vincenzo.disalvatore
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TRACCIA: La musica — diceva Aristotele (filosofo greco del IV sec. a.C.) — non va praticata per un unico tipo di beneficio che da essa può derivare, ma per usi molteplici, poiché può servire per l’educazione, per procurare la catarsi e in terzo luogo per la ricreazione, il sollievo e il riposo dallo sforzo. Il candidato si soffermi sulla funzione, sugli scopi e sugli usi della musica nella società contemporanea. Se lo ritiene opportuno, può fare riferimento anche a sue personali esperienze di pratica e/o di ascolto musicale.

Musica sinonimo di espressione.

Lo scopo, il vero scopo della musica, la vera musica, è quello di esprimere se stessi. Il musicista riversa tutte le sue angosce, paure, sogni, felicità, insoddisfazioni, rabbie, dolori, appagamenti, amori per una donna, frustrazioni, desideri sulle corde di una chitarra o nelle parole trascinanti che daranno vita alla canzone. Quest’ultima costituirà la trasposizione in note dell’animo dell’autore. Il musicista non compone una canzone per chi l’ascolterà, ma per se stesso: ha, quindi, la possibilità di esprimersi facendo ciò che ama. “Non suoniamo per chi ascolta, ma suoniamo perché è ciò che amiamo fare; se poi alla gente piace, tanto meglio” (Black Sabbatti). Quando poi gli ideali e la personalità del musicista si incontrano con un ascoltatore che la pensa allo stesso modo, ecco che nasce l’apprezzamento per quella musica e, con esso, il fan e il successo. La musica rock è quella che dà le maggiori possibilità di esprimersi. Il rock è più che semplice musica, è qualcosa di spirituale, quasi sacro. Ogni grande musicista la pensa così: “Quando ho bruciato la mia chitarra sul palco è stato un sacrificio. Si sacrificano le cose che si amano. Io amo la mia chitarra” (Jimi Hendrix). Quando un gruppo raggiunge una grande popolarità, ha la possibilità di cambiare la mentalità della gente e il rock, con la sua purezza, ha cercato di migliorare il mondo. “Quando qualcuno ascolta la tua musica, puoi colpirlo a tal punto da fargli fare ciò che vuoi” (Jimi Hendrix). Ad esempio i Beatles, che hanno trascinato migliaia e migliaia di persone, volevano realmente cambiare il mondo tramite le loro canzoni (Imagine di John Lennon è una di quelle più vicine a questa mentalità) e predicavano solo ideali puri: “Credevo davvero che l’amore avrebbe potuto salvarci tutti” (John Lennon). “When the power of love will overcome the love for the power the world will be in peace” (Jimi Hendrix). La musica diventa, quindi, anche mezzo di educazione dove lo scopo è quello di far aprire gli occhi alla gente che spesso non si accorge nemmeno di ciò che le succede attorno o non ha la forza di combattere: “We don’t need no education, we don’t need you thought control” (Another brick in the wall, Pink Floid). Il rock smuove gli animi e le coscienze della gente. Ovviamente è anche uno svago dalle brutture della vita ed è propedeutico per l’avvicinarsi alla catarsi. A partire dagli anni Novanta, la mentalità delle persone era più aperta e più libera. Oggi la mentalità delle persone e dei giovani è per la maggior parte gretta e superficiale. Ad un determinato tipo di mentalità si affianca un determinato tipo di musica. Cambiano i valori trasmessi e i temi trattati e muta il modo di fare musica. A prescindere dal genere, non è più quella musica che nasce da dentro per se stessi, ma è musica creata per avere successo e per vendere. Perde, dunque, di ogni significato spirituale e sentimentale e diventa semplicemente un metodo per fare soldi perdendo ogni dignità. Tra i giovani si diffondono particolarmente il rap e il pop, i cui compositori hanno vita breve e non se rendono conto che se, al contrario di questi ultimi, i gruppi rock come i Beatles, i Rolling Stones, i Guns’n roses, Queen non passano mai di moda c’è un motivo: che loro non seguono la moda, ma la dettano incarnando uno stile di vita.