avrà litigato con il piastrellista!" pensa Filo, ma per fortuna è un fatto antico, un pitagorico ucciso per colpa delle piastrelle che non combaciano.

Filo mostra una foto della propria squadra: "Marco somiglia moltissimo ai suoi fratelli Gianni e Giulio che, essendo gemelli, sono proprio uguali spiccicati. Andrea, che è soltanto cugino, ha alcune cose in comune con loro: i capelli rossi le lentiggini e un po' il naso. Io, invece, ho solamente la loro stessa maglia!" Il nonno fa notare: "Dall'essere gemelli, fratelli, cugini e amici le somiglianze diminuiscono, ma qualcosa resta. Sai a cosa mi fa pensare questa situazione?" L'invenzione di Anna Cerasoli sta proprio nel cogliere somiglianze, affinità, relazioni della vita di tutti i giorni di un ragazzo vivace per raccontare la matematica della vita reale, quella matematica che a scuola talvolta si fa fatica a insegnare. L'autrice mostra una via semplice, non necessariamente rigorosa e formale, ma capace di trasmettere quegli elementi di base da cui poi gli insegnanti istituzionali possono cominciare.

I racconti di Filo sono tradotti in varie lingue, in Italia sono uno dei pochi successi editoriali nella divulgazione matematica. L'autrice ha saputo trovare un proprio modo di raccontare, facendo divertire, anche con un pizzico di umorismo, e affrontando la matematica con coraggio, senza riverenze, senza paure. I libri sono ricchi di simpatiche illustrazioni, pensati per ragazzi ma leggibili anche dagli adulti.