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Sintesi

Tesina - Premio maturità  2009

Titolo: PREMIO NOBEL 2006 AL FONDATORE DELLA GRAMEEN BANK

Autore: Graziani Maria

Descrizione: leconomista muhammad yunus fondatore del microcredito.

Il Comitato di Oslo ha deciso di assegnare il Premio Nobel per la Pace 2006 a Yunus e alla sua istituzione sottolineandone l'importanza del microcredito per la sopravvivenza dei non garantiti del pianeta. Muhammad Yunus lavorava come professore di economia ad una Università  vicino ad un villaggio molto povero del Bangladesh. In questo villaggio era presente un'intensa attività  di usura così decise di fare un'indagine è scopri che 42 persone avevano chiesto in prestito 27 dollari a quel punto decise di prestare i suoi soldi imponendo semplici regole in modo tale che essi potevano pagare ai loro creditori e liberarsi dagli usurai. Ma tutto questo non bastava decise, quindi, di creare il microcredito: si tratta di un sistema creditizio e non assistenziale che costituisca per le persone un incentivo a lottare per uscire dalla propria dimensione di povertà  senza dipendere dagli altri per svolgere un'attività . Per prima cosa decide di rivolgersi a banche convenzionali però senza ottenere successo in quanto secondo queste i poveri non erano considerati solvibili. Nonostante questo il progetto riesce a svilupparsi fino alla nascita nel 1973 di un istituto di credito la "Grameen Bank" considerata la prima banca dei poveri. L'ente concede microprestiti alle popolazioni povere locali senza richiedere garanzie collaterali e garantendo così il loro accesso al credito. Il sistema si basa sull'idea che i poveri abbiano attitudini e capacità  imprenditoriali sottoutilizzate e sulla fiducia. La caratteristica principale della Grameen Bank consiste nel fatto che essa è di proprietà  dei clienti finanziati dalla banca stessa, la maggior parte dei quali sono donne. I clienti finanziati sono titolari del 94% del capitale della banca e il restante 6% è di proprietà  del Governo del Bangladesh.

Materie trattate: Economia Aziendale (Banca popolare etica), Scienze Delle Finanze(Finanza etica), Diritto(Libertà  e uguaglianza), Storia (Ideologia hitleriana), Italiano(Saba),Matematica (Caso di probabilità  in casi di incertezza),Inglese (il world wide web), Informatica (l'HTTP e l'HTML)

Area: umanistica

Estratto del documento

PREMIO NOBEL 2006 AL FONDATORE DELLA GRAMEEN BANK : L’ECONOMISTA MUHAMMAD YUNUS.

Il Comitato di Oslo ha deciso di assegnare il Premio Nobel per la Pace 2006 a Yunus e alla sua istituzione sottolineandone l’importanza del microcredito per la

sopravvivenza dei non garantiti del pianeta.

Muhammad Yunus lavorava come professore di economia ad una Università vicino ad un villaggio molto povero del Bangladesh. In questo villaggio era presente

un'intensa attività di usura così decise di fare un'indagine è scopri che 42 persone avevano chiesto in prestito 27 dollari a quel punto decise di prestare i suoi soldi

imponendo semplici regole in modo tale che essi potevano pagare ai loro creditori e liberarsi dagli usurai.

microcredito:

Ma tutto questo non bastava decise, quindi, di creare il si tratta di un sistema creditizio e non assistenziale che costituisca per le persone un

incentivo a lottare per uscire dalla propria dimensione di povertà senza dipendere dagli altri per svolgere un’attività. Per prima cosa decide di rivolgersi a banche

convenzionali però senza ottenere successo in quanto secondo queste i poveri non erano considerati solvibili. Nonostante questo il progetto riesce a svilupparsi

Bank”

fino alla nascita nel 1973 di un istituto di credito la “Grameen considerata la prima banca dei poveri. L'ente concede microprestiti alle popolazioni

povere locali senza richiedere garanzie collaterali e garantendo così il loro accesso al credito. Il sistema si basa sull'idea che i poveri abbiano attitudini e capacità

imprenditoriali sottoutilizzate e sulla fiducia. La caratteristica principale della Grameen Bank consiste nel fatto che essa è di proprietà dei clienti finanziati dalla

banca stessa, la maggior parte dei quali sono donne. I clienti finanziati sono titolari del 94% del capitale della banca e il restante 6% è di proprietà del Governo

del Bangladesh.

La Grameen Bank oggi ha 1.084 filiali in cui lavorano 12.500 persone. I clienti in 37.000 villaggi sono 2.100.000, per il 94% donne. In questa

organizzazione il 98 per cento dei prestiti viene restituito. La banca, inoltre, raccoglie depositi, fornisce altri servizi, e gestisce varie attività

economiche finalizzate allo sviluppo, tra cui società commerciali, telefoniche e nel settore dell'energia. Il successo della Banca è continuato e si è

presto allargato a vari altri distretti del Bangladesh finché nel 1983 il Parlamento l'ha trasformata in una banca indipendente.

Secondo la banca mondiale negli ultimi 15 anni il Bangladesh è in crescita per il 5% rientrando nel trend normale grazie alla liberalizzazione degli scambi

commerciali ma non considerando lo sviluppo attraverso il microcredito in quanto non rientra nel calcolo del PIL.

Secondo Yunus nella politica agraria comunitaria si dovrebbero abolire i sussidi liberalizzando il mercato agricolo in modo tale che i prodotti dei paesi in via di

sviluppo si introdurrebbero anche nel mercato europeo incentivando così questi paesi a concentrare le proprie risorse sull’agricoltura.

Il microcredito si è esteso in molto paesi come Stati africani, asiatici, centro-sudamericani e Stati Uniti al punto che le Nazioni Unite hanno intitolato il 2005 anno

internazionale del microcredito. Ad esempio in Venezuela si vuole creare un'autonomia economica in quanto questo paese come in molti altri dell’America

meridionale e dell’Africa vi sono banche regionali dove i crediti provengono dall'occidente per questo è necessario creare una banca autonoma per lo sviluppo di

questi stessi paesi.

Yunus ha affermato in una recente intervista che la crisi finanziaria mondiale non ha colpito la Grameen in quanto effettua i prestiti proprio sul territorio, ogni

filiale ha i depositi locali che prestano i soldi alle persone che vivono li localmente. Yunus ha vinto il premio per la pace e non per l’economia in quanto il

mantenimento pace duratura non può essere ottenuta a meno che larghe fasce della popolazione non trovino mezzi per uscire dalla povertà il microcredito è uno

di questi mezzi. IN ITALIA : BANCA POPOLARE ETICA

In Italia le prime cooperative finanziarie che raccolgono i risparmi dai soci e li reinvestono in attività di economia sociale nascono a Verona nel 1978 con il nome

di MAG (Mutua Auto Gestione) che portarono alla creazione della prima Banca popolare etica nel 1999 grazie anche alla collaborazione di 22 organizzazioni del

volontariato sia laico che cattolico.

Questa banca come le altre si basa sulla raccolta ed impiego. Per Raccolta si intende un’attività di sollecitazione e raccolta del pubblico risparmio con molte

caratteristiche come:

- Partecipazione: I clienti possono scegliere il settore verso il quale indirizzare il loro risparmio;

- Eticità degli impieghi finanziati: Le somme raccolte vengono impiegate per finanziare impieghi etici;

- Trasparenza: La banca deve assicurare ai risparmiatori una continua e puntuale informazione sull’allocazione dei fondi impiegati.

Per impiego si intende un’attività di finanziamento a beneficiari che abbiano queste caratteristiche :

- non realizzino prodotti dannosi per l’uomo e l’ambiente

- rispettino la legislazione vigente nel campo dei diritti dei lavoratori e della sicurezza nei luoghi di lavoro

- siano privata e non profit

- abbiano un obiettivo sociale, cioè perseguitano interessi collettivi

I settori degli impieghi :

- settore 1 Cooperazione sociale: per la cura ed reinserimento lavorativo delle persone e assistenza verso le fasce più deboli

- settore 2 Ambiente

- settore 3 Solidarietà Internazionale e Cooperazione allo Sviluppo

- settore 4 Cultura, Sport, Educazione e Formazione, Salute.

Le richieste di finanziamento vengono sottoposte ad una duplice valutazione:

-sulla capacità di restituzione del prestito, ossia la capacità economica del richiedente di utilizzare in modo efficace il finanziamento e il relativo rientro dello

stesso;

-sull’impatto ambientale e sociale positivo che il progetto può produrre.

L’obiettivo della banca etica è quello di far confluire risorse e fiducia verso quei progetti di cui la comunità civile ha bisogno per crescere. Le garanzie

patrimoniali richieste delle banche sono spesso troppo alte,mentre, con la Banca etica il concetto di dare credito recupera il suo significato originario cioè quello

alle iniziative socio-economiche che sostengono un reale sviluppo della persona e che producono un beneficio nel rispetto della natura.

di dare fiducia FINANZA ETICA

Attraverso la Banca etica vengono applicati i principi della Finanza Etica che secondo la quale il credito è un diritto umano e l’accesso al credito, come strumento

di emancipazione da condizioni di povertà, deve essere consentito a tutti. Caratteristiche:

- considera l’efficienza la base della responsabilità etica

- non ritiene legittimo l’arricchimento basato sul solo possesso e scambio di denaro

- prevede la partecipazione alle scelte importanti dell’impresa da parte dei soci e anche dei risparmiatori

- ha come criteri di riferimento per gli impieghi la responsabilità sociale e ambientale

Uno modello di stato che rientra in questo contesto è lo Stato sociale in cui la sicurezza e il benessere sociale è assunto dallo Stato il cui obiettivo è quello di

migliorare le condizioni dei più poveri e riconoscere i diritti fondamentali come la salute.

Possiamo distinguere tre modelli di Stato sociale:

- Scandinavo: in cui lo Stato svolge direttamente ed esclusivamente le funzioni di programmazione, gestione e controllo;

- Anglosassone: dove le funzioni di programmazione e controllo è assegnata allo Stato, mentre la gestione è delegata ai privati

- Misto: (Adottato in Italia) dove esistono combinazioni tra pubblico e privato, con interventi del terzo settore (organizzazioni non profit, cooperative sociali,

volontariato e associazioni).

Agli inizi degli anni ’70 del ‘900 in seguito alla crisi profonda del modello dello Stato del benessere si è sviluppato lo Stato assistenziale inteso come

degenerazione dello Stato sociale.

In merito allo Stato assistenziale ci furono due posizioni assunte dagli studiosi:

- prima posizione: neoliberisti che volevano eliminare le forme di intervento dello Stato nel sociale

- seconda posizione: ridimensionare la spesa sociale dello Stato e renderla più efficiente.

Entrambe le posizioni affermano la necessità di ridimensionare la spesa sociale e rendere maggiormente razionali i servizi di sicurezza sociale, infatti, in molti

Paesi europei industrializzati si è cercato di ridurre la spesa sociale prestando attenzione ai servizi essenziali.

Il sistema di sicurezza sociale può essere finanziato attraverso:

la parafiscalità: imposizione e riscossione dei contributi poste in essere dagli enti pubblici non territoriali per provvedere all’erogazioni di prestazioni e la

fiscalità in base che le prestazioni sociali abbiano funzioni o

previdenziali assistenziali.

è finanziata attraverso il pagamento di premi (contributi) che i datori di lavoro e i lavoratori pagano allo Stato o agli altri enti pubblici e anche

La previdenza

dalla fiscalizzazione degli oneri sociali con cui lo Stato si fa carico di una parte dei contributi previdenziali scaricando i datori di lavoro e i lavoratori di una parte

del costo contributivo.

si intende la prestazione di servizi ed erogazione di somme di denaro che non comporta alcun onere per gli assistiti. Essa è finanziata dal bilancio

Per assistenza

pubblico, per cui essa grava, attraverso il pagamento delle imposte, sulla generalità dei contribuenti.

La gestione dei contributi versati per far fronte alla spese previdenziali può avvenire attraverso due metodi:

- consiste nell’accantonare in un fondo i premi versati e nell’investirli sul mercato dei capitali.

metodo della capitalizzazione

- le prestazioni previdenziali di un anno sono finanziate con i premi incassati nello stesso anno.

metodo della ripartizione

Questo modello può essere applicato attraverso due sistemi:

- retributivo: se la pensione è commisurata alla media delle retribuzioni percepite dall’assicurato in un certo periodo di tempo.

- contributivo: se la pensione è commisurata all’ammontare dei contributi versati.

Uno degli elementi fondamentali della spesa previdenziale italiana sono le pensioni che si possono distinguere in vari tipi:

- pensione di vecchiaia: spetta ai lavoratori in possesso dei requisiti anagrafici e contributivi previsti dalla legge

- pensione di anzianità: viene corrisposta prima del compimento dell’età e dell’anzianità contributiva necessaria per la pensione di vecchiaia

- pensione di invalidità: spetta ai lavoratori con ridotte capacità lavorative (a meno di un terzo) per infermità o difetto fisico o mentale (in caso di inabilità)

- pensione ai superstiti: spetta in caso di decesso del lavoratore al coniuge e ai figli minori e ai figli di qualunque età, se inabili al lavoro.

Lo Stato deve garantire il servizio sanitario che nel 1987 con la riforma sanitaria si è istituito il Servizio sanitario nazionale. Nella sua gestione erano coinvolti

diversi livelli di governo:

- Governo centrale: stabiliva l’entità del finanziamento;

- Regioni: programmavano gli interventi sul territorio;

- Unità sanitarie locali (Usl) all’interno delle quali vi erano i Comuni a cui spettava la gestione del servizio.

Ma questo sistema presentava molti problemi così che la gestione delle Usl si è mostrata in molti casi inefficiente. Per questo motivo è stata necessaria una

riorganizzazione del Ssn avviata negli anni ’90 con la trasformazione delle Usl in Aziende sanitarie locali (Asl), a cui è attribuita un autonomia imprenditoriale in

termini di organizzazione, patrimonio, contabilità e gestione.

Attualmente le Regioni, attraverso le Asl, provvedono a garantire livelli essenziali di assistenza (Lea). I Lea individuano i livelli di assistenza sanitaria cui ciascun

cittadino italiano ha diritto e che devono essere assicurati ai proprio residenti da ciascuna Regione.

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