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Sintesi


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Sessione ordinaria 2003 LS_PNI Soluzione di De Rosa Nicola

3)

L’area da calcolare è rappresentata nella figura sottostante in grigio:

3

a

Γ =

Calcoliamo l’area sottesa dal luogo : y :

+

2 2

a x

+∞ +∞

3

a a

∫ ∫

= = =

A dx dx

Γ +

2 2 2

 

a x x

− ∞ − ∞ +  

1  

a

1 + ∞

+ ∞  

 

x

a

= = =

2 2  

a dx a arctan

 

2  

 

a

 

x

− ∞ − ∞

+  

1  

a π π

 

 

[ ]

( ) ( ) π

= + ∞ − − ∞ = − − =

2 2 2

 

a arctan arctan a a

 

 

 

2 2

2 A

a a

π

= = Γ

L’area del cerchio di raggio è A come volevamo dimostrare.

γ

2 4 4 5

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Soluzione

1) = −

Una funzione è pari se f ( x ) f ( x ) , cioè se il grafico è simmetrico rispetto all’asse delle

ordinate. Nel caso della funzione in esame la condizione di parità impone

− −

= + + = + + = − ⇔ =

x x x x

f ( x ) a 2 b 2 c a 2 b 2 c f ( x ) a b

= + + =

f implica a b c 2 , mentre la condizione

La condizione ( 0 ) 2

( )

1 3

∫ + + =

x x

a b c dx

2 2 comporta una ulteriore condizione data dalla risoluzione

2 ln 2

0

dell’integrale.

Risolviamo allora l’integrale: 1

( )  

1 x x

2 2

∫ + + = − + =

x x

a 2 b 2 c dx a b cx

 

 

ln 2 ln 2

0 0

2 1 1 1

= − + − + =

a b c a b

ln 2 2 ln 2 ln 2 ln 2

+

 

1 1 2 a b +

= + + =  

a b c c

 

ln 2 2 ln 2 2 ln 2

Le condizioni da imporre e soddisfare sono allora: 6

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 

 

= = =

a b a b a b

 

   ⇔

+ + = ⇔ = − ⇔ = −

   2 2

a b c 2 c 2 2 a c a

( )

   − = −

+

    3 4 ln 2 3 4 ln 2

a

2 a b 3 3

a 3

 

+ = + − =

   

c 2 2 a

 

   

 

2 ln 2 2 ln 2 2 ln 2 2 ln 2

=

 a 1

⇔ =

b 1

 =

c 0

= +

x x

La funzione richiesta è allora: f ( x ) 2 2 .

2) −

= +

x x

Studiamo la funzione f ( x ) 2 2 ( )

≡ − ∞ +∞

R ,

Dominio : la funzione è definito in tutto ;

Intersezioni asse delle ascisse

: non ce ne sono;

= =

Intersezione asse delle ordinate

: x 0 y 2 ;

Eventuali simmetrie

: la funzione è pari per ipotesi;

Positività : la funzione è sempre positiva per come definita;

Asintoti verticali : non ce ne sono visto che la funzione è continua e definita in tutto

( )

≡ − ∞ +∞

R , ; ( )

+ = +∞

x x

lim 2 2

Asintoti orizzontali : non esistono; infatti .

→ ±∞

x

Asintoti obliqui : non esistono; infatti calcolandoci l’asintoto obliquo di equazione

( )

+ ( )

x x

2 2 H −

= = − = ±∞

= + x x

troviamo m lim lim ln 2 2 2 per cui l’asintoto

y mx q → ±∞ → ±∞

x

x x

obliquo non esiste; −

= +

x x

Crescenza e decrescenza : la derivata prima della funzione f ( x ) 2 2 è

( )

− −

= − > ⇔ > ⇔ > − ⇔ >

x x x x

y ' ln 2 2 2 per cui y ' 0 2 2 x x x 0 cioè la funzione è

( ) ( )

+∞ − ∞

0

, ,

0

crescente in e decrescente in . La derivate seconda sarà pari a

( ) ( )

( ) ( )

= + > ∀ ∈ = >

2 2

x x 0

, 2

y ' ' ln 2 2 2 0 x R , per cui essendo y ' ' ( 0 ) 2 ln 2 0 , il punto è di

minimo relativo ed assoluto. Inoltre la funzione non presenta flessi.

Il grafico è sotto presentato: 7

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3)

Bisogna calcolare le soluzioni del sistema seguente:

= +

 x x

y 2 2 −

+ = − ⋅ + =

⇒ ⇒ ⇒

x x x x

2

 2 2 4 2 4 2 1 0

=

 y 4 ( )

= ± = ±

x

2 2 3 x log 2 3

± 2 8

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= +

x x

Le due soluzioni, vista la simmetria pari della funzione f ( x ) 2 2 , saranno anch’essi

simmetrici rispetto all’asse delle ordinate. Per cui trovata una soluzione, per simmetria si

conosce anche l’altra.

Un metodo iterativo a scelta è il metodo di bisezione. Per poterlo applicare bisogna prima

( )

stabilire l’intervallo in cui applicarlo. La funzione 2 è una funzione monotona crescente per

( ) ( )

( )

< < < < < + <

⇒ x x

x

cui x x x 2 2 2 ; nel caso in particolare, essendo 2 2 3 4 si ha

1 2

1 2 ( )

( )

+

< + < ⇔ < < ⇔ < + <

log 2 3

1 2

2 2 3 4 2 2 2 1 log 2 3 2 . Quindi la soluzione positiva si

2 2

trova nell’intervallo [1,2].

Trovato l’intervallo, calcoliamo l’approssimazione della soluzione attraverso il metodo di

δ −

= 3

bisezione già annunciato. Scegliamo come errore di approssimazione 10 , cioè in pratica

calcoleremo la radice cercata con 3 cifre significative.

Il procedimento completo è evidenziato nella tabella sottostante in cui ogni riga rappresenta

uno step del procedimento:

Estremo Estremo Centro Valore Valore Valore Valore Errore

inferiore superiore Intervallo di di di di commesso:

( ) ε = −

+ + sup inf

inf sup

intervallo intervallo (inf+sup)/2 inf sup log 2 3

2 2 2 2

2

2

(inf) (sup)

1 2 3/2 2 4 2.82843 3.73205 1

3/2 2 7/4 2.82843 4 3.36359 3.73205 0.5

7/4 2 15/8 3.36359 4 3.66802 3.73205 0.25

15/8 2 31/16 3.66802 4 3.83041 3.73205 0.125

15/8 31/16 61/32 3.66802 3.83041 3.74834 3.73205 0.0625

15/8 61/32 121/64 3.66802 3.74834 3.70796 3.73205 0.03125

121/64 61/32 243/128 3.70796 3.74834 3.72809 3.73205 0.015625

243/128 61/32 487/256 3.72809 3.74834 3.7382 3.73205 0.0078125

243/128 487/256 973/512 3.72809 3.7382 3.73314 3.73205 0.00390625

243/128 973/512 1945/1024 3.72809 3.73314 3.73062 3.73205 0.001953125

1945/1024 973/512 3891/2048 3.73062 3.73314 3.73188 3.73205 0.0009765625

- 3.73188 3.73314 - 3.73205 STOP

3891/2048 973/512 9

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( )

3891 973

≈ < = + < ≈

Quindi 1.8999 x log 2 3 1.90039 . Analogamente

2

2048 512

( )

973 3891

≈ − < = − < − ≈ −

- 1.90039 log 2 3

x 1.8999 .

2

512 2048

4)

L’area richiesta è raffigurata in giallo nella figura precedente ed è pari a: ( )

( ) ( ) +

simmetria log 2 3

+ +  

[ ] [ ] −

log 2 3 log 2 3   2

x x

pari

2 2 2 2

− −

∫ ∫

= − − = − − = − =

 

x x x x  

A dx dx x

4 2 2 2 4 2 2 2 4  

( ) ln 2

 

 

− 0

log 2 3 0

2 ( ) ( )

 

( )    

+ − +

− −

 

log 2 3 log 2 3 0 0

2 2 2 2

2 2

 

= + − − − =

 

   

2 4 log 2 3 2 0  

 

2

 

ln 2 ln 2

 

 

 

 

( )

 

 

1

+ − ( )

( )

 

2 3

   

( ) ( ) 2

+ −

+

  2 3 1

2 3

 

= + − = + − =

 

( )

2 4 log 2 3 2 4 log 2 3

 

 

2 2 +

 

ln 2 2 3 ln 2

 

 

 

 

  ( )( )

( ) ( )

   

+ + −

6 4 3 6 4 3 2 3

+ − = + − =

( )

   

2 4 log 2 3 2 4 log 2 3

2 2

+ ln 2

   

2 3 ln 2

( ) 4 3

= + −

8 log 2 3

2 ln 2

5) ⋅

x x x

1 2 2 1 ln 2 2

∫ ∫ ∫ ∫

= = = = =

I dx dx dx dx

( ) ( )

+ +

x x x

2 2 2

+ +

ln 2

2 2 2 1 x x

2 1 2 1

( ) ( )

x x

1 2 arctan 2

d

= = + k

( )

2 +

ln 2 ln 2

x

2 1

6) −

= + =

x x

La funzione simmetrica della f ( x ) 2 2 rispetto alla retta di equazione y 4 la si ricava

dalla trasformazione seguente:

=

 x ' x =

= 

 = +

 x x x ' x

x ' x y 2 2

⇔ ⇔

+

  

y y ' = −

= −

= − −

x ' x '

 y ' 8 y

4  y ' 8 2 2

 2 ( ) −

= − −

x x

x y

,

per cui ritornando alle variabili solite la simmetrica ha equazione y 8 2 2

s −

= +

x x

Sotto in un unico sistema di riferimento vengono mostrate la curva di partenza f ( x ) 2 2 ,

= − − =

x x

y 8 2 2 e la retta y 4 :

la sua simmetrica s 10

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11

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Soluzione

1)

Consideriamo solo un girone, ad esempio quello di andata. Ogni partita coinvolge 2 squadre su 18,

 

18 18

! 17 18

= = = =

 

per cui in un girone si giocano D 153 partite. Considerando pure il

  ⋅

18 , 2  

2 2

! 16

! 2 ⋅ = ⋅ =

ritorno si avranno in un intero campionato un numero di partite pari a 2 D 153 2 306 .

18 , 2

Intuitivamente ogni giornata di campionato coinvolge 9 partite, ogni girone è di 17 partite per cui le

⋅ ⋅ =

giornate di campionato in un campionato a 18 squadre sono 9 17 2 306 . 12

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2)

Consideriamo i seguenti eventi: { }

=

D lampada difettosa

{ }

=

A lampada difettosa della fabbrica A

{ }

=

B lampada difettosa della fabbrica B

{ }

=

C lampada difettosa della fabbrica C

La probabilità richiesta, per la legge della probabilità totale è:

= + +

P ( D ) P ( D | A

) P ( A

) P ( D | B ) P ( B ) P ( D | C ) P (

C )

con 1

= =

P ( D | A

) 0 . 05

, P ( A

) 3

1

= =

P ( D | B ) 0 . 2

, P ( B ) 3

1

= =

P ( D | C ) 0 . 1

, P (

C ) 3

per cui = + + =

P ( D ) P ( D | A

) P ( A

) P ( D | B ) P ( B ) P ( D | C ) P (

C )

+ +

1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 4 2 7

= ⋅ + ⋅ + ⋅ = + + = =

20 3 5 3 10 3 60 15 30 60 60

Si noti come il numero di lampade difettose non influisce alcunché sui calcoli effettuati.

3)

Consideriamo la figura sottostante:

= − = − ≤ ≤

2 2 2

Il raggio di base del cono è r VA VO 4 x , 0 x 2 .

π

( ) ( )

( ) 1 π

= ⋅ = − ⋅ ≤ ≤

2 2

V x r h 4 x x , 0 x 2 .

Il volume del cono è 3 3 13

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π ( )

( ) = − ⋅

2

Si tratta quindi di massimizzare la funzione V x 4 x x in [0,2]. A tal proposito calcoliamo

3

le derivate: π ( ) 2 3

= − ≥ ≤

2

V ' ( x ) 4 3 x 0 0

3 3

π

 

2 3 4 3

π  

= − = − <

V ' ' ( x ) 2 x , V ' ' 0

 

3 3

  2 3

=

x ed è pari a

Quindi il volume massimo lo si ha per 3

π π π

   

2 3 4 2 3 16 3 1600 3

  = − ⋅ = = ≈

3

  , in cui si è applicata la

V 4 dm cl 322 . 45 cl

   

3 3 3 3 27 27

  =

3

conversione 1 dm 100 cl .

4) =

Ci sono molti polinomi il cui grafico tagliano la retta y 2 ben 4 volte. Una famiglia è data dai

polinomi seguenti:  

= +

j i 3

( )

 

= − +

p ( x ) x j 2

 

=

j i

 

 

i Z =

Un polinomio del genere incontrerà la retta y 2 nei punti ad ascissa

= = + = + = +

x i , x i 1

, x i 2

, x i 3 . =

i il polinomio richiesto è

Ad esempio per 1

= − − − − + = − + − +

4 3 2

p ( x ) ( x 1

)( x 2 )( x 3

)( x 4 ) 2 x 10 x 35 x 50 x 26 .

5) −

= + + + +

n n 1

Il polinomio p ( x ) x a x a x a è una funzione continua e derivabile in tutto R.

L

L

n 1 1 0

Se esso ammette radici reali, allora preso l’intervallo che ha come estremi due delle sue radici,

[ ]

α β α β α β

= =

, con , | p ( ) p ( ) 0 , in esso possiamo applicare il teorema di Rolle, per

supponiamo

( ) ( ) ( )

γ α β γ γ α β γ γ

− −

∃ ∈ = ∃ ∈ + − + + =

n n

1 2

p

, | ' ( ) 0

cui , cioè , | n a n 1 a 0 come volevasi

L

L

n 1 1

dimostrare.

6) = + − = −

3

La funzione y x bx 7 è una cubica che nel punto F ( 0

, 7 ) presenta un flesso.

= + − =

3

Affinchè l’equazione y x bx 7 0 abbia tre radici reali, devono essere soddisfatte le

seguenti due condizioni: 14

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= + −

3

La funzione y x bx 7 dovrà avere un massimo ed un mninimo;

( ) ( )

⋅ <

I valori del massimo e del minimo devono essere discordi, cioè y x y x 0 .

m M

= + −

3

Vediamo sotto quali condizioni la funzione 7

y x bx presenta un massimo ed un minimo: la

= + − = + <

3 2

y x bx è y ' 3 x b ed essa presenta radici reali e distinte se e solo se b 0 .

derivata di 7 b b

= + > ⇔ < − − > − =

2

y x b x x

' 3 0 ,

In questi casi . Inoltre la derivata seconda è y ' ' 6 x , per

3 3

   

b b b b

   

= − − = − − < = − = − >

cui essendo , il punto di ascissa

y ' ' 6 0

, y ' ' 6 0

   

3 3 3 3

   

b b

= − − = −

x x

è di massimo relativo ed il punto di ascissa è di minimo relativo. Quindi

M m

3 3

 

( )

b

 

= − −

il punto di massimo si troverà o nel 2° o nel 3° quadrante, mentre quello di

M , y x

 

M

3

 

 

( )

b

 

= −

minimo si troverà o nel 1° o nel 4° quadrante.

m , y x

 

m

3

 

Ora, essendo l’ordinata del flesso negativa, l’ordinata del minimo sarà anch’essa negativa, per cui la

( ) ( )

( ) ( ) > >

⋅ < y x 0 y x 0

condizione y x y x 0 si traduce in . Imponendo allora che si ha:

M M

m M 3

    3

( ) b b b b

   

= + − > − − + − − − > − − − − − >

⇒ ⇒

3

y x x bx 7 0 b 7 0 b 7 0 da cui si

   

M M M 3 3 27 3

   

2

 

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