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Tesina - Premio maturità 2009
Titolo: L'uomo in bilico tra istinto e ragione
Autore: Colatrella Debora
Descrizione: nella tesina ho cercato di approfondire il conflitto che viene a crearsi nell'uomo quando in lui vi è l'istinto e poi arriva la ragione a frenare lo "spirito dionisiaco".
Materie trattate: Arte,Filosofia,Italiano,Storia,Latino,Inglese
Area: umanistica
Sommario: Arte,Picasso,il minotauro,figura mitologica metà sitintiva metà razionale Fiolosofia,Nietzsche,Apollineo e dionisiaco Italiano,Decadentismo,Gabriele D'Annunzio, vita vissuta da superuomo Storia, Hitler, il programma del nazionalsocialismo Latino,Tacito, De germania Inglese,oscar wilde, il simbolo della superiorità della vita
IL MINOATURO DOMINATO
L’eterno conflitto umano: l’uomo i bilico tra istinto e ragione Cosa significa istinto? DALL’RAGIONE:
Cosa significa ragione Minotauro cieco guidato
“Vorresti cedere ai tuoi impulsi ma da una bambina
quando arriva la ragione il sogno di
poterti lasciare andare svanisce” Il perché del tema IL MINOTAURO
DOMINATO
Tra mito e simbolo: DALL’ISTINTO:
Oscar Wilde: La figura del Minotaure et le
Minotauro,
He is a symbol of nu
superiority of life Picasso
L’eterno conflitto umano: Nietzsche:
L’uomo in bilico tra istinto e Apollineo e
ragione dionisiaco
Hitler e la sua
interpretazione Il Dionisiaco domina:
del superuomo Il superuomo
Il superuomo
Il superuomo e
D’Annunzio nel Decadentismo
Tacito e la
superiorità della
razza ariana Veglia funebre Debora Colatrella
Esame di Stato 08|09
L’eterno conflitto umano: l’uomo in bilico tra istinto e ragione
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Pablo Picasso
1933 Debora Colatrella
Esame di Stato 08\09
L’eterno conflitto umano: l’uomo in bilico tra istinto e ragione Debora Colatrella
Esame di Stato 08\09
L’eterno conflitto umano: l’uomo in bilico tra istinto e ragione
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Pablo Picasso
1934 Debora Colatrella
Esame di Stato 08\09
Ho scelto questo tema perché durante questo corso di studi,ma soprattutto nell’ultimo anno, ho potuto
notare come l’uomo abbia in sé una sorta di “dualismo”; a partire dal più grande intellettuale, fino al più
umile contadino, tutti posseggono la ragione, come generalmente possiamo notare ogni giorno ma tutti
posseggono anche un istinto che è, forse,più difficile da notare perché pochi hanno il coraggio di farlo
uscire fuori.
Ma cos’è la ragione? La ragione è la facoltà dell’individuo di pensare e giudicare discernendo il giusto
dall’ingiusto.
E l’istinto? L’istinto è un impulso interiore indipendente dal ragionamento e dalla volontà, esso porta
l’uomo ad agire in determinati modi, spesso non condivisi dalla società.
Una delle figure che ,secondo me, meglio può esprimere questa particolare condizione umana è il
Minotauro, una creatura mitologica, metà uomo e metà bestia, metà razionale e metà istintiva.
Uno dei pittori che spesso ha rappresentato la figura del Minotauro è Pablo Picasso, pittore spagnolo che
nasce a Malaga nel 1881; egli rappresenta questa figura mitologica a volte con una spietata furia
animalesca, a volte che accarezza una bellezza addormentata, altre volte cade ferito a morte sull’arena. Da
ciò si può comprendere che il Minotauro è una figura variabile che possiede in sé l’istintualità e la ragione
di cui l’uomo è dotato; tra le opere in cui Picasso rappresenta la figura del Minotauro , ad esempio,
abbiamo “MInotaure et le nu(le Viol)”, dove Picasso ha rappresentato il Minotauro sottoforma di bestia,
egli ha in sé una forza cieca ed istintiva tramite la quale aggredisce una donna; la donna subisce questa
brutalità, sembra quasi essersi abbandonata al Minotauro. L’opera “Minotaure et le nu (le Viol)” è stata
realizzata da Picasso intorno al 1933 ed è completa mente realizzata in bianco e nero per rendere al meglio
la scena di violenza.
L’altra opera di Pablo Picasso, che rappresenta il minotauro sottoforma di uomo, può esserre “Minotaure
aviegle guidè par une fillette dans la nuit”; nell’opera il carattere violento del personaggio mitico è
scomparso, il minotauro ora è vinto, ha bisogno d’aiuto, è diventato cieco ed ha perso la sua arroganza, ad
aiutarlo vi è una bambina che lo giuda. L’oprea è stata realizzata nel 1934, anche in questa il bianco e il nero
danno molta espressività al quadro.
Tra i filosofi che hanno cercato di analizzare il contrasto tra istinto e ragione che viene a crearsi nella vita
dell’individuo, vi è Friedrich Nietzsche che nasce in Sassonia nel 1884, egli è un filosofo che, partendo
dall’antichità classica, cerca di analizzare la civiltà moderna. Nell’antichità classica, il filosofo individua due
fondamentali atteggiamenti: quello simboleggiato da Apollo, che si esprime nella ricerca dell’armonia,
dell’equilibrio formale, della razionalità e quindi che della ragione e quello che trova il suo simbolo in
Dioniso e quindi che si esprime nell’irrazionalità, nella passione sessuale, nel desidero di trasgredire, perciò
nell’istinto.
Secondo Nietzsche, ogni uomo dovrebbe accettare la vita nella sua interezza, nella sua dimensione
irrazionale fondata sul caso, l’uomo non dovrebbe avere paura degli sitinti, dovrebbe accettare la
dimensione dionisiaca dell’esistenza diventando così superuomo, cioè un uomo totalmente libero che sta al
di là del bene e del male, che vive dando sfogo alla parte irrazionale di sé.
Uno dei movimenti culturali che, per certi versi, trae spunto dal pensiero di Nietzsche è il Decadentismo,
corrente culturale che nasce in Francia alla fine del 1880. Il decadentismo prende dalla filosofia di Nietzsche
l’idea dell’angosciosa caoticità della vita, il vitalismo, l’ebbrezza dionisiaca come accettazione del limite
fisico dell’esistenza, contro ogni credenza religiosa.