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Sessione ordinaria 1997 Liceo di ordinamento Soluzione di De Rosa Nicola
c) 3
= − +
y x k dove il valore k
La retta tangente alla parabola e parallela alla retta AB ha equazione 3
lo troviamo imponendo la condizione di tangenza:
⎧ 2 3 2 3
= −
2
⎪ y x x
⎪ 2 3 2 3 3 2 3 3
3
r 3 ⇒ − = − + ⇒ − − = ⇒
2 2
⎨ x x x k x x k 0
3
r 3 3 3
r 3
⎪ 3
= − +
y x k
⎪
⎩ 3 − − =
2
2 3 x r 3 x 3
rk 0
Da cui la condizione di tangenza impone:
( ) ( ) 3
r
2 + = ⇒ = − → = −
2
3 4 2 3 * 3 0 24 3 3
r rk rk r k 24
Da cui la tangente è 3 r 3
= − −
t : y x 3 24
Calcoliamo ora il punto di contatto tra tangente e parabola:
⎧ 2 3 2 3
= −
2
⎪ y x x
⎪ 2 3 2 3 3 3 2 3 3 3
r r
3 3
r ⇒ − = − − ⇒ − + = ⇒
2 2
⎨ 0
x x x x x
3 3 3 24 3 3 24
r
r
⎪ 3 3
r
= − −
y x
⎪
⎩ 3 24 − + = ⇒
2 2
16 3 8 3 3 0
x r x r ( ) 3
r r
− + = ⇒ − = ⇒ = ⇒ = −
2
2 2
16 8 0 4 0
x rx r x r x y
4 8
⎛ ⎞
r r 3
⎜ ⎟
= −
T ,
Quindi il punto di contatto è ⎜ ⎟
4 8
⎝ ⎠ ( )
3
= − − ⇒ + − =
La retta AB la riscriviamo come AB : y x r x 3 3 y r 3 0
3
Per cui la distanza di T dalla retta AB è:
⎛ ⎞ 3 3
r r
r r 9 r
− −
+ − −
⎜ ⎟ −
3 3
r
3 3 * 3 3
r 3
⎝ ⎠ 4 8
4 8 9 r
8
= = = =
d ( ) 16
2 12 2 3
+ 2
3 3 4
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d)
Calcoliamo i punti di intersezione tra circonferenza e parabola:
⎧ + =
2 2 2
x y r 2
⎛ ⎞
⎪ ⎛ ⎞
2 3 2 3 4 4 8
⎜ ⎟
⇒ + − = ⇒ + + − = ⇒
⎜ ⎟
2 2 2 2 4 2 3 2
⎨ x x x r x x x x r
⎜ ⎟
2 3 2 3 ⎝ ⎠
2
= − 3 3 3 3
r r
⎝ ⎠ 3
r
2
⎪ y x x
⎩ 3 3
r − + − = ⇒
4 3 2 2 4
4 8 7 3 0
x rx r x r
( )
( )( )
− + − + = ⇒
2 2
2 2 3 3 0
x r x r x rx r
r
= = −
,
x r x 2
Consideriamo ora la seguente figura:
Le aree di interesse si calcolano in tal modo:
⎤
⎡ ⎛ ⎛
⎞ ⎞
r r r
2 3 2 3 2 3 2 3
∫ ∫ ∫
⎜ ⎜
⎟ ⎟
= − − − = − − − = −
⎥
⎢ 2 2 2 2 2 2
S r x x x dx r x d x x x d x I I
⎜ ⎜
⎟ ⎟ 1 2
1 ⎥
⎢ 3 3 3 3
r r
⎝ ⎝
⎠ ⎠
⎦
⎣
r r r
− − −
2 2 2 5
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r
∫
= −
2 2
Calcolo I r x d x
1 r
− 2 ( ) ( )
ϑ ϑ ϑ
= → = −
x r * cos dx r * sin d
Si effettua la sostituzione
Ora ( )
ϑ ϑ
= → = → =
cos 1 0
x r π
( ) 1 2
r ϑ ϑ
= − → = − → =
cos
x 2 2 3
Per cui π π
2 2 ( )
ϑ
−
( ) ( ) ( )
0
r 3 3
( ) ( ( )
) ( ) 1 cos 2
∫ ∫ ∫ ∫
ϑ ϑ ϑ ϑ ϑ ϑ
= − = − − = − − = =
2 2 2 2 2 2 2
I r x d x r r d r d r d
1 cos * sin sin
1 2
π
2
r 0 0
− 2 3
π
2
( ) ⎞
⎛
ϑ ϑ π π +
( ) ( )
⎡ ⎤
sin 2 3 8 3 3
3 ⎟
⎜ =
− = +
2 2 2
r r r
⎥
⎢ ⎟
⎜
⎣ ⎦
2 4 3 8 24
⎠
⎝
0
Calcolo r
⎛ ⎞ ⎡ ⎤
r 2 3 2 3 2 3 3 2 3 3 3 3
∫ ⎜ ⎟
= − = − = − + + =
2 3 2 2 2 2 2
⎢ ⎥
I x x d x x x r r r r 0
⎜ ⎟
2 3
r 3 9 r 3 9 3 36 12
⎝ ⎠ ⎣ ⎦ r
r −
− 2
2
Per cui π +
8 3 3
= 2
r
S
1 24
Da cui π π
+ −
8 3 3 16 3 3
π π
= − = − =
2 2 2
S r S r r
2 1 24 24 6
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+ +
4 2
x ax b
2) Sono assegnate le funzioni in x: dove a, b sono parametri reali.
+
2
x 1
a) Fra tali funzioni indicare con f(x) quella per cui la curva k di equazione y = f(x), disegnata
in un piano riferito ad un sistema di assi cartesiani ortogonali (Oxy), soddisfi alle seguenti
condizioni:
la retta di equazione y = 1 sechi k in due punti e sia tangente ad essa in un punto;
l'asse x sia tangente a k in due punti distinti.
b) Disegnare l'andamento di k.
c) Calcolare l'area della regione piana delimitata da k e dall'asse x.
⎛ ⎞
x
3
∫ ⎜ ⎟
d) Calcolare: .
f dx
⎝ ⎠
3
0
1) = =
y 1 y 1
e che la retta sechi la
Imponiamo la prima condizione di tangenza in un punto alla retta
curva in 2 punti: ⎧ + +
4 2
x ax b
=
⎪ ( ) ( )
y ⇒ + − + − =
+ 4 2
⎨ 2 1 1 0
x a x b
1
x
⎪ =
⎩ 1
y =
y 1 e che la suddetta retta sechi la curva
Ora dire che la curva ha un punto di tangenza con la retta ( ) ( )
+ − + − =
4 2
stessa in due punti distinti, equivale a dire che l’equazione risolvente x a 1 x b 1 0
deve avere due soluzioni distinte e due coincidenti.
La presenza di due soluzioni coincidenti è assicurata se e solo se
( )
− = ⇒ =
1 0 1
b b [ ]
( ) ( )
+ − = + − =
4 2 2 2
Da cui l’equazione risolvente diventa x a 1 x x x a 1 0 la quale presenterà due
soluzioni coincidenti relative all’ascissa x=0 e due soluzioni distinte e reali se e solo se
( )
− < ⇒ <
a 1 0 a 1
= ± −
Ed in tal caso le soluzioni distinte hanno ascisse x 1 a
1
, 2
Con queste considerazioni imponiamo l’altra condizione e cioè che l’asse delle ascisse sia tangente
alla curva in due punti distinti.
Innanzitutto imponiamo il sistema:
⎧ + +
4 2
x ax b
=
⎪ y ⇒ + + =
+ 4 2
⎨ 2 0
x ax b
1
x
⎪ =
⎩ 0
y + + =
= 4 2
x ax 1 0 .
impone l’equazione
che con la condizione b 1
Ma tale equazione può essere riscritta anche nel seguente modo: 7
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⎧ + + =
⎪ 2
y ay 1 0
⎨
⎪⎩ = 2
y x + + =
2
y ay otteniamo un unico punto di
Ora imponendo la condizione di tangenza sulla curva 1 0
= 2
tangenza in funzione di y e quindi attraverso la condizione y x otteniamo che la curva è
tangente all’asse delle ascisse in due punti distinti. Quindi la condizione da imporre è:
− = ⇒ = ±
2
a 4 0 a 2
= − <
è accettabile dovendosi avere per soddisfare la prima
Di cui solo la soluzione a 2 a 1
condizione.
In conclusione la curva finale è: ( ) ( ) ( )
2
− − +
− + 2 2
2
4 2 x 1 x 1 x 1
x 2 x 1
= = =
y + + +
2 2 2
x 1 x 1 x 1
b) ( ) ( )
− +
2 2
x x
1 1
=
y
Studio della funzione +
2
x 1
∀ ∈
Dominio: x R = → = ±
y 0 x 1
Intersezione asse x: = → =
x 0 y 1
Intersezione asse y: ( ) ( ) ( ) ( )
− − − + − +
2 2 2 2
( ) x x x x
1 1 1 1
− = = =
f x f ( x )
Parità o disparità: la funzione è pari, infatti +
+
2 2
x x
1 1
Asintoti: non ci sono asintoti verticali, orizzontali ed obliqui
( ) ( )
− +
2 2
x x
1 1
± ∞ = +∞
Comportamento a : lim +
2
→ ±∞ x 1
x
Crescenza e decrescenza:
( )
( )( )
− + +
2
( ) ( )( )
x x x x
2 1 1 3
= > ⇒ − + >
I che studiamo studiando separatamente ogni
y x x x x
0 1 1 0
( )
2
+
2
x 1
fattore: 8
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Inoltre ( )
+ + −
6 4 2
( ) 2 x 3 x 15 x 3
=
II
y x ( )
3
+
2
x 1
( ) ( )
− = > → −
II
y 1 2 0 1
,
0 è un minimo
( ) ( )
= − < →
II
y 0 3 0 0
,
1 è un massimo
( ) ( )
= > →
II
y 1 2 0 1
,
0 è un minimo
( )
+ + −
6 4 2
( ) x 3 x 15 x 3 2
= = ⇔ = ± − − + +
II 3
Inoltre si dimostra che y x 0 x 1 2 1 2
( )
3
+ +
2 3
x 1 1 2
Il grafico è sotto rappresentato: 9
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c)
L’area cercata è rappresentata dalla figura sottostante:
E l’area è:
− + ⎛ ⎞ ⎛ ⎞
1 1 1
4 2
2 1 4 4
x x
∫ ∫ ∫
= = − + = − +
⎜ ⎟ ⎜ ⎟
2 2
3 2 3
A dx x dx x
+ + +
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
2 2 2
1 1 1
x x x
− −
1 1 0
1
⎡ ⎤ ⎛ ⎞ ⎛ ⎞
3 ( ) ( )
x 1 8 16
π π
= − + = − + = − = −
⎜ ⎟ ⎜ ⎟
⎢ ⎥
x arctg x arctg
2 3 4 2 3 4 1 2 2
⎠ ⎝ ⎠
⎝
⎣ ⎦
3 3 3 3
0
In cui abbiamo sfruttato la parità della funzione
d)
Calcoliamo: ⎛ ⎞
x
3
∫
= ⎜ ⎟
I f dx
⎝ ⎠
3
0
x = → = = → = =
= x 0 t 0
, x 3 t 1
, dx 3
dt
Operiamo la sostituzione per cui
t da cui deriva:
3
⎛ ⎞ ⎛ ⎞
( ) ( )
x 3 3 16
3 1 1
∫ ∫ ∫ π π
= = = = − = −
⎜ ⎟ ⎜ ⎟
I f dx 3 f t dt f t dt 2 3 8
⎝ ⎠ ⎝ ⎠
−
3 2 2 3
0 0 1
In cui ancora una volta è stata sfruttata la parità della funzione. 10
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3) Considerare i coni circolari retti in cui è uguale a una lunghezza assegnata la somma
del doppio dell'altezza col diametro della base. Fra tali coni determinare quello di volume
massimo e stabilire se ha anche la massima area laterale. Nel cono di volume massimo
inscrivere poi il cilindro circolare retto avente la base sul piano di base del cono e volume
massimo.
A completamento del problema, considerata una funzione reale di variabile reale f(x), definita
in un intervallo I, e detta f(x) decrescente in I se x' < x'' implica f(x') > f(x'') per ogni x', x'',
dimostrare il seguente teorema:
Sia f(x) una funzione reale di variabile reale derivabile in un intervallo I. Condizione
sufficiente ma non necessaria affinché f(x) sia decrescente in I è che risulti f'(x) < 0 per ogni x
appartenente ad I.
a)
Consideriamo il cono ABC con raggio di base BH ed altezza CH:
Per ipotesi si sa che + =
2
CH 2 AB 2 k >
in cui la costante assegnata per comodità è stata indicata con , ovviamente con .
2 k k 0
Quindi la relazione diventa: + =
CH AB k
Il volume del cono è: π ( ) ( )
= 2
V BH CH
3
= il volume lo si esprime in questo modo:
per cui posto BH x π ( )
= −
2
V x k x
3
≤ ≤ .
con la limitazione geometrica 0 x k
Calcoliamo ora le derivate del volume per trovare eventuali punti di massimo o minimo: 11
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π ( ) ( ) k
2
= − > ⇒ − > ⇒ < <
I 2 2
V kx x kx x x
2 3 0 2 3 0 0
3 3
π ( )
= −
II
V k x
2 6
3 π
⎛ ⎞
k k
2 2
= − <
⎜ ⎟
II
V 0
⎝ ⎠
3 3 2k
=
Per cui il valore massimo del volume del cono lo si ha in corrispondenza di x e tale massimo
3
π π
2 ⎞
⎛
⎞
⎛
⎞
⎛ 3
2 2 2 4
k k k k
=
−
= ⎟
⎜
⎟
⎜
⎟
⎜
vale V k .
⎠
⎝
⎠
⎝
⎠
⎝ 3 3 3 3 81
L’area laterale è data dalla formula seguente:
( ) ( ) ( )
1 π π π π π
= = = + = + − = − +
2
2 2 2 2 2
A 2 BH CB BH CB BH BH CH x x k x x 2 x 2 kx k
L 2
Anche in tal caso ne calcoliamo la derivata prima:
( ) ( )
⎡ ⎤ − + + −
− 2 2
2 x k 2 x 2 kx k x 2 x k
π π =
=
= − + +
I 2 2
⎢ ⎥
A 2 x 2 kx k x
L − +
− +
⎣ ⎦
2 2 2 2
2 x 2 kx k 2 x 2 kx k
− +
2 2 [ ]
4 x 3
kx k
π > ⇒ − + > ⇒ ∀ ∈
2 2
0 4 x 3
kx k 0 x 0
, k
− +
2 2
2 x 2 kx k ∆ = − < ∀
2
7 k 0 k .
dal momento che il [ ]
0
, k
Quindi il massimo dell’area laterale lo si raggiunge in uno degli estremi dell’intervallo : in
particolare ( )
= =
A x 0 0
L ( ) π
= = 2
A x k k
L = in corrispondenza del quale il volume assume
Per cui l’area laterale massima la si ha per x k
valore nullo.
b)
Si consideri la figura sottostante: 12
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Il volume del cilindro EDFH è pari a: ( )
π
= 2
V HE GE
k
2
= ≤ ≤ =
HE x x BH
Ora poniamo ,
0 3
L’altezza GE la si ricava sfruttando la similitudine tra i triangoli rettangolo CHB e GEB per cui si
ha: ⇒
=
CH HB GE EB
: :
⎛ ⎞
k k k
2 2
= − ⇒
⎜ ⎟
GE x
: : ⎝ ⎠
3 3 3
⎛ ⎞
k
1 2
= −
⎜ ⎟
GE x
⎝ ⎠
2 3
Per cui il volume sarà: π ⎛ ⎞
( ) k k
2 2
π
= = − ≤ ≤
⎜ ⎟
2 2
V HE GE x x x
,
0
⎝ ⎠
2 3 3
Calcoliamo le derivate:
π ⎞
⎛ 4 4
k k
> ⇒ < <
= − ⎟
⎜ 2
I 3 0 0
V x x x
⎠
⎝
2 3 9
π ⎞
⎛ 4 k
= − ⎟
⎜
II 6
V x ⎠
⎝
2 3 π
⎞
⎛ 4 2
k k
= − <
⎟
⎜
II 0
V ⎠
⎝ 9 3 4k
=
x e tale valore massimo vale
Per cui il massimo del volume lo si ha per 9
π π
2 ⎞
⎛
⎞
⎛
⎞
⎛ 3
4 4 2 4 16
k k k k k
=
−
= ⎟
⎜
⎟
⎜
⎟
⎜
V .
⎠
⎝
⎠
⎝
⎠
⎝ 9 2 9 3 9 729
c)
La condizione sufficiente del teorema la si dimostra ricordando un ulteriore teorema, quello di
[ ] ⊆ <
' '
' ' '
'
x , x I con in cui per ipotesi
Lagrange: prendiamo a tal proposito un intervallo x x
( ) <
I
f x 0 .
Tale teorema afferma che ( ) ( )
] [ −
'
' '
( ) f x f x
ξ ξ
∃ ∈ =
' '
' I
, :
x x f −
' ' '
x x
[ ]
( ) < ∀ ∈ ⊆
' '
'
I
f x 0 x x , x I si ha
Essendo 13
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