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Estratto del documento

Nicola De Rosa Liceo scientifico di ordinamento anno 2007

Ma vale anche che: α x

cos( 2 )

α α

= = = → =

AH x AC cos( 2 )

cos( 2 ) [ ]

α + − x

2 cos( 2 ) 1 1 2

Quindi abbiamo due condizioni:  x

α =

cos( 2 )

 −

 x

1 2

 y y

 α α

= =

sin( 2 ) cos( 2 )

 −

 x x

1 2

Ricordando la relazione fondamentale α α

+ = →

2 2

sin ( 2 ) cos ( 2 ) 1

2 2

 

 

y x

+ = →

 

  1

− −

 

 

x x

1 2 1 2

+ − − = →

2 2 2

x y x

(

1 2 ) 0

− + − =

2 2

y x x

3 4 1 0

Per cui si ha: γ − + − =

2 2

y x x

: 3 4 1 0

Per capire di che curva si tratta riscriviamola in questo modo:

( )  

4 1

− + − = ⇔ − − + = ⇔ − − + = ⇔

2 2 2 2 2 2

 

y x x y x x y x x

3 4 1 0 3 4 1 0 3 0

 

3 3

 

 

4 1 1 1 4 4 1

− − + + − = ⇔ − − + + = ⇔

2 2 2 2

 

 

y x x y x x

3 0 3 0

 

 

3 3 3 3 3 9 3

( )

2

− 2

x 2

y

3 − = 1

1 1

9 3

Ora se effettuiamo una traslazione lungo l’asse delle ascisse cioè effettuiamo la trasformazione

2

= −

x ' ' x la curva diventa:

3 ( )

2 ( )

− 2

x 2

2 2

y x y

' '

3

γ γ

− = → − = 1

: 1 ' ' :

1 1 1 1

9 3 9 3 www.matematicamente.it

Nicola De Rosa Liceo scientifico di ordinamento anno 2007

= ±

y x 3 . Per cui la nostra curva è una iperbole

cioè otteniamo la classica iperbole con asintoti

 

2

= ± −

 

traslata con asintoti y 3 x

 

3

2)

Il problema impone però delle limitazioni geometriche.

α

° ≤ ≤ °

Innanzitutto deve essere 0 60 . Ora poiché il coseno in questo intervallo è decrescente allora

1

α α α α

° ≤ ≤ ° ⇔ ≤ ≤ ° → ° ≤ ≤ ° ⇔ − ≤ ≤

0 60 0 2 120 cos(

120 ) cos( 2 ) cos( 0 ) cos( 2 ) 1

2

Ma x x

1

α = → − ≤ ≤ →

cos( 2 ) 1

− −

x x

1 2 2 1 2

  

x x

3 1 1 1

≤ ≤ ≤ >

1 0 x x

,

  

− −

  

x x

1 2 1 2 3 2

⇔ ⇔ ⇔

  

x 1 1 1

  

≥ − ≥ <

0 x

 

− − 

 

x x

1 2 2 1 2 2

1

x 3 ≥

Inoltre per come introdotto il sistema di riferimento deve aversi 0

y , quindi il nostro problema va

discusso per  1

 x

 3

 ≥

y 0

γ

= − + − =

2 2

Ricaviamo ora la funzione y f (x ) dalla curva : y 3 x 4 x 1 0 .

Si ha: = ± − +

2

y 3 x 4 x 1

Ma con la limitazione 0

y la soluzione da prendere è quella positiva per cui la nostra funzione è

= − +

2

y 3 x 4 x 1 www.matematicamente.it

Nicola De Rosa Liceo scientifico di ordinamento anno 2007

1

= − +

2 x

y 3 x 4 x 1 con la limitazione

Studiamo allora la funzione 3 1

1 ≤

− + = − − ≥ → ≥ ∪ ≤

2 x impone

3 4 1 (

3 1

)( 1

) 0 1

x x x x x x che con la limitazione

Dominio : 3

3

 

1

− ∞

 ;

come dominio , 

 

3 1

= − + = → − + = → = =

2 2

3 4 1 0 3 4 1 0 1

,

y x x x x x x e con la

Intersezioni asse ascisse : 3

1

=

x ;

limitazione l’unica intersezione è 3

= → =

Intersezioni asse delle ordinate: ;

x 0 y 1

Positività: nel dominio la funzione è sempre positiva visto che si tratta di una funzione radice;

Asintoti verticali : non ce ne sono; − + = +∞

2

lim 3 x 4 x 1 ;

Asintoti orizzontali : non ce ne sono. Infatti → −∞

x

Asintoti obliqui :

= +

y mx q 4 1

4 1

− + − − +

x x 3

| | 3

− +

2 2 2

x x

3 4 1 x x

x x

= = = = −

m 3

lim

lim lim

→ −∞ → −∞ → −∞

x x x

x x x 

[ ] 

  − +

− +

x x

4 1 4 1 2

=

= − + + = =

2  

q x x x

lim 3 4 1 3 lim lim 

→ −∞ → −∞ → −∞

− + −

2

x x x

  3

4 1

x x x

3 4 1 3 − − + −

x x

3 3 

 2 

 x x

2

= − +

y 3 x come già anticipato. L’altro asintoto non lo

per cui l’asintoto è unico ed è pari a 3 1

x

abbiamo calcolato e ritrovato perché abbiamo la limitazione 3 www.matematicamente.it

Nicola De Rosa Liceo scientifico di ordinamento anno 2007

Crescenza e decrescenza :.

Calcoliamo le derivate:

− ( )

3 x 2

= > → ∈ +∞

y ' ( x ) 0 x 1

, tenendo conto del dominio di definizione.

− +

2

3 x 4 x 1 ( )

∈ +∞

x 1

,

Per cui la funzione è crescente nell’ intervallo e decrescente altrove. Poiché abbiamo la

1

x allora la nostra funzione è sempre decrescente.

limitazione geometrica 3 1 = = −∞

= lim y ' ( x ) lim y ' ( x ) .

x perché

Inoltre essa non è derivabile in − +

3 1 1

→ →

x x

3 3

Il grafico è sotto presentato:

In realtà va fatta una ulteriore considerazione. Se scegliamo il sistema di riferimento in modo da

avere il triangolo col vertice che spazia nel terzo e quarto quadrante otteniamo l’altra soluzione,

precedentemente scartata. Cioè otteniamo che il luogo in quel caso è descritto dall’equazione

= − − +

2

y 3 x 4 x 1 www.matematicamente.it

Nicola De Rosa Liceo scientifico di ordinamento anno 2007

= − +

2

y 3 x 4 x 1 rispetto all’asse delle ascisse. In tal caso è importante

che è la simmetrica di 2

= −

y 3 x come dedotto dall’equazione

controllare che l’asintoto verticale abbia equazione 3

dell’iperbole.

Ed infatti

= +

y mx q 4 1

4 1

− − + − +

3

| | 3

x x

− − +

2 2 2

3 4 1

x x x x

x x

= = = = 3

lim

lim lim

m → −∞ → −∞ → −∞

x x x

x x x 

[ ] 

 

− + − +

4 1 4 1 2

x x 

 = −

= − − + − = =

2  

lim 3 4 1 3 lim lim

q x x x 

→ −∞ → −∞ → −∞

− − + +

2

x x x

  3

4 1

3 4 1 3

x x x − + −

3 3

x x 

 2 

 x x

2

= −

y 3 x come già anticipato.

per cui l’asintoto è unico ed è pari a 3

In conclusione in tal caso il grafico è: www.matematicamente.it

Nicola De Rosa Liceo scientifico di ordinamento anno 2007

Se mettiamo assieme i due grafici otteniamo il ramo di iperbole ottenuto dal sistema

( )

 2

− 2

x 2

y

 3 − = 1

 1 1

 9 3

 1

 x

 3 4

3

2

1 1 1

-1

-2

-3

-4

-5

3

-1

-2

-3

-4

come sin dall’inizio evidenziato.

Abbiamo preferito fare tutti i calcoli perché era l’unica strada da perseguire se non ci si accorgeva

che con una semplice traslazione ottenevamo una iperbole. E’ stato un modo per confermare i

risultati da un altro punto di vista.

3)

Considerando la figura di partenza si ha:

α α

= =

sin( ) sin( )

AM AB α α

= =

sin( 2 ) sin( 2 )

BN AB α α α

= +

2 2

Per cui la funzione da massimizzare è ( ) sin ( ) sin ( 2 )

S . www.matematicamente.it

Nicola De Rosa Liceo scientifico di ordinamento anno 2007

Calcoliamo le derivate: [ ]

α α α α α α α

= + = +

S ' ( ) 2 sin( ) cos( ) 4 sin( 2 ) cos( 2 ) sin( 2 ) 1 4 cos( 2 )

α α α

= +

S ' ' ( ) 2 cos( 2 ) 8 cos( 4 )

Il segno lo si discute sempre discutendo singolarmente ogni fattore, ricordando la limitazione

α

° ≤ ≤ °

0 60 : π

α π α π

> → < < +

sin( 2 ) 0 k k

2  

 

 

1 1 1 1 1

α π α π π π π π

> − → < < − + ∪ − − + < < +

 

 

 

cos( 2 ) cos cos

k ar k ar k x k

 

 

 

 

4 2 4 2 4

α

° ≤ ≤ °

e limitandoci in 0 60 si ha:  

1 1

α α

> → < < −

 

S ar

' ( ) 0 0 cos  

4

2

 

 

1 1

− <

 

 

S ar

' ' cos 0

 

 

 

2 4

α α α

= +

2 2

per cui il valore che massimizza la funzione ( ) sin ( ) sin ( 2 )

S è

 

1 1

α ≅ °

= −

 

cos 52 13

'

ar  

2 4

4)

Per dimostrare l’ultima questione ci serviamo di relazioni trigonometriche fondamentali:

° = ° °

sin( 72 ) 2 sin(

36 ) cos(

36 )

° = ° °

sin(

36 ) 2 sin(

18 ) cos(

18 )

° = − °

2

cos(

36 ) 1 2 sin (

18 )

° = ° − ° = °

sin( 72 ) sin(

90 18 ) cos(

18 )

Da queste ricaviamo: [ ] [ ]

° ° − ° = ° → ° − ° =

2 2

4 sin(

18 ) cos(

18 ) 1 2 sin (

18 ) cos(

18 ) 4 sin(

18 ) 1 2 sin (

18 ) 1

www.matematicamente.it

Nicola De Rosa Liceo scientifico di ordinamento anno 2007

= °

Poniamo ora sin(

18 )

x , allora:

[ ]

° − ° = → − = → − + = →

2 2 3

x x x x

4 sin(

18 ) 1 2 sin (

18 ) 1 4 (

1 2 ) 1 8 4 1 0

− ±

( )

( ) 1 1 5

− + − = → = =

2

x x x x x

2 1 4 2 1 0 ,

2 4 1

1

= . Inoltre la soluzione

x non è accettabile perché a 30° il seno vale

Ora la soluzione 2

2

− −

1 5

=

x va scartata perché riguarda un angolo che non si trova nel primo quadrante, in cui si

4

trova invece 18°. Per cui in conclusione si ha − +

1 5

° =

sin(

18 ) 4

Ora 1 1 1

[ ]

= = = =

[ ]

[ ]

AC ( )

° − ° −

2 2 2

° − ° −

4 cos (

36 ) 1 4 cos ( 2 * 18 ) 1 2 2

4 cos (

18 ) sin (

18 ) 1

1 1 1

[ ] =

= =

( )  

2

− ° − 2 2

2  

  

4 1 2 sin (

18 ) 1 −

2

 

− + 6 2 5

 

 1 5  

  

− −

 

− − 4 1 1

4 1 2 1  

 

  

  

 8

 

 

4

   

 

 

 −

1 1 16 2 5 1

= = =

= + +

   

2 + 2

  8 8 5 5 1

+ 24 8 5

2 2 5   −

  

 

− 1

4 1  

  

 16

    

8

 

  www.matematicamente.it

Nicola De Rosa Liceo scientifico di ordinamento anno 2007

SOLUZIONE

1)

La dimostrazione può essere effettuate sia per via trigonometrica che per via geometrica sfruttando

nozioni di geometria euclidea. Illustriamo ambo le strade perseguite.

• Utilizzo trigonometria.

Si consideri la figura seguente che rappresenta la geometria del problema.:

Ora: = + = +

CH CO OH r OH

π

 

α α

= − =

 

OH OB sin 2 r cos( 2 )

 

2

[ ]

α

= +

CH r 1 cos( 2 ) π

 

α α

=

= = −

 

AB 2 HB 2

OB cos 2 2 r sin( 2 )

 

2 www.matematicamente.it

Nicola De Rosa Liceo scientifico di ordinamento anno 2007

Quindi l’area del triangolo sarà: [ ]

*

CH AB α α α

= = = +

2

A f ( ) r sin( 2 ) 1 cos( 2 )

2 π 

α ∈ .

Ovviamente la limitazione geometrica imposta dal problema è 0

, 

 

 2

π 

 [ ]

α α α

α = +

∈ 2

f r

la funzione ( ) sin( 2 ) 1 cos( 2 ) è continua, derivabile,

Ora nell’intervallo 0

, 

 

 2

sempre positiva ed assume valore nullo agli estremi. Per il teorema di Weierstrass tale funzione

presenta un massimo assoluto, non assunto agli estremi, ma in un punto interno all’intervallo

π 

α ∈ . Tale punto lo ricercheremo attraverso le derivate:

0

, 

 

 2 [ ] [ ]

α α α α α α

= + − = + − =

2 2 2 2 2

f ' ( ) r 2 cos( 2 ) 2 cos ( 2 ) 2 sin ( 2 ) 2 r 2 cos ( 2 ) cos( 2 ) 1

[ ][ ]

α α

− +

2

2 r 2 cos( 2 ) 1 cos( 2 ) 1 π π 

 α

α α + >

→ ∈

∈ , cos( 2 ) 1 0 , per cui

Ora nell’intervallo 0

, 2 0

, 

 

 2 4 π π

[ ][ ] 1

α α α α α α

= − + = → = → = → =

2

f r

' ( ) 2 2 cos( 2 ) 1 cos( 2 ) 1 0 cos( 2 ) 2 .

2 3 6

π

α = cioè quando effettivamente il triangolo è

Quindi il massimo assoluto è assunto per 6

equilatero.

• Utilizzo geometria euclidea.

Si consideri la figura seguente che rappresenta la geometria del problema.:

www.matematicamente.it

Nicola De Rosa Liceo scientifico di ordinamento anno 2007

= ≤ ≤

Sia con la limitazione

HD x 0 x 2 r

Si ha:

= −

AH 2 r x ( )

= = = −

AB 2 HB 2 AH * HD 2 x 2 r x

Per cui l’area sarà: ( )

*

CH AB

= = = − −

A f ( x ) ( 2 r x ) x 2 r x

2

Calcoliamo ora le derivate: ( )( )

( ) ( )( )

 − − + − − − −

− +

( ) x r x 2 r x 2 r x r x 2 r x r 2 x

 = =

= − − + −

f ' ( x ) x 2 r x ( 2 r x ) ( )

( )

( ) 

 − −

x 2 r x x 2 r x x 2 r x

r

> → < <

f ' ( x ) 0 0 x 2  

r r

≤ ≤ ≤ < <

  per cui il massimo

0 x . Inoltre

che con la limitazione 0 x 2 r comporta f ' ' 0

 

2 2

r

=

x .

dell’area è raggiunto per 2

Ora 2 2

r r r r r

3 3 9

= → = = = = + = + = =

2 2

x AB r CB AC HB CH r AB

2 3 , 3

2 2 2 4 4

ed ecco allora dimostrato per via geometrica che l’area massima la si ha in corrispondenza di un

triangolo equilatero.

2)

Si consideri la figura seguente: www.matematicamente.it

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n n

I lati del poligono di lati inscritto nel cerchio possono essere considerati le basi di triangolini

isosceli che hanno un vertice coincidente col centro della circonferenza. Consideriamone uno, ad

π π

2

= → = =

ˆ ˆ ˆ

E C F D

C F D

C E .

esempio CEF in figura. L’angolo al vertice sarà ovviamente n n

Quindi l’area del poligono inscritto sarà: =

S nS

n , inscritto CEF

E ricordando la nota formula trigonometrica per cui l’area di un triangolo è pari al semiprodotto di

due lati per il seno dell’angolo compreso, si ha

π π

   

2 2

2 2

r nr

= → = =

   

sin sin

S S nS

,

CEF n inscritto CEF

   

2 2 n

n

Analoghe considerazioni si fanno per il poligono circoscritto: si avrà:

=

S nS

n , cir cos critto CAB

Ora π

 

2  

r

2 tan

π π π

     

 

n

= = = → = = 2

     

AB OB CO r S r

2 2 tan 2 tan tan

CAB

     

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