Ciao Biser
Cerchiamo di fare chiarezza.
Biser ha scritto:Mi chiedo per prima cosa quante volte la struttura è iperstatica. Uso la formula l=3N−ut e mi accorgo che qualcosa non va. Cercando bene mi accorgo che esiste la formula l=3N−ut−3c+s dove però non so cosa rappresentino c ed s.
La formula che hai scritto della labilità apparente è utile per i sistemi iperstatici che si svolgono con il metodo delle forze. Quando il sistema risulta chiuso si usa la formula da te citata ma attento perchè manca un termine p. c sono i circuiti chiusi presenti nel sistema, s le sconnessioni e p i pendoli. Per questo approccio devi approfondire questa parte perchè non è sempre facile (esistono delle dispense in giro). Come ho detto prima, questa formula si utilizza con il metodo delle forze.
Biser ha scritto:Poi mi chiedo se le aste sono assialmente deformabili e in questo caso la risposta è positiva
Che ragionamento hai usato? Facci capire.
Di solito o viene specificato nel compito oppure guardando la struttura calcoliamo preventivamente quanti e quali possono essere gli spostamenti della struttura sia per aste rigide che deformabili. Se ad esempio, ci ritroviamo con hp. di aste deformabili ad avere troppe incognite possiamo (10 e più incognite) possiamo adottare l'hp di aste rigide.
Con aste deformabili in questa struttura vedo che ci sono 8 incognite nel vettore u.
La travatura reticolare associata si fa SOLO per le aste assialmente rigide perchè non sappiamo da subito dove andremo a mettere i carrelli e quindi facciamo le spostate per capire quali spostamenti bloccare.
Nel caso di aste deformabili, le aste si possono accorciare ed allungare quindi non serve mettere carrelli.