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Discussioni su argomenti di Fisica, Fisica Matematica, Astronomia e applicazioni della Fisica

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12/05/2006, 14:20

mirco59 ha scritto:PS consiglio: 'accontentati' di risolvere esercizi che trovi sul libro.

Permettimi di dissentire. Cosa c'è di male nel provare a "sbattere" la testa contro problemi più grandi di sé stessi?

12/05/2006, 15:23

Convengo che a sbattere contro problemi grandi c'è molto da imparare. Questi problemi si possono comunque trovare sui libri.

Quello che volevo dire è che i problemi inventati (soprattutto quelli di Fisica) spesso sono privi di senso e quindi si corre il rischio di perderci un sacco di tempo senza guadagnarci nulla. :wink:

Altro aspetto ancora è l'atteggiamento di chi cerca di iterpretare fenomeni fisici che osserva: questo è veramente il massimo del guadagno per me!

ciao

12/05/2006, 17:38

Scusate....non volevo fare casini!!!
ci ho provato,di certo non voglio impegolarmi in certe strane situazioni!!!
GRAZIE A TUTTI X LA COLLABORAZIONE!!!

12/05/2006, 18:36

mirco59 ha scritto:Convengo che a sbattere contro problemi grandi c'è molto da imparare. Questi problemi si possono comunque trovare sui libri.

Certo. Però io intendevo dire che se si prova a risolvere un problema complicato rispetto alla proprie conoscienze non si fa nulla di male (ma in effetti questo vale di più per la matematica).

mirco59 ha scritto:Altro aspetto ancora è l'atteggiamento di chi cerca di iterpretare fenomeni fisici che osserva: questo è veramente il massimo del guadagno per me!

Qui non posso che essere d'accordo :-)

12/05/2006, 21:59

Si mirco, hai ragione...però se vuoi sapere a priori (cioè prima di lanciare il corpo) il lavoro che svolgerà l'aria devi utilizzare il calcolo differenziale no?
Nel tuo caso, per sapere il lavoro svolto dall'aria è necessario far cadere il corpo e misurare la sua velocità.

13/05/2006, 18:43

Si hai ragione. Mi riferivo alla soluzione dell'esercizio per come era stato proposto per il quale la valutazione della legge di moto non è necessaria.

ciao

UN Problema difficilissimo

19/05/2006, 18:34

qualcuno potrebbe aiutarmi a risolvere questo problema per piacere

La figura 18-35 mostra un interferometro acustico riempito d'aria, utilizzato per dimostrare l'interferenza delle onde sonore. S e' una membrana oscillante; D e' un rivelatore di suoni, come un orecchio o un microfono. Il tratto SBD puo' variare in lunghezza, mentre il tratto SAD e' fisso. In D le onde sonore che percorrono il tratto SBD interferiscono con quelle che percorrono il tratto SAD. L'intensita' del suono in D ha un valore minimo di 100 unita' in una certa posizione di B e con continuita' cresce fino a una valore massimo di 900 unita' quando B si e' spostato di 1.65 cm. Trovate (a) la frequenza del suono emesso dalla sorgente e (b) il rapporto tra l'ampiezza dell'onda SAD e quella dell'onda SBD in D. (c) Come puo' accadere che queste onde abbiano diverse ampiezze, visto che vengono originate dalla stessa sorgente? [(a) 5200 Hz; (b) 2]
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