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La nascita della grande distribuzione in Italia nel periodo del boom economico vista secondo il modello di Esselunga che per
prima si diffuse nel settore alimantare del mercato.
Le nuove frontiere: quella dell'agricoltura biologica e degli OGM, con le relative tecniche di produzione, esempi e sistema legislativo. Un approfondimento sulla bioetica con alcuni concetti generali e un'applicazione al settore agroalimentare.
L’International Basic Economy Corporatian ( IBEC )
Nelson Rockefeller Obiettivo iniziale: sviluppo America Latina
1946 Apporto di investitori locali
Impiego di management Politica in posizione subordinata
e tecniche di origine americana Indagine situazioni sottosviluppo
e settori arretrati
Escluso intervento Situazioni Aperte Milano Ricca di potenzialità
Germania Belgio Basso standard di vita
Gran Bretagna Italia Mancanza tessuto industriale
Roma
Francia Traffico congestionato
Edifici inadeguati
La Supermarkets Italiani
1957
Il 13 aprile fu così costituita a Milano, una società con il nome di «Supermarkets Italiani S.p.A.»
Azionisti Bernardo e Guido Caprotti - Industriali Tessili
Bernardo e Guido Mario e Vittorio Crespi - imprenditori e proprietari
Caprotti, 18% del Corriere della Sera»
Marco Brunei - figlio di un noto antiquario
Mario e Vittorio
Crespi, 16,5% milanese
Rockefeller., 51% Laetitia Boncompagni
La principessa - amica
Marco
Brunei, 10,3% personale di Nelson A. Rockefeller
Franco Laetitia Franco Bertolini - consigliere finanziario dei
Bertolini, 1,2% Boncompagni, 3% Crespi
Gli Inizi Prestigio degli USA e fascino dell American way of life
Sostegno a politica anticomunista
Boogaart A.D
. 7
Adozione del termine “Supermarket”
Campagne pubblicitarie Integrazione verticale produzione
insistono su (’59)
Prezzi Contenere i costi
Qualità Garantire le caratteristiche dei prodotti
Igiene Aggirare rifiuto cooperazione di fornitori
Critica Unione
Struttura Sistema GDO commercianti Distruggere
concorrenza
Politica prezzi
Politica prezzi contenuti insostenibile a lungo termine Monopolio
Azioni dimostrative
Ripartizione costi Lentezza espansione
su N° elevato di esercizi supermercati 8
Le trasformazioni del “modello americano”
Differente contesto
socio culturale Dimensioni minori dei carrelli per la spesa
Confezioni più piccole e meno costose
Necessità
adattamenti No ampi parcheggi
Attrezzatura negozi sobria e razionale
Motivi
Immagine Economico 9
Farraginosità legislazione fiscale
POLITICI Resistenze nella concessione delle licenze
Rapporti politici con le associazioni di categoria
Produttori impreparati su quantità e qualità
FORNITORI Scarsa precisione e puntualità consegne
PROBLEMI CLIENTI Diffidenze verso prodotti preconfezionati
Far accettare sistemi e
regole di comportamento
Cassiere e commessi devono indossare
divise fornite dall’azienda
Licenziamenti per aver accettato
COLLABORATORI mance da parte dei clienti
Rapporti con la clientela 10
Corsi per illustrare il
funzionamento del supermercato
Sistema di incentivi e alti salari
Politica Necessità
America control method contenimento costi
aziendale Politica personale rigida
Pubblicità Messaggi improntati
Logo “Supermarket” sull’allegria
Non pubblicizzare troppo Pregiudizio del consumatore
un’attività che incontrava che la pubblicità fosse
resistenze sul piano politico sinonimo di difficoltà
Annunci sul
“Corriere della Sera”
Volume vendite raddoppia
Proprietario di un socio in 7 settimane 11
Arthur Iverson esperto in Pruduct Development
Ricerca sullo sviluppo del prodotto
Ridurre i costi Controllo qualità
Scegliere materiali
Ideare nuove linee e aspetti confezioni
Controllare
corrispondenza al mercato
dei prodotti in uscita
Indipendenza
settore alimentare Contenere costi per turismo
Obiettivo Espansione Opposizione commercianti
1959 - Firenze
territoriale Vincoli Sovrintendenza
alle Belle Arti 12
Esselunga
L’IBEC cedette tutti i suoi assetti
alla società svizzera la
Supermarker Holding S.P.A. con il desiderio di creare
nuove iniziative simili in altre parti del mondo.
Fam. Caprotti
Voci su possibili trattative Boogart richiamato dall’IBEC
acquirente finale
avevano iniziato a circolare per sviluppo in argentina (1961).
Management americano
negli ambienti finanziari Sostituito da Dick Simpson
come consulenza
Apertura nuovi supermercati
Insediamento carattere regionale
Lombardia Toscana 13
Chi preferisce il supermercato Chi preferisce negozi tradizionali
Divisioni fondamentali lo fa per: lo fa per
Scelta più vasta Comodità
Trattare con i produttori Tempo per fare la spesa Diffidenza a
Verificare livelli (carattere settimanale) prodotti confezionati e surgelati
stoccaggio magazzini Possibilità esaminare prodotti
Controllo qualità e Abitudine
e scegliere da sè
redditività prodotti
Imballaggi Qualità simile
Cambio merci Prezzi contenuti
Igiene
Consegna a domicilio
Difficoltà
vita di quartiere Supermercato diventa
Immigrati simbolo di una società
clienti abituali APERTA – ANONIMA - OMOGENEA
Pregiudizi razzisti 14
Riepilogo storia di Esselunga
Nasce Supermarkets Italian S.p.a e viene inaugurato il primo Supermarket in Viale Regina Giovanna a Milano
1957
1957 Max Huber, grafico di fama mondiale, realizza l’insegna con la grande “esse”.Da lì il nome attuale: Esselunga
Esselunga apre a Firenze:
1960 una città d’arte per il secondo Quartier Generale dell’Azienda
1969 Esce la famosa campagna pubblicitaria “Le Mille Lire lunghe”
1974 A Milano, in via Morgantini, Esselunga apre il primo banco Gastronomia
1976 Esselunga e Armando Testa: inizia il connubio dal quale nasceranno alcune delle campagne pubblicitarie che ancora oggi
simpatia e della creatività
segnano la storia della cartellonistica italiana, sempre all’insegna della
Prezzi Corti”
1979 Nasce lo slogan “Esselunga
Presso la sede di Limito di Pioltello viene inaugurato il primo magazzino merci automatizzato
1987 vengono creati i reparti audio – video – foto e profumeria assistita
1991 Nei supermercati
Nasce il programma Fidaty Card Esselunga:
1994 il suggello a un rapporto di fedeltà iniziato molti anni prima con i propri clienti
1995 Parte la campagna pubblicitaria “Da noi la qualità è qualcosa di speciale”.Una galleria di immagini tratte da questa campagna
vengono esposte al Louvre di Parigi
1999 Esselunga crea la prima linea di prodotti da agricoltura biologica con il proprio marchio
Famosi per la qualità”
2001 Inizia la nuova campagna “
2005 Esselunga inizia la campagna “Giù i prezzi”
2006 La nuova campagna istituzionale è “Nel segno della qualità” 130 punti vendita, 17 mila dipendenti
Esselunga opera nella grande distribuzione ed è presente in Italia con oltre
fatturato 2006 di quasi 5 miliardi di euro. quota dell’8,3% del mercato italiano degli
ed un Esselunga detiene una
iper e supermercati Le campagne Esselunga 16
Sviluppi pubblicizzati dalla stampa
Giuseppe Caprotti visione più aperta:
Bernardo Caprotti fonte di perdite per il padre, che,
82 anni. tre figli tornato alla guida, ha tagliato
le spese di marketing e pubblicità.
Sul tavolo di Caprotti, che ha ripreso nel 2003 il controllo della gestione del gruppo
dopo aver tolto le deleghe al figlio Giuseppe ed esautorato buona parte dei manager, ci
sarebbero almeno quattro offerte. Giuseppe Caprotti, titolare di una quota
intorno al 30% potrebbe avvantaggiarsi del
controllo della società
fatto che il
resterebbe in famiglia,
USA Gran Bretagna Belgio
Tali offerte mirano 17
totalità del capitale
alla
Dichiarazioni esponenti governo e aziende
Aldo Soldi, presidente di ANCC (COOP), candidatosi a difensore dei prodotti nazionali:
• “...Oltre a noi, credo che debba essere preoccupata la nostra produzione nazionale che è
fatta in gran parte di piccole e medie aziende. ...I grandi gruppi stranieri traggono la loro
forza dal fatto di fare accordi su scala mondiale, ma accordi di questo genere non si fanno
con il piccolo produttore di Salerno...” (Corriere della Sera – 27.09.2004).
• “... ci sentiamo in diritto-dovere di comprare Esselunga. E ci siamo candidati
ufficialmente.” (Panorama /Economy – 16.12.2004).
• “...la distribuzione ha un impatto diretto sulle piccole e medie imprese nazionali. Nel senso
che un supermercato straniero tenderà a vendere prodotti stranieri.” (Corriere della Sera –
14.10.2006).
Romano Prodi, a “Porta a Porta” del 7 febbraio 2006, in una trasmissione sulle banche, afferma sulla Grande
Distribuzione:
“...sono rimaste le Coop e c’è ancora la Esselunga... il governo può metterle insieme... può
fare una politica perché stiano assieme...”
Paolo De Castro, ex ministro dell’agricoltura:
• “...il rischio è che un supermercato straniero tenda a vendere prodotti stranieri..” 18
Esselunga a governo e Coop
Differenti Modelli Industriali Differenti valori che
Commerciali,Logistici inspirano le persone
Differenti logiche Grado di fidelizzazione senza
<<Basta ingerenze>>
alla base del Business paragoni in Italia ed Europa
“Inconciliabili e Incompatibili ”
Elevato grado di soddisfazione
Livello di qualità da parte dei clienti (3,5 milioni)
eccezionale
Strumentale difesa Eliminare la
Disegno Coop Acquisire Esselunga
Italianità concorrenza
Esselunga respinge ogni Salvaguardia interessi
tentativo di ingerenza Clienti e collaboratori 19
I valori nei fatti - Responsabilità sociale di Esselunga
Rapporti
Esselunga
Collaboratori Clienti Fornitori Partnership Ambiente
Esselunga contribuisce al benessere delle comunità in cui opera e crede nello sviluppo sostenibile, inteso come
integrazione tra ambiente,equità sociale e crescita economica
Considerare i collaboratori come la risorsa più importante dell’azienda
Effettuare politiche di sostegno per i soggetti più deboli
COLLABORATORI Porre il collaboratore nelle migliori condizioni in termini di
salute,sicurezza e gradevolezza del luogo di lavoro
Dedicare risorse per la formazione e l’addestramento 20
Instaurare una relazione attiva e continua con i clienti fornendo informazioni
aggiornate e precise (personale nei punti vendita e attraverso il Servizio Clienti)
Realizzare iniziative commerciali
che producono vantaggi concreti per i clienti
Contenere il livello dei prezzi
Garantire la qualità dei prodotti
Fornire ai clienti le informazioni utili per un consumo consapevole
Garantire il rispetto degli standard prefissati dei prodotti
CLIENTI (certificazioni, tracciabilità)
Allagare la gamma di prodotti per esigenze delle minoranze etniche e religiose
e delle persone con particolari esigenze nutrizionali
Promuovere lo sviluppo dei prodotti del commercio equo e solidale in Italia
e la produzione nel Sud del Mondo
Attenzione al fattore tempo medio di attesa
Sviluppo dei canali di informazione e di distribuzione: sito web e call center
Selezionare con imparzialità i fornitori e realizzare con loro una politica
di collaborazione e correttezza
FORNITORI Favorire le attività economiche e l’occupazione sul territorio
privilegiando i fornitori di piccole e medie dimensioni 21
Realizzare punti vendita a basso impatto ambientale,
integrati nel tessuto urbanistico e sociale
Ridurre i consumi energetici e le emissioni nocive
Gestire l’intero ciclo dell’imballaggio (dalla progettazione al riciclo)
per minimizzare le ricadute sull’ambiente
AMBIENTE Naturama:1996
Bio: 1999
Favorire la diffusione Esselunga prima
di prodotti biologici azienda a dare impulso
e a basso impatto ambientale Ecolabel: prodotti con
marchio qualità
ecologica U.E.
Ambiente
TOURING CLUB ITALIANO - LEGAMBIENTE - Fai (Fondo per l’Ambiente Italiano)
Salute
AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro)
PARTNERSHIP AMREF(organizzazione privata sanitaria che opera in Africa)
Ospedale pediatrico Meyer (Firenze)
Solidarietà sociale
UNICEF, BANCO ALIMENTARE, SAVE THE CHILDREN
Agricoltura biologica
che promuovono la produzione di alimenti in modo sano dal punto di
Comprende tutti i sistemi agricoli
vista ambientale riducendo l’impiego di imputs esterni attraverso l’esclusione di fertilizzanti, pesticidi e
medicinali chimici di sintesi tramite il rispetto degli equilibri ecologici naturali
Non determinare impatti
negativi sull'ambiente
Utilizzo di materiale sano Utilizzo di varietà resistenti
Solarizzazione Favorire aerazione
TECNICHE Razionalizzare nutrizione
Rotazione
Calendario biodinamico Utilizzo reti a maglie fitte
Lotta biologica Lavorazione terreno
Qualità Autorganizzazione
L’Italia si colloca al decimo posto in europa per consumo pro-capite di prodotti bio con 25 euro. Al
primo posto la Svizzera con 105 euro. 23