_antoniobernardo
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Nel giugno del 1792, due astronomi, Jean-Baptiste-Joseph Delambre e Pierre-François-André Méchain partono da Parigi per misurare l'arco di meridiano compreso tra Dunkerque e Barcellona: hanno il compito di effettuare queste misurazioni, per fissare una nuova unità di misura della lunghezza – il metro – che sarebbe stato un decimilionesimo della distanza tra il Polo Nord e l'Equatore. Nel manifestare gli intenti dell'Accademia delle Scienze francese, era stato dichiarato che il sistema metrico decimale era destinato “a tutti gli uomini e a tutti i tempi”, esattamente come la Terra che appartiene a tutti.

Nel XVIII secolo, le unità di misura erano molto numerose e questo costituiva un ostacolo per la comunicazione e il commercio, oltre a impedire un'onesta amministrazione dello stato. Si stimava che all'interno dell'Ancien Régime francese ci fossero duecentocinquantamila diverse unità di peso e di misura: all'indomani di una Rivoluzione che aveva proclamato diritti universali per tutti gli uomini, era una situazione paradossale.

Delambre e Méchain viaggiarono lungo il meridiano per sette anni, dal 1792 al 1799. Durante la loro missione, vennero scambiati per spie e spesso rischiarono di morire per la rivoluzione in atto. L'operazione mostrava tutta la sua delicatezza, in proporzione alla violenza sempre più diffusa nella nazione. Durante la missione, Méchain, bloccato nei pressi di Barcellona per un infortunio, notò un'incongruenza nelle misurazioni, ma non riuscì a risolvere il problema e fu costretto a lasciare la città senza trovare una spiegazione, visto che nel frattempo Francia e Spagna erano entrate in guerra. Vista la sua propensione al perfezionismo, non poteva accettare un errore nelle sue misurazioni, ma temeva di confidarsi e quel peso interiore minò le sue energie fisiche.

Al termine della missione, i due astronomi decisero di convergere a Carcassonne, da dove tornarono a Parigi per presentare i propri dati a una Commissione internazionale. Dopo aver fatto di tutto per evitare di incontrarsi con Delambre e dopo aver ottenuto dall'Accademia di non presentare i suoi diari – la testimonianza del suo errore – Méchain, al termine dell'impresa e ossessionato dall'imperfezione, si fece assegnare una nuova missione, per estendere la misurazione del meridiano a sud di Barcellona. alder-misura_di_tutte_le_cose.pngApprodato vicino a Valencia, sulle coste infestate dalla malaria, fu vittima dell'epidemia e morì il 20 settembre 1804.

Attualmente, solo Stati Uniti, Myanmar (ex Birmania) e Liberia non hanno riconosciuto come sistema di misura ufficiale il sistema metrico decimale, ma in anni recenti i produttori americani hanno dato inizio a una riconversione, una rivoluzione silenziosa e necessaria, viste le pressioni della nuova economia globale. Altri eventi premono per questa riconversione, basti ricordare che nel 1999 alla base della perdita del Mars Climate Orbiter c'era il lavoro di due squadre di ingegneri, che avevano usato due diverse unità di misura: tale differenza generò un errore di traiettoria di 96,5 km e una perdita di 125 milioni di dollari.

Anche la Francia, nonostante sia stata la nazione che inventò il sistema metrico, lo respinse: la gente comune rifiutò con forza la nuova unità di misura, vedendo minacciati i propri guadagni e sentendosi ingannata. Alla vigilia dell'invasione della Russia, Napoleone dovette tornare alle antiche unità di misura e solo nel 1840 la Francia riuscì a riavere il metro.

L'errore commesso da Méchain era in qualche modo annunciato nella relazione ufficiale redatta da Delambre, la Base du système métrique décimal: “Non ho rivelato al pubblico ciò che non è obbligato a sapere. Ho eliminato tutti quei dettagli che potrebbero ridurre la sua fiducia in una missione così importante, per la quale non ci sarà data occasione di fare una verifica.” Ma in una scatola di cartone accuratamente sigillata, l'autore ha trovato dozzine di lettere, nelle quali è raccontato l'errore. Secondo gli odierni rilevamenti satellitari, il metro elaborato da Delambre e Méchain è più corto di circa 0,2 mm, perché la lunghezza del meridiano equivale a 10.002.290 metri. Eppure, come ci dice lo stesso autore, “persino nel fallimento, Delambre e Méchain ebbero successo, poiché attraverso il loro lavoro, non soltanto rielaborarono la nostra conoscenza della forma della Terra, ma anche la nostra conoscenza dell'errore”.