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Sintesi


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Sessione ordinaria PNI 2004 Soluzione di De Rosa Nicola

Soluzione

1) λ λ

= > >

2

x

y ke , k 0

, 0

Studiamo la funzione

Dominio: la funzione è definita in tutto R;

Intersezione asse delle ascisse: non esistono intersezioni con l’asse delle ascisse;

= → =

Intersezione con l’asse delle ordinate: x 0 y k ;

λ λ

− − −

− = = =

2 2

( x ) x

f ( x ) ke ke f ( x )

Parità o disparità: per cui la funzione è pari;

λ

= > ∀ ∈

> 2

x

y ke 0 x R

Positività: essendo per ipotesi k 0 allora ;

Asintoti verticali: non ce ne sono visto il dominio;

( )

λ

− −∞

= = =

2

x ( )

lim ke ke 0 per cui y 0 è asintoto orizzontale destro e

Asintoti orizzontali: → ±∞

x

sinistro; ( )

λ

− 2

x

ke =

lim 0 ;

Asintoti obliqui: non ce ne sono visto che → ±∞ x

x 1

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Sessione ordinaria PNI 2004 Soluzione di De Rosa Nicola

λ

λ λ

= − > >

2

x

y ' 2 k xe

Crescenza e decrescenza: la derivata prima è ed essendo k 0

, 0 si ha

]

(

− ∞

≥ ⇔ − ≥ ⇔ ≤ ,

0

y ' 0 x 0 x 0 per cui la funzione è crescente in e decrescente altrimenti;

[ ] [ ] 1

λ λ λ

λ

= − = ⇔ − = ⇔ = ±

2

x 2 2

y k e x x x

la derivata seconda è ' ' 2 2 1 0 2 1 0 per cui i

λ

2

   

1 1

− −

1 1 λ

    = − <

2 2 sono due flessi; inoltre y ' ' ( 0 ) 2 k 0 per cui ( 0

, k )

punti , ke , , ke

   

λ λ

   

2 2

è un massimo relativo ed assoluto.

Il grafico è sotto presentato:

2)

Si consideri la figura sottostante: 2

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Vista la simmetria della funzione (ricordiamo che è pari) allora anche i vertici del rettangolo

= >

saranno simmetrici rispetto all’asse delle ordinate, per cui indicata con x h , h 0 l’ascissa

generica del punto D, i vertici del rettangolo saranno:

( )

λ

= − 2

h

A h , ke

( )

λ

= 2

h

B h , ke

= −

C ( h , 0 )

=

D ( h , 0 )

Quindi il rettangolo avrà area: ( )

λ λ λ

− −

= = = > > >

2 2

h h

( ) * 2 2 , 0

, 0

, 0

A h DB BA ke h hke h k

λ

= 2

h

( ) 2

A h hke

Calcoliamo le derivate della funzione :

( ) 1

λ λ

= − ≥ ⇔ < ≤

2

h 2

A

' ( h ) 2 ke 1 2 h 0 0 h λ

2

( ) ( ) ( )

( )

λ λ λ λ

λ λ λ λ λ λ λ

− − − −

= − − + − = − − + = −

2 2 2 2

h 2 h h 2 h 2

A

' ' ( h ) 4 hk e 1 2 h 2 ke 4 h 4 hk e 1 2 h 2 4 hke 2 h 3

λ λ

  1

1 8 k 2

= = − <

  2

A

' ' e 4 k 0

 

λ λ

  e

2 2 3

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1

=

per cui l’area massima la si ha per h e quindi in corrispondenza dell’ascissa di flesso.

λ

2

3) +∞ 2

x

= 2

I ke dx

Consideriamo l’integrale .

− ∞

Esso può essere riscritto in questo modo: 2

 

+ ∞ + ∞

2 x

x −  

−  

∫ ∫

= =  

2

2

I ke dx k e dx

− ∞ − ∞

x

= → =

ed effettuando la sostituzione t dx 2 dt esso viene scritto come:

2 x

=

2

  t

+ ∞ + ∞ + ∞

2 x

x −  

− 2

  ( )

∫ ∫ ∫ 2

= = =

  t

2

2

I ke dx k e dx k 2 e dt

− ∞ − ∞ − ∞

+∞ π

∫ =

2

x

ed essendo per ipotesi si ha:

e dx

− ∞ x

=

2

  t

+ ∞ + ∞ + ∞

2 x

x −  

− 2

  ( ) π π

∫ ∫ ∫ 2

= = = = =

  t

2

2

I ke dx k e dx k 2 e dt k 2 * k 2

− ∞ − ∞ − ∞

Ora l’integrale non è altro che l’area sottesa dalla curva iniziale per cui tale area è unitaria se e

I 1

π

= = ⇔ = .

solo se 2 1

I k k π

2 2

x

1

= 2

In tal modo la funzione di partenza diventa y e e questa non è altro che la curva degli

π

2

errori di Gauss, quella che in probabilità e statistica va sotto il nome di distribuzione gaussiana

standard con media nulla e varianza unitaria.

4) µ σ

≠ ≠

2

In generale una densità di probabilità gaussiana con media 0 e varianza 1 (od

σ ≠

equivalentemente deviazione standard 1 ) è così espressa:

( )

µ

− 2

x

1

= σ 2

2

y e

σ π

2 µ σ

= 2

In particolare il passaggio da una variabile aleatoria gaussiana non standard X N ( , ) ad

µ

X

= =

una standard Y N ( 0

,

1

) avviene tramite la trasformazione lineare , per cui una

Y σ • la

trasformazione lineare trasforma una gaussiana in una gaussiana. Infatti indicando con [ ]

E 4

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media statistica, ricordando la proprietà di additività della media e che la media di una costante

µ

X

=

coincide con la costante stessa, si ricava la media statistica della variabile aleatoria :

Y σ

µ

  ( ) ( )

1 1

X µ µ µ

= = − = − =

[ ] [ ] [ ] 0

E Y E E X E

 

σ σ σ

 

Inoltre ricordando che in una trasformazione lineare, il cambiamento di scala influisce col suo

quadrato sulla varianza mentre una traslazione non influisce sulla varianza, si ricava la varianza

µ

X

=

della variabile aleatoria :

Y σ σ

( ) 2

1

σ σ

= = =

2 2 1

σ σ

Y X

2 2

( )

µ

− 2

x

1

= σ 2

2

y e

Le proprietà della funzione sono le seguenti:

σ π

2 1

µ

= =

Il massimo lo si ha per e vale ;

1. x y σ π

2

µ µ

=

2. La retta è l’asse di simmetria della curva ed il valore è la media coincidente

x

con la moda e la mediana ;

µ µ

< >

E’crescente per e decrescente per ;

3. x x

4. E’asintotica all’asse delle ascisse da ambo i lati;

µ σ

= ±

5. Presenta flessi in ;

x

( )

µ

− 2

+ ∞ x

1

∫ =

σ 2

2

6. 1 essendo una densità di probabilità.

e dx

σ π

2

− ∞

Una tale funzione, visto il suo vastissimo uso è tabellata numericamente. In particolare esistono

( )

µ

− 2

x

+ ∞ σ 2

2

e

∀ ∈ =

tabelle che contengono i valori dell’integrale ( ) . Questo integrale non è

x R Q x dx

σ π

2

x µ σ

= 2

altro che la probabilità che una variabile aleatoria gaussiana ( , ) assuma valori maggiori

X N

( )

µ

− 2

x

+ ∞ σ 2

2

e

= = >

di , cioè ( ) Pr( ) .

x Q x dx X x

σ π

2

x µ σ 2

Una tale densità di probabilità presenta come parametri caratteristici la media , la varianza e

σ

la deviazione standard definita come la radice quadrata della varianza. Discutiamo ora il

µ

significato della media e della varianza al variare dell’una e fissata l’altra.

σ µ

• 2

Fissata la varianza , al variare della media la forma della campana non muta, ma

5

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µ

=

trasla lungo l’asse delle ascisse. Infatti , come già evidenziato, è asse di simmetria per

x 1

µ

=

la densità ed in corrispondenza di la densità assume valore massimo pari a .

x σ π

2

µ σ

• 2

Fissata la media , al variare della varianza , la densità cambia forma. Infatti al

σ

σ 2

decrescere della varianza ( e quindi di ) la campana di Gauss si restringe sempre più

µ

=

ed il massimo raggiunto per aumenta (visto che l’area sottesa deve essere sempre

x µ

= quando

unitaria), e la campana tende a diventare una delta di Dirac centrata in x

σ

σ σ

2 2

0 . Viceversa al crescere di (e quindi di ) la campana si allarga sempre più, il

σ → ∞

2 la curva tende a

suo massimo diminuisce, e la curva si abbassa, ed al limite quando

coincidere con l’asse delle ascisse. Questo ci fa pensare che la deviazione standard e la

varianza siano degli indici di come si distribuiscono i valori intorno alla media.

µ

In conclusione la media non influisce sulla forma della densità di probabilità, mentre la varianza

σ 2 fa cambiare il diagramma, facendo alzare il massimo e restringere le code, oppure abbassare il

massimo ed allargare le code al suo variare. 6

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Soluzione

1) π π

   

x x ∀ ≠

= +

   

La funzione è una funzione , 0 continua in tutto R per cui

a b

( ) sin cos

f x x

   

2

a b

anche in un intervallo chiuso e limitato [a,b]; per il teorema dei valori intermedi allora la funzione

assumerà almeno una volta un valore compreso nell’intervallo [ ( ), ( )] . Ora essendo

f a f b

+ +

( ) ( )

a b f a f b

= = = =

( ) , ( ) si ha ( ) che è il valore medio dell’intervallo

f a a f b b f x 2 2

[ ( ), ( )] , ed è perciò incluso in esso.

f a f b

2) π π

    ( )

1

x x π

= = = + = +

    . Discutiamola:

Se 2 2 la funzione diventa

a b ( ) sin cos sin

f x x x x

   

2 2 2

Dominio: tutto R;

Intersezione asse delle ascisse: (0,0);

Intersezione asse delle ordinate: (0,0); − = −

Parità o disparità: la funzione è dispari in quanto ( ) ( ) ;

f x f x

( ) ( )

1 1

π π

= + ≥ ⇔ ≥ −

Positività: ( ) sin 0 sin ed essa può essere risolta se

f x x x x x

2 2

risolviamo il sistema  ( )

1 π

= sin

y x

 2

 = −

 y x

1

 ≥

y y

 1

 7

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( )

1 π = −

= y x

La funzione sin è una funzione periodica di periodo T=2, mentre la funzione

y x 1

2

è la bisettrice del secondo e quarto quadrante. La sovrapposizione dei due grafici è sotto

presentata: ( )

1 π ≥ − ⇔ ≥

Dal grafico si nota che sin 0 ;

x x x

2

Asintoti verticali, orizzontali ed obliqui: non esistono; π ( ) ( ) 2

π π

= + ≥ ⇔ ≥ −

Crescenza e decrescenza: la derivata prima è ' ( ) cos 1 0 cos

f x x x π

2

e la risoluzione della disequazione la si ricava dalla risoluzione del sistema seguente

( )

π

=

 y cos x

 2

= −

 y π

1

 ≥

 y y

 1

( ) 2

π

= = −

y x

cos

La funzione è una funzione periodica di periodo T=2, mentre la funzione y π

1

è una retta parallela all’asse delle ascisse. La sovrapposizione dei due grafici è sotto presentata: 8

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   

( ) 2 2 1 2

π π π

= − ⇔ = ± + = ± +

    , per cui dal

Ora cos x x arccos 2 k x arccos 2 k

π π π π

   

grafico soprastante si deduce che

   

( ) 2 1 2 1 2

π ≥ − ⇔ − + ≤ ≤ +

    . Inoltre la derivata seconda è

cos x arccos 2 k x arccos 2 k

π π π π π

   

π 2 π π π

= − = ⇔ = ⇔ = = ± ±

f ' ' ( x ) sin( x ) 0 x k x k 1

, 2 , per cui

L

L

2

   

   

1 2 1 2

− + > + <

   

   

f ' ' arccos 2 k 0

, f ' ' arccos 2 k 0 e per questo motivo le ascisse

   

π π π π

   

   

   

1 2 1 2

= − + = +

   

sono ascisse di minimi relativi e le ascisse

x arccos 2 k x arccos 2 k

π π π π

   

sono ascisse di massimi relativi.

Il grafico è sotto presentato: 9

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3)  

1 2

> =  

Per x 0 l’ascissa del primo massimo relativo è . Esso cade nell’intervallo

x arccos

π π

  π

   

1 1 = > = − <

 

: infatti considerando la derivata prima si ha per cui per il

,

1 f ' 1 0

, f ' (

1

) 1 0

 

2 2 2

 

1

α incluso nell’intervallo in cui la funzione derivata

teorema degli zeri esisterà un valore ,

1

 

 

2

π ( )

π

= +

f ' ( x ) cos x 1 si annullerà . Tale valore lo si può calcolare attraverso un metodo

prima 2

iterativo, ad esempio il metodo di bisezione che illustriamo di seguito:

 

1

+

 

1      

3 3 3 1 3

2

  π π α

= = + ≅ − < ∈

     

f f 0

.

22 0 ,

' ' cos

1. ;

       

2 4 4 4 2 4

 

 

     

5 5 5 5 3

π π α

= + ≅ > ∈

     

2. ;

f ' cos 0 . 79 0 ,

     

8 8 8 8 4

     

11 11 11 11 3

π π α

= + ≅ > ∈

     

3. ;

f ' cos 0 . 25 0 ,

     

16 16 16 16 4

     

23 23 23 23 3

π π α

= + ≅ > ∈

      ;

4. f ' cos 0 . 0069 0 ,

     

32 32 32 32 4 10

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     

47 47 47 23 47

π π α

= + ≅ − < ∈

     

5. .

f ' cos 0 . 1098 0 ,

     

64 64 64 32 64

α α

< < ≈

Quindi 0 . 71875 0 . 7344 per cui 0 . 7 , e se procediamo con l’algoritmo troveremmo

α ≈

più precisamente 0 . 719668 . 11

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Soluzione

1)

Il grado sessagesimale si definisce come la trecentosessantesima parte dell’angolo giro ed i suoi

sottomultipli sono il primo ed il secondo.

Il radiante misura l’angolo al centro che sottende un arco di circonferenza di lunghezza pari al

raggio.

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