_antoniobernardo
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Dichiarazioni

Possono essere una semplice espressione costante o una lista complicata di cicli e condizioni. Gli statements di controllo come IF, WHILE controllano il flusso di esecuzione dei programmi in Octave. Tutti gli statements di controllo iniziano con speciali parole chiave come IF e WHILE per distinguerli dalle espressioni semplici. Molti statements di controllo contengono altri statements; per esempio lo statement if contiene un altro statement che può o non può essere eseguito.

Ogni statement di controllo ha un corrispondente end che segue la fine del controllo. Per esempio endif segue la fine dello statement if e endwhile segue la fine dello statement while. La lista degli statements presente fra if o while e il loro corrispondente end è chiamato il corpo dello statement di controllo.

Statement if

Prende le decisioni in octave. Ci sono 3 forme base di if.

Forma più semplice:

>> if (condizione)

>> Body

>> endif

Condizione è un'espressione che controlla cosa fare nel resto dello statement. Il body è eseguito solo se la condizione è vera. La condizione in uno statement if è considerata vera se il suo valore è diverso da zero e falsa se il suo valore è zero. Se la condizione è un vettore o matrice è considerata vera solo se non è vuoto/a e tutti gli elementi sono diversi da zero.

Seconda forma:

>> if (condizione)

>> body

>> else

>> else-body

>> endif

Se Condizione è vera, body viene eseguito altrimenti è eseguito elsebody.

Esempio:

>> if (rem(x,2)= =0)

>> printf (“x is even
”?)

>> else

>> printf (“x is odd
”?)

>> endif

In questo esempio se l'espressione rem (x,2)=0 è vera (quindi x è divisibile per 2), viene eseguito il primo printf altrimenti viene eseguito il secondo printf.

La terza forma di if permette di combinare decisioni multiple in un singolo statement.

Esempio:

>> if (condizione)

>> body

>> elseif (condizione)

>> else-body

>> endif

Si possono inserire un qualsiasi numero di elseif. Ogni condizione è testata a turno e di quella considerata vera viene eseguito il body. Se nessuna condizione è vera e c'è l'else viene eseguito il suo body. Ci può essere solo un else e deve trovarsi nell'ultima parte dello statement. Tra else e if non ci devono essere spazi se no Octave lo tratta come un nuovo if.

Statement switch

Valuta differenti azioni che dipendono dal valore di una variabile. E' possibile utilizzando l'affermazione if nel seguente modo:

>> if (x= =1)

>> fai_ualcosa( );

>> elseif (x= =2)

>> fai_qualcos'_altro;

>> else

>> fai_qualcosa_diversa;

>> endif

Questo codice può essere molto ingombrante sia da scrivere che da mantenere. Per superare questo problema Octave prevede lo statement switch .

L'esempio sopra diventa:

>> switch (x)

>> case1

>> fai_qualcosa;

>> case 2

>> fai_qualcos'_altro;

>> otherwise

>> fai_qualcosa_diversa;

>> endswitch

Con questo codice la struttura ripetitiva del problema è più esplicita e il codice è più facile da leggere e da mantenere. Anche se x dovesse cambiare nome dovrebbe essere cambiata solo una linea.

La forma generale di switch è:

>> switch espressione

>> case label

>> lista_comandi

>> case label

>> lista_comandi

>>”¦.

>> otherwise

>> lista_comandi

>> endswitch

Dove label può essere qualsiasi espressione.Uno dei vantaggi nell'usare switch invece di If è che le labels possono essere stringhe. Con if nn si può scrivere:

>> if (x= = “stringa”?) # non è valido

Con switch invece si può scrivere:

>> switch (x)

>> case “stringa”?

>> fai_qualcosa;

>>”¦..

>> endswitch

Statement while

Nella programmazione un ciclo è una parte di programma che è (o può essere eseguita) 2 o più volte in successione. While è lo statement di ciclo più semplice in Octave. Come con l'if , con while il ciclo viene eseguito fin quando la condizione è vera (valore diverso da zero).

La sua forma è:

>> while (condizione)

>> body

>> endwhile

La prima cosa che fa while è testare la condizione. Se è vera esegue il body. Dopo che l'ha eseguito, la condizione è testata di nuovo e se è ancora vera il body è eseguito di nuovo. Questo processo è eseguito finché la condizione è vera. Se inizialmente la condizione è falsa il body non è mai eseguito.

L'esempio sotto crea una variabile fib che contiene i primi 10 elementi della sequenza di Fibonacci:

>> fib=ones (1,10);

>> i=3;

>> while (i

>> fib(i)=fib (i-1)+fib(i-2);

>> i++;

>> endwhile

Qui il corpo del ciclo contiene 2 statement. Il ciclo lavora così: prima i è posto uguale a 3. Poi while testa se è minore o uguale a 10. In questo caso i è uguale a 3 quindi il primo elemento di fib è dato dalla somma dei precedenti 2 valori nella sequenza. Poi i++ incrementa il valore di i e il ciclo si ripete. Termina quando i=11.

Statement do-until

E' simile alchile solo che questo esegue rapidamente lo statement fino a che la condizione non è vera e il test della condizione è alla fine del ciclo, così il corpo del ciclo è sempre eseguito almeno una volta. Come con if la condizione è vera se diversa da zero e falsa se è uguale a zero.

L'espressione di do-until è :

>> do

>> body

>> until (condizione)

Qui il body è uno statement o una lista di statements che sono chiamati corpo del ciclo e la condizione è l'espressione che controlla quante volte il ciclo sarà  eseguito.

Questo esempio crea una variabile fib che contiene i primi 10 elementi della sequenza di Fibonacci:

>> fib =ones (1,10);

>> i=2;

>> do

>> i++;

>> fib(i)=fib(i-1)+fib(i-2);

>> until (i= =10)

Statement for

Il for è più utile in quanto può contenere iterazioni di cicli.

La forma generale è:

>> for var=espressione

>> body

>> endfor

Dove body può essere uno statement o una lista di statements, espressione è qualsiasi espressione valida e var può avere diverse forme. Di solito è un nome di variabile semplice o una variabile indicizzata. Se espressione è una struttura, var può anche essere un vettore con 2 elementi. L'assegnazione nel for lavora un po' diversamente dalle normali assegnazioni in Octave. Invece di assegnare il risultato completo dell'espressione, assegna ogni colonna dell'espressione al var a turno. Se espressione è un range o un vettore riga o uno scalare, il valore di var sarà  uno scalare ogni volta che il corpo del ciclo sarà  eseguito. Se var è un vettore colonna o una matrice, var sarà  un vettore colonna ogni volta che il corpo del ciclo è eseguito.

Il seguente esempio mostra un altro modo per creare un vettore che contenga i primi 10 elementi della sequenza di Fibonacci:

>> fib=ones (1,10);

>> for i=3:10

>> fib(i)=fib(i-1)+fib(i-2);

>> endfor

Questo codice analizza prima l'espressione 3:10, poi produce un range di valori da 3 a 10 incluso. Dopo che la variabile i è assegnata al primo elemento del range il corpo del ciclo eseguito una volta. Raggiunta la fine del ciclo è assegnato un altro valore alla variabile i e il ciclo è eseguito di nuovo. Questo processo continua fin quando non ci sono più elementi da assegnare. Sebbene è possibile riscrivere tutti i cicli for con i cicli while il linguaggio Octave ha entrambi gli statements perché spesso il ciclo for permette di scrivere meno e viene più naturale pensarlo.

Statement break

Si trova dentro i cicli for o while e può essere usato solo nel corpo del ciclo. Il seguente esempio mostra il divisore più piccolo di un numero intero dato e identifica anche i numeri primi:

>> num=103;

>> div=2;

>> while (div*div

>> if (rem(num,div)= =0)

>> Break;

>> endif

>> div++;

>> if (rem(num,div)= =0)

>> printf(“il più piccolo divisore di %d è %d/n”?,num,div)

>> else

>> printf(“%d è prime
”?,num);

>> endif

Quando il resto è zero nel primo while Octave break (interrompe) il ciclo e procede allo statement seguente e il processo continua. Questo è diverso da exit che ferma l'intero programma.

Statement continue

Come break è usato solo nei cicli for e while. Questo statement salta il resto del corpo del ciclo passando all'altro ciclo che inizia subito (invece break salta tutto il ciclo).

Esempio:

>> # stampa gli elementi di un vettore casuale formato da numeri interi

>> # crea un vettore di 10 numeri interi casuali con valori da 0 a 100

>> vec=round(rand(1,10)*100);

>> # stampa ciò che noi vogliamo

>> for x=vec

>> if (rem(x,2) !=0)

>> continue;

>> endif

>> printf(“%d
”?,x);

>> endfor

Se uno degli elementi di vec è un numero dispari questo esempio salta la stampa dell'elemento e ritorna al primo statement nel ciclo.

Statement unwind_protect

Questo statement gestisce le eccezioni.

Forma generale:

>> unwind_protect

>> body

>> unwind_protect_cleanup

>> cleanup

>> end_unwind_protect

Dove nody e cleanup sono entrambi opzionali e possono contenere qualsiasi espressione o commando di Octave. Gli statements in cleanup sono sicuramente eseguiti indipendentemente dall'esito del controllo di body. Questo è utile per proteggere cambiamenti temporanei della variabile globale da possibili errori. Per esempio, il seguente codice mostra la rassegnazione del valore originario alla variabile globale frobnositcate anche se si verifica un errore mentre si esegue l'operazione indicizzata.

>> save_frobnositcate=frobnositcate;

>> unwind_protect

>> frobnositcate=true;

>>”¦.

>> unwind-protect_clenup

>> frobnositcate=save_frobnositcate;

>> end_unwind_protect

Senza unwind_protect il valore di frobnositcate non sarebbe riassegnato se si verificasse un errore mentre si esegue l'operazione indicizzata perchè l'analisi si fermerebbe al punto dell'errore e lo statement riassegnerebbe il valore non eseguito.

Statement try

Questo statement gestisce le eccezioni.

Forma generale:

>> try

>> body

>> catch

>> cleanup

>> end_try_catch

Dove body e cleanup sono entrambi opzionali e possono contenere espressioni e comandi di Octave. Lo statement in cleanup sarà  eseguito solo se si verifica un errore in body. Non sarà  stampato nessun avviso o messaggio di errore mentre il body eseguito. Se riverifica un errore durante l'esecuzione del corpo, cleanup può usare la funzione lasterr per accedere al testo del messaggio che è stato stampato.

Linee di continuazione

Nel linguaggio Octave molti statments finiscono con un carattere di nuova linea e bisogna dire ad Octave di ignorarle per continuare lo statement da quella linea al testo. Le linee che finiscono con i caratteri “”¦”? o “”? sono unite con la linea seguente prima che siano divise dal decodificatore di Octave.

Per esempio, le linee:

>> x=long_variable_nome

>> +longer_variable_nome

>> -42

Forma uno statement singolo. Il carattere backslash ()sulla seconda linea è interpretato come un carattere di continuazione non come un operatore di divisione.