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Sintesi
Problema svolto della maturità scientifica 1983, sessione ordinaria. Si studi la funzione
[math]y=a^2/x^2[/math]
e se ne disegni il grafico.
Estratto del documento

Maturità 1983 sessione ordinaria - Soluzione a cura di Francesco Daddi

−1 2

poiché + 4 a + 1 > 0 (infatti risulta a > 0), la prima soluzione è accettabile; la seconda

soluzione, al contrario, non è accettabile (il quadrato di un numero reale non può essere negativo).

Ci sono allora altri due punti di intersezione; per determinare la loro comune ordinata basta

2 −1 2

a 4 a + 1

+

sostituire nell’equazione y = :

1 al posto della x l’espressione

2

x 2 √

√ 2 2 −

−1 2 2

2 a

4 a + 1 + 1 4 a + 1

+ a

2 √ √

⇒ 1 =

x = y = −1 −1

2 2

2 + 4 a + 1 + 4 a + 1

2

razionalizzando otteniamo:

√ √ √ √

2 2 2

− −2 −1

2 2 2 2

+ 1 4 a + 1 4 a + 1 + 2 a 4 a + 1 4 a + 1

1 + a +

2 a √ √

· .

= =

y = 2

−1 2 2 4 a 2

+ 4 a + 1 1 + 4 a + 1

I punti di intersezione delle due curve, pertanto, sono:

A(a ; 0) ; B(−a ; 0) ;

⎛ ⎞ ⎛ ⎞

√ √

√ √

−1 −1

−1 −1

2 2 2 2

+ 4 a + 1 4 a + 1 + 4 a + 1 4 a + 1

+ +

⎝ ⎠ ⎝ ⎠

C ; ; D ; .

2 2 2 2

Figura 1: Grafico delle due curve.

2

Maturità 1983 sessione ordinaria - Soluzione a cura di Francesco Daddi

I punti trovati sono vertici di un esagono regolare se e solo se l’angolo AOD è uguale a 60 gradi,

ovvero se e solo se √ √

√ −1 2

y π +

3 4 a + 1 3

D ⇒ ⇒

= sin y a = a

=

D

a 3 2 2 2

√ √ √ √

2 2 2

⇒ ⇒ −

2

da cui 4 a + 1 = 3 a + 1 4 a + 1 = 3 a + 2 3 a + 1 a 2 3 a = 0 ; scartata la

√ 3; le due curve hanno dunque le seguenti equazioni:

soluzione a = 0, resta a = 2 12 2 2

− 1 ; x + y = 12 .

y = 2

x

Con tale valore di a i quattro punti di intersezione sono:

√ √ √ √

A(2 3 ; 0) ; B(−2 3 ; 0) ; C(− 3 ; 3) ; D( 3 ; 3) .

, S sono chiaramente uguali (S = S ); esplicitando la y nell’equazione della

Le aree richieste S 1 2 1 2

circonferenza abbiamo:

√ √

2 3 2 3 12

− − −

2

S = 12 x dx 1 dx ;

√ √ 2

x

3 3

il secondo integrale è molto semplice: √

√ √

2 3

2 3 12 12

− − −

1 dx = = 3 ;

x

√ 2 √

x x

3 3

per quanto riguarda invece il primo integrale possiamo procedere in tre modi: per parti, per so-

stituzione e per via geometrica. Vediamo tutte e tre le soluzioni.

• Per parti abbiamo:

√ √ √ −2 x

− − · − · − ·

2 2 2

12 x dx = 12 x 1 dx = 12 x x x dx =

− 2

2 12 x

√ √

2 2

−x − −

12 x 12

√ √

− − − −

2 2

= x 12 x dx = x 12 x dx =

− −

2 2

12 x 12 x

√ 2

− −12

12 x

√ √

− − −

2

12 x dx dx =

= x − −

2 2

12 x 12 x

√ 1

− − −

2 2

12 x 12 x dx + 12 dx =

= x − 2

12 x

1

√ 2 3

− − −

2 2

12 x 12 x dx + 12 dx

= x

2

x

1 2 3

3

Maturità 1983 sessione ordinaria - Soluzione a cura di Francesco Daddi

quindi

√ √ √ x

− − − − ·

2 2 2

12 x dx = x 12 x 12 x dx + 12 arcsin 2 3

da cui √ √ x

− − ·

2 2

2 12 x dx = x 12 x + 12 arcsin 2 3

√ √ x

x √

− − ·

2 2

12 x dx = 12 x + 6 arcsin

2 2 3

per quanto riguarda l’integrale definito abbiamo: √

√ √ √ 2 3

2 3 x x 3

3

− − · −

2 2 +2 π .

12 x dx = 12 x + 6 arcsin =

√ √

2 2

2 3

3 3 √

2 3

• − 2

Per sostituzione: l’integrale 12 x dx può essere calcolato ponendo x = 2 3 cos t:

3

√ √

√ √

2 3 0

− − ·

2 2

12 x dx = 12 12 cos t (−2 3 sin t) dt =

√ π

3 3 π

√ √ √

0 0 3

2 2

− · −12

2

= 2 3 1 cos t (−2 3 sin t) dt = sin t dt = 12 sin t dt

π π 0

3 3 √

π

π π

− 3

1 cos(2 t) 3

sin(2 t) 3

3 3 − · − −

dt = 6 .

= 12 1 cos(2 t) dt = 6 t = 2 π

2 2 2

0 0 0

• Per via geometrica: l’area che ci interessa può essere ottenuta sottraendo dall’area del settore

circolare AOD l’area del triangolo DHO, dove H è il punto ( 3 ; 0). L’area richiesta è uguale a

√ √

√ 2

2 3 · 3

3) 3 3 3

π(2 − −

− 2 = 2 π .

12 x dx =

√ 6 2 2

3

In definitiva l’area richiesta è uguale a:

√ √

√ √

√ √

2 3 2 3 12 3 3

3 5

− − − − −

2

S = .

12 x dx 1 dx = 2 π 3 = 2 π

√ √ 2

x 2 2

3 3 4

Maturità 1983 sessione ordinaria - Soluzione a cura di Francesco Daddi

2) Una parabola passante per gli estremi di un diametro di una circonferenza di raggio r ha

le tangenti in tali punti perpendicolari tra loro e l’asse del diametro come asse di simmetria. Si

scrivano, in un sistema di assi cartesiani opportunamento scelto, le equazioni della parabola e della

circonferenza e si calcolino le aree delle regioni finite di piano delimitate dalle due curve.

Soluzione. Scegliamo il sistema di assi cartesiani ortogonali con origine nel centro della circon-

ferenza e l’asse y ortogonale al diametro e orientato in modo tale che la parabola abbia la concavità

rivolta verso l’alto. Visto che la parabola, con asse coincidente con l’asse delle ordinate, passa per

2 2

− ⇒ −

i punti (r ; 0) e (−r ; 0), la sua equazione è y = a (x r)(x + r) y = a(x r ) con a = 0 ;

−r

le tangenti nei punti di ascissa r e hanno, rispettivamente, pendenza pari a:

−2

= ar ; y = 2 ar

y x=−r x=r −1:

dato che devono essere perpendicolari, il loro prodotto deve essere uguale a

1 1 scartiamo la soluzione < 0 in quanto la con-

2 ⇒

−1 ⇒ = a =

(−2 ar)·(2 ar) = a .

2 cavità della parabola è rivolta verso l’alto

4 r 2 r

2

x r

− ; per calcolare l’area delle regioni delimitate dalle

La parabola ha perciò equazione y = 2 r 2

due curve calcoliamo prima di tutto il seguente integrale (si veda la figura 2):

r

r 2 3

x

x 2

r rx 2

− − = ;

dx = r

2 r 2 6 r 2 3

−r −r

r

− , possiamo fare riferimento alla formula per l’area del

alternativamente, osservato che y =

V

2

r 2

x r 23 r 23 2

− · · =

segmento parabolico: (2 r) r .

dx =

−r 2 r 2 2

Le due regioni hanno area, rispettivamente: −

π 2 3 π +4 π 2 3 π 4

2 2 2 2 2 2

r r r r r r

= + = ; S = = .

S 1 2

2 3 6 2 3 6

Figura 2: Grafico delle due curve per r = 2.

5

Maturità 1983 sessione ordinaria - Soluzione a cura di Francesco Daddi

3) Si studi la funzione

π π

y = sin x + + cos x

3 6 f (x) , dove f (x) è la

e se ne disegni il grafico. Utilizzando il grafico, si studi la funzione y = e

funzione precedentemente studiata.

Soluzione. Usiamo le formule di addizione e sottrazione: √

π 3

π π 1

sin x + = sin x cos + cos x sin = sin x + cos x ;

3 3 3 2 2

3

π π 1

π

− = cos x cos + sin x sin = cos x + sin x ;

cos x 6 6 6 2 2

si osserva che le due espressioni sono uguali, per cui:

π π π

− −

y = sin x + + cos x = 2 cos x

3 6 6 π verso destra e lo

la funzione è ottenuta dalla funzione y = cos x mediante la traslazione di 6

stiramento di rapporto λ = 2 lungo l’asse delle ordinate. Il grafico della funzione è rappresentato

nella figura 3.

π

Figura 3: Grafico della funzione y = 2 cos x .

6

Il periodo della funzione è 2π, le intersezioni con l’asse x si ottengono per

2

π ⇒

− = 0 x = π + kπ ;

2 cos x 6 3

6

Maturità 1983 sessione ordinaria - Soluzione a cura di Francesco Daddi

l’intersezione con l’asse y è il punto (0 ; 3).

Senza bisogno di derivate possiamo studiare l’andamento del grafico:

1

5

− π + 2kπ ; π + 2kπ ;

la funzione è crescente negli intervalli 6 6

7

1 π + 2kπ ; π + 2kπ .

la funzione è decrescente negli intervalli 6 6

7 −2);

I punti di minimo assoluto sono x = π + 2kπ (il valore assunto è y = i punti di massimo

k 6

1

=

assoluto sono x π + 2kπ (il valore assunto è y = 2).

k 6

Ancora senza bisogno di derivate possiamo studiare la convessità della funzione:

5

2 π + 2kπ ; π + 2kπ ;

la funzione rivolge la concavità verso l’alto negli intervalli 3 3

2

1

− π + 2kπ ; π + 2kπ .

la funzione rivolge la concavità verso il basso negli intervalli 3 3

2 π + kπ.

I punti di flesso sono x =

k 3 f (x)

Passiamo ora allo studio della funzione e . La funzione è, ovviamente, sempre positiva (non

ci sono intersezioni quindi con l’asse delle ascisse) e risulta periodica con periodo 2π.

L’ordinata del punto Q di intersezione con l’asse delle y si ottiene sostituendo x = 0:

√ √

f (0) 3 3

= e = e Q 0 ; e

y Q

i punti di massimo e di minimo assoluto si ottengono in corrispondenza dei punti di massimo e

7 π + 2kπ (il valore assunto è

=

minimo della funzione f (x): i punti di minimo assoluto sono x

k 6

1

−2 2

π + 2kπ (il valore assunto è y = e

y = e ); i punti di massimo assoluto sono x = ).

k 6

Studiamo ora la derivata seconda, per determinare la concavità della funzione e, allo stesso

tempo, per determinare i punti di flesso. Calcoliamo la derivata prima:

π

2 cos x−

( ) π

d e 6 π

2 cos x−

( )

−2 −

= sin x e 6

dx 6

facciamone di nuovo la derivata:

π

2 cos x−

2 ( )

d e π π

6 π π

2 cos x− 2 cos x−

( ) ( )

2

−2 − −

+ 4 sin

= cos x x

e e

6 6

2

dx 6 6

raccogliendo l’esponenziale abbiamo:

π

2 cos x−

2 ( )

e

d π π

6 π

2 cos x−

( ) 2 − − −

= e x 2 cos x

4 sin

6

2

dx 6 6

il segno della derivata seconda è determinato solo dal segno della parentesi quadra (l’esponenziale è,

infatti, sempre positivo); per determinare l’insieme di convessità dobbiamo studiare la disequazione

π π

π π

2 2

− −

− − ⇒ − − − ⇒

x x

2 cos x > 0 4 1 cos 2 cos x > 0

4 sin 6 6 6 6

7

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