Discussioni su argomenti di Fisica, Fisica Matematica, Astronomia e applicazioni della Fisica
04/07/2018, 18:39
Domanda:
Ho letto che la forza di gravità è la conseguenza della curvatura dello spazio-tempo prodotto da una massa. In sostanza una grande massa incurva lo spazio-tempo mentre lo spazio-tempo curvato "dice" ad una piccola massa come muoversi. Tuttavia non riesco ancora a capire cosa produce l'effettiva accelerazione nella piccola massa. Cioè perche una piccola massa dovrebbe accellerare e non piuttosto muoversi di moto uniforme nello spazio-tempo curvo, o addirittura stare fermo ?
Risposta1:perchè non è semplicemente la traiettoria "spaziale" ad essere curva, ma è la sua traiettoria spaziotemporale ad esserlo, e questa curvatura, che è anche temporale, la percepisci come un'accelerazione. Meglio di così non si può spiegare...Risposta2: [i]"Il prodotto della curvatura scalare con il volume form è la lagrangiana della teoria (fisica) della gravità. L'azione funzionale corrispondente è l'azione di Einstein-Hilbert
Richiesta per la Risposta 2: spiega nei dettagli come è possibile passare dall'azione di Einstein-Hilbert alla risposta alla domanda. Piccolo indizio: la lagrangiana da sola non basta, devi accoppiarla con la materia. Come si fa?
04/07/2018, 20:16
C'è un motivo per cui continui a traslare conversazioni
da un gruppo facebook a qui?
Questo genere di argomenti trovano una certa semplicità a essere tradotti su $n$Lab per il motivo che la geometria differenziale sintetica, o la teoria degli spazi coesivi, è piuttosto semplice da interpretare nella semantica di un $\infty$-topos. (La nozione di topos coesivo nacque circa per quello).
Ultima modifica di
killing_buddha il 05/07/2018, 10:59, modificato 1 volta in totale.
05/07/2018, 00:09
Vuole dimostrare che il no sense è un invariamente per traslazioni, evidentemente.
05/07/2018, 10:56
Ciao Killua,
Se è cosi semplice.. mi spieghi allora perchè il buon Urs Schreiber ha avuto bisogno di scrivere qualcosa come 1042 pagine per la sua Differential cohomology in a cohesive ∞-topos ?
Cosa intendi dire quando parli di 'semplicità' ?
Per me semplice è qualcosa di accessibile, altrimenti è complesso.
Se mi insegni un metodo per 'fare semplicità' allora la mia ricerca finisce perchè vuol dire che ti ho trovato.
05/07/2018, 11:07
...Forse perché la fisica teorica è un acrocoro di enunciati indimostrati (a volte indimostrabili) e metterli in ordine presuppone una conoscenza puntuale di decine di migliaia di pagine di letteratura sconnessa e disorganizzata?
Ciò che intendevo è che quello dei topos coesivi è un linguaggio naturale per parlare di geometria differenziale sintetica (sono nati per quello), ma -apparentemente- solo gli $\infty$-topos coesivi catturano le caratteristiche geometriche/omotopiche delle teorie fisiche. Ciò perché "dentro" un topos coesivo non si può fare teoria dell'omotopia; si può fare teoria dell'omotopia "del" topos coesivo nel suo complesso, ed è una cosa interessante (ma nemmeno troppo: ho sentore che un topos coesivo sia omotopicamente banale, opposto a un $\infty$-topos coesivo, che non lo è affatto).
Guarda invece come è semplice definire la coomologia di de Rham di un oggetto in un $\infty$-topos coesivo: viene fatto in §5.2.10 del pdf che hai linkato.
06/07/2018, 14:34
grazie per la spiegazione, molto interessante.
Vedo di approfondire
09/07/2018, 00:30
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francox ha scritto:Per me semplice è qualcosa di accessibile, altrimenti è complesso.
A mio avviso stai confondendo
complesso con
complicato.
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