08/11/2017, 10:53
08/11/2017, 14:21
Per quanto riguarda la relatività, non è proprio così. Ho preso un percorso con orientamento Ingegneria Nucleare. Abbiamo visto relatività (ristretta) partendo dalle trasformazioni galileiane, passando per il famoso esperimento di Michelson-Morley, analizzando una delle prime vere intuizioni di Einstein (l'ambiguità che intravedette nel fatto che le equazioni di Maxwell cambiassero forma a seconda del sistema di riferimento inerziale, al contrario di qualunque altra legge fisica) e arrivando alla famosa E=mc^2. Tutto con molta accuratezza.
Per la quantistica, stessa cosa: siamo partiti dalle leggi del corpo nero di Planck, passando per le diverse teorie dell'atomo, scrivendo sempre le leggi di conservazione (momento ed energia), arrivando alle teorie del nucleo e alla modellazione della radioattività.
Che nelle classi di ingegneria o che il lavoro dell'ingegnere debba basarsi sull'approssimazione (a volte, anche severa), d'accordo.
Ma (sopratutto quelle italiane) che l'insegnamento sia pressapochista proprio no.
Poniamo che scegli ingegneria. Poniamo che sia troppo poco teorica (per me, la troverai troppo teorica, ma vabbè).
Ora è Ph.D. student in Physics all'ETH.
Ah, e un parere del tutto personale, sei davvero molto molto approssimativo in alcuni tuoi ragionamenti. Sinceramente, qualcosa di eccessivamente rigoroso potrebbe persino non fare per te. Per come vedo lavorare gli informatici, per il tuo interesse verso il progresso, Ing Informatica può essere una buona scelta. E' da veri smanettoni, e a me dai l'idea di essere un po' così.
Quindi io non direi che un ingegnere conosce la fisica classica meglio di un fisico
Per un ingegnere civile idraulico o un aerospaziale la fluidodinamica-meccanica dei fluidi (per citare un esame di base) non é solo uno strumento ma una materia di studio fondamentale sulla quale affronterà anche gli aspetti applicativi. Diverso é il discorso sull'elettromagnetismo (ad esempio) per un ingegnere civile, in questo caso sono d'accordo sul fatto che tale esame verrà considerato uno strumento.
08/11/2017, 15:51
08/11/2017, 16:25
08/11/2017, 16:35
La stessa cosa vale per la fisica: il fisico la impara come propria disciplina per la quale vedra' le applicazioni mentre l'ingegnere ancora la impara come strumento
Io non ho fatto ingegneria, perciò sapete meglio di me cosa si studia, ma dai piani di studio che ho visto, non ho trovato un corso, (magari esiste) dove si affronti la relatività al corso di fisica 1 o fisica 2.
08/11/2017, 18:38
SaO ha scritto:Credo nel fatto che il percorso di studi a ingegneria nucleare sia stato questo, ma ricordiamoci che ingegneria nucleare è un percorso particolare, penso sia una magistrale, non esiste più la triennale in nucleare.
Questo per dire che solo una piccola parte degli ingegneri studiano, o hanno modo di vedere la relatività, oserei dire al massimo il 10%.
Io non ho fatto ingegneria, perciò sapete meglio di me cosa si studia, ma dai piani di studio che ho visto, non ho trovato un corso, (magari esiste) dove si affronti la relatività al corso di fisica 1 o fisica 2.
Non ho mai sostenuto che l'ingegneria sia pressapochista, ho tirato in ballo la citazione di un docente di fisica, e l'ho interpretata come meglio ho creduto.
Da quello che ho capito io, o da quello che penso che quella docente volesse dire, l'ingegnere quando capisce che una struttura sta in piedi si ferma lì e non va oltre, il fisico ci fa sopra altri calcoli, che magari non sono utili ad accertarsi che la costruzione resista.
Io non intendevo dire che a ingegneria si fa poca teoria, quanto che magari questa in alcuni campi non è approfondita come la teoria che si fa a fisica.
E' chiaro che l'ingegnere prima di costruire qualcosa o prendere una decisione fa dei calcoli teorici, quello che io ho capito dalle parole di quella docente è che il fisico si spinge oltre.
Una domanda, il Ph.D serve per fare ricerca o insegnamento oppure si acquisiscono anche delle competenze professionali?
Sinceramente non capisco, ma vorrei, il collegamento che c'è tra l'essere troppo rigorosi e gli informatici smanettoni.
Da quelle che ne so io, la matematica e la fisica che fa un ingegnere è orientata allo specifico settore che quell'ingegnere studiare, e non potrebbe essere altrimenti, mi volete dire che un ingegnere sa la matematica e la fisica classica meglio di un matematico e un fisico ed è anche in grado di sapere bene le materie tecniche ?
08/11/2017, 19:32
08/11/2017, 21:51
Non so come ripeterlo ma un fisico non si occupa di strutture, non fa esami riguardanti le strutture ne gli é consentito fare valutazioni strutturali dalla legge.
E qui ritorniamo nel discorso di prima perché la ricerca in ambito strutturale é svolta da ingegneri. Diverso é il discorso della professione nel senso che un ingegnere libero professionista difficilmente utilizzerà le raffinatezze metodologiche di un ingegnere ricercatore nel campo della teoria dell'elasticità perché non é quello il suo fine.
se ad ingegneria si fanno più esami specifici su un determinato argomento (meccanica, fluidodinamica, termodinamica)...mi sembra chiaro che uno studente di ingegneria abbia maggiori conoscenze di uno di fisica a riguardo...se no a che servirebbe il cdl in ingegneria se fossero sufficienti le conoscenze base?
E a che ti serve? Ti confondi solo le idee...non hai mai visto i litigi su ogni post di relatività nella sezione di fisica? Si vive bene anche senza saperla.
Era un esempio. Nelle discipline di indirizzo si va molto nello specifico, anche nei contenuti più legati al mondo fisico.
Ma questa non basta per sapere modellare problemi in ogni ambito. E magistrali incentrate sulle strutture o sulla fluidodinamica (sulla seconda non sono certo al 100%) in fisica non si fanno.
Il Ph.D. è un percorso formativo di 3 o 4 anni, post laurea magistrale, orientato alla formazione di una figura capace di occuparsi autonamente di un lavoro di ricerca. Dopo il Ph.D. si può decidere se rimanere nell'accademia (e quindi dedicarsi anche all'insegnamento) oppure andare nell'industria. La richiesta di figure di Ph.D. provenienti dall'area STEM [Science Technology Engineering and Mathematics] dal mondo lavorativo è in continuo aumento.
08/11/2017, 21:54
Ci sono discipline tecniche, direi sopratutto quelle legate alle scienze naturali, che fanno affrontate con un certo modus operandi. Dove è fondamentale avere ben in chiaro il significato del modello e le sue ipotesi.
A volte non è importante il come si risolve un problema.
In questo senso, tutto il mondo del Computer Science rispecchia, a mio modo di vedere, di più questo approccio.
le lauree di 6 anni in
formano in modo ancora differente rispetto ai corsi tradizionali.
09/11/2017, 08:45
SaO ha scritto:Lo so, per legge non può farlo, io ho solo interpretato quella frase della docente, che da quanto mi hanno detto i ragazzi, insiste sul fatto che la fisica pura sia molto più difficile dell'ingegneria.
E qui ritorniamo nel discorso di prima perché la ricerca in ambito strutturale é svolta da ingegneri. Diverso é il discorso della professione nel senso che un ingegnere libero professionista difficilmente utilizzerà le raffinatezze metodologiche di un ingegnere ricercatore nel campo della teoria dell'elasticità perché non é quello il suo fine.
se ad ingegneria si fanno più esami specifici su un determinato argomento (meccanica, fluidodinamica, termodinamica)...mi sembra chiaro che uno studente di ingegneria abbia maggiori conoscenze di uno di fisica a riguardo...se no a che servirebbe il cdl in ingegneria se fossero sufficienti le conoscenze base?
Io non penso, e non so, o non credo che un fisico studi come si costruisce un motore a propulsione o una diga, studia i fenomeni fisici che agiscono, come l'aumento di entropia, il rendimento, la spinta di Archimede, ma non so se conosce in modo più approfondito quello che avviene all'interno di un tubo che trasporta acqua.
Era un esempio. Nelle discipline di indirizzo si va molto nello specifico, anche nei contenuti più legati al mondo fisico.
Sono d'accordo, ma da qui a dire che si va addirittura oltre le conoscenze di un fisico mi sembra un tantino esagerato, anche se ripeto, potrei sbagliarmi perché non faccio ingegneria.
SaO ha scritto:Ci sono discipline tecniche, direi sopratutto quelle legate alle scienze naturali, che fanno affrontate con un certo modus operandi. Dove è fondamentale avere ben in chiaro il significato del modello e le sue ipotesi.
Non è così anche a Ingegneria ?
Durano 6 anni?
formano in modo ancora differente rispetto ai corsi tradizionali.
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