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Tesina - Premio maturità 2009
Titolo: "Giocare in modo rigoroso"
Autore: Bizzotto Chiara
Scuola: Liceo scientifico
Descrizione: applicazione della teoria matematica a "situazioni tipicamente umane".
Come argomento dell'approfondimento per l'esame di Stato, ho voluto affrontare il tema della "Teoria dei giochi", estendendo l'ambito di ricerca dalla semplice Matematica, anche alla Letteratura, alla Storia e perfino al Cinema. Il mio obiettivo è infatti quello di sottolineare come la Matematica si concili perfettamente e soprattutto in modo concreto, anche se non esplicitamente, con la vita. Ho iniziato il mio lavoro confrontando tre importanti autori, rappresentanti esemplari di tre rami basilari della Storia della Conoscenza Umana: Italo Calvino per la Letteratura italiana, Immanuel Kant per la Filosofia e John Nash per la Matematica. Ciò che mi ha permesso di scegliere in particolare questi tre autori è il loro intento di analisi "scientifica" della realtà : una volta ultimato il mio percorso di analisi dei testi, ho però trovato legami molto più forti e inaspettati, che hanno reso il comune intento di scientificità di studio soltanto una base, uno sfondo dal quale si può scendere molto più in profondità . Quello che ne risulta non è perciò un confronto di tipo tradizionale, in cui un argomento comune viene sviluppato e rielaborato secondo i diversi autori. Al contrario, leggendo, sembra piuttosto di seguire un filo logico di ragionamento che ci accompagna e ci guida, partendo da una prigione rinchiusi insieme al famoso Dantès, passando attraverso «la terra della verità 1», fino alla biblioteca dell'università di Princeton in compagnia del giovane universitario Nash, per poi provare ad avventurarci in «un vasto oceano tempestoso, impero proprio dell'apparenza2» e concludere il viaggio a bordo di un'auto inseguita da un assassino. Ho cercato quindi, attraverso le parole, di ricreare in qualche modo il continuo intrecciarsi delle tre diverse discipline, forse così apparentemente lontane, nella vita di tutti i giorni. La seconda parte consta in una spiegazione generale su cosa sia effettivamente la Teoria dei giochi: ho poi analizzato in profondità in particolare due giochi (il "Dilemma del prigioniero" e il "gioco del pollo") che ho poi ritrovato anche nella visione di due film di genere tutt'altro che scientifico (Batman. Il cavaliere oscuro e Gioventù bruciata). Punti d'arrivo del mio percorso sono stati infine due fatti storici risalenti alla Guerra Fredda, analizzati anch'essi grazie alla teoria dei giochi. In realtà la scelta del fatto in sé ha poca importanza: ciò che è da notare, e che è anche l'obiettivo del mio approfondimento, è il connubio, spesso considerato improbabile, tra la Matematica, la più astratta tra la scienze, e la vita. 1
Area: scientifica
Materie trattate: Matematica, John Nash, Teoria dei giochi, Equilibrio di Nash Italiano, Italo Calvino, Ti con zero, Racconti deduttivi Filosofia, Immanuel Kant, Rivoluzione copernicana, Forme pure dello spazio e del tempo, Morale Kantiana Storia, Guerra fredda, Crisi dei missili di Cuba, Euromissili Cinema, analisi dei film "Batman: il cavaliere oscuro" e "Gioventù bruciata"
Indice: Introduzione; Mappa concettuale; Viaggio tra Calvino, Kant e Nash; Teoria dei giochi; Dilemma dei prigioniero; Batman. Il cavaliere oscuro; Gioco del pollo; Gioventù bruciata; L'apocalisse dietro l'angolo; Conclusioni; Bibliografia
Bibliografia: R. BODEI, Scomposizioni. Forme dell'individuo moderno, Giulio Einaudi Editore, Torino, p. 61-73 ' I. CALVINO, "Il Conte di Montecristo" e "Inseguimento" in Ti con zero, Mondadori, Milano 1995 ' F. COLOMBO, Introduzione alla Teoria dei giochi, Carocci Editore ' N. GORIO, "L'apocalisse dietro l'angolo" in Focus Storia Speciale, inverno 2008 ' P. VIDALI, "A Beautiful Mind. La costruzione della realtà in Kant" in AA. VV., Esercizi di Filosofia al Cinema, Pensa Multimedia, Lecce 2006
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE
CITTADELLA (PD) - Via Alfieri , 58- Cod.Fis. 81004050282
Scuola polo per la
Liceo Scientifico , Classico e delle Scienze Sociali
“Tito Lucrezio Caro”
Tel.049/5971313 - Fax 049/5970692
Sito internet: www.liceolucreziocaro.it - e-mail:liceo.lucreziocaro@provincia.padova.it
Primo Premio 2006 Qualità per la Scuola del Veneto Dimensione Europea
dell’Istruzione
Chiara Bizzotto
Classe V^B
2008/09
«Giocare in modo rigoroso»
Applicazione della Teoria Matematica
a “situazioni tipicamente umane”
Indice
Introduzione 3
Mappa concettuale 4
Viaggio tra Calvino, Kant e Nash 5
Teoria dei giochi 10
Dilemma dei prigioniero 12
13
Batman. Il cavaliere oscuro
Gioco del pollo 14
16
Gioventù bruciata
L’apocalisse dietro l’angolo 18
Conclusioni 22
Bibliografia 23
~2~
Introduzione
Come argomento dell’approfondimento per l’esame di Stato, ho voluto affrontare il tema
della “Teoria dei giochi”, estendendo l’ambito di ricerca dalla semplice Matematica, anche
alla Letteratura, alla Storia e perfino al Cinema. Il mio obiettivo è infatti quello di
sottolineare come la Matematica si concili perfettamente e soprattutto in modo concreto,
anche se non esplicitamente, con la vita.
Ho iniziato il mio lavoro confrontando tre importanti autori, rappresentanti esemplari di
tre rami basilari della Storia della Conoscenza Umana: Italo Calvino per la Letteratura
italiana, Immanuel Kant per la Filosofia e John Nash per la Matematica.
Ciò che mi ha permesso di scegliere in particolare questi tre autori è il loro intento di
analisi “scientifica” della realtà: una volta ultimato il mio percorso di analisi dei testi, ho
però trovato legami molto più forti e inaspettati, che hanno reso il comune intento di
scientificità di studio soltanto una base, uno sfondo dal quale si può scendere molto più in
profondità.
Quello che ne risulta non è perciò un confronto di tipo tradizionale, in cui un argomento
comune viene sviluppato e rielaborato secondo i diversi autori. Al contrario, leggendo,
sembra piuttosto di seguire un filo logico di ragionamento che ci accompagna e ci guida,
partendo da una prigione rinchiusi insieme al famoso Dantès, passando attraverso «la
terra della verità », fino alla biblioteca dell’università di Princeton in compagnia del
1
giovane universitario Nash, per poi provare ad avventurarci in «un vasto oceano
tempestoso, impero proprio dell’apparenza » e concludere il viaggio a bordo di un’auto
2
inseguita da un assassino. Ho cercato quindi, attraverso le parole, di ricreare in qualche
modo il continuo intrecciarsi delle tre diverse discipline, forse così apparentemente
lontane, nella vita di tutti i giorni.
La seconda parte consta in una spiegazione generale su cosa sia effettivamente la Teoria
dei giochi: ho poi analizzato in profondità in particolare due giochi (il “Dilemma del
prigioniero” e il “gioco del pollo”) che ho poi ritrovato anche nella visione di due film di
genere tutt’altro che scientifico (Batman. Il cavaliere oscuro e Gioventù bruciata).
Punti d’arrivo del mio percorso sono stati infine due fatti storici risalenti alla Guerra
Fredda, analizzati anch’essi grazie alla teoria dei giochi. In realtà la scelta del fatto in sé ha
poca importanza: ciò che è da notare, e che è anche l’obiettivo del mio approfondimento, è
il connubio, spesso considerato improbabile, tra la Matematica, la più astratta tra la
scienze, e la vita.
R. Bodei, Scomposizioni. Forme dell’individuo moderno, Giulio Einaudi Editore, Torino, p. 61. Con queste
1
parole l’autore fa riferimento alla conoscenza scientifica, data dall’esperienza.
R. Bodei, Scomposizioni. Forme dell’individuo moderno, Giulio Einaudi Editore, Torino, p. 61. Parlando di
2
“oceano tempestoso” l’autore intende invece il mondo noumenico, soltanto pensabile all’uomo nella vita
pratica, dal punto di vista della morale. ~3~
«Giocare in modo rigoroso»
Applicazione della Teoria Matematica a “situazioni tipicamente umane”
-conoscenza fenomenica e
noumenica // realtà come labirinto
-”rivoluzione copernicana” //
”Inseguimento” Immanuel Kant
Italo Calvino Analisi della realtà
con metodo scientifico - “window art” // forme pure
dello spazio e del tempo
John Nash -Teoria dell'equilibrio
non competitivo // Morale
kantiana
Dilemma = Batman:
del Prigioniero il cavaliere oscuro
La teoria dei giochi =
Gioco del “pollo” Gioventù bruciata
Come argomento dell'approfondimento
per l'esame di Stato ho voluto affrontare il
tema della Teoria dei giochi estendendo
Guerra Fredda analizzata per mezzo
della Teoria dei giochi: l'ambito di ricerca dalla semplice
Matematica, anche alla Letteratura, alla
-1962: Crisi dei missili di Cuba tra USA Storia e perfino al Cinema.
e URSS Voglio infatti sottolineare come la
-anni '70: gli Euromissili Matematica si concili perfettamente e
soprattutto in modo concreto, anche se
non esplicitamente, con la vita.
~4~
viaggio tra Calvino, kant e nash
Sebbene non appartengano allo stesso periodo storico, molte sono le caratteristiche che
permettono di accomunare il pensiero di Immanuel Kant, Italo Calvino e John Nash.
I tre grandi personaggi hanno segnato con le loro opere un pezzo di storia: il primo della
filosofia, il secondo della letteratura italiana e il terzo della matematica, nonché
dell'economia. Sono vissuti in epoche e soprattutto in luoghi piuttosto disparati: Kant
infatti è nato in Prussia Orientale nel 1724, Calvino, sebbene sia nato a Cuba nel 1923, è
italiano, mentre Nash, nato nel 1928, vive negli USA, ma nonostante tutto, ciò che
consente di accostare i tre grandi autori, è il loro intento di analisi della realtà. Come
afferma lo stesso Calvino: «raccontare situazioni tipicamente umane, situazioni
drammatiche e angosciose, e risolverle con procedimenti di astrazione come se si trattasse
di problemi matematici: ecco che cosa dovevo fare. […] è soltanto un gioco di precisione,
ho voluto giocare in modo più rigoroso, nient'altro ».
3
La realtà per l’autore è un vero e proprio labirinto dal quale l’uomo riesce ad uscire grazie
alla letteratura: quest’ultima infatti, crea un ordine ed elabora un metodo razionale di
ricerca di una legge, i quali, assieme all’ostinata fiducia nelle forze intellettuali dell’uomo,
riescono a tradursi in una lingua essenziale e chiara.
Questo espediente è perfettamente riscontrabile ne “Il conte di Montecristo”, racconto
contenuto nell'ultima parte di Ti con zero, il quale si concentra sul gioco di infinite
possibilità che si creano nelle situazioni più comuni del quotidiano: la trama è in qualche
modo la rielaborazione del romanzo di Dumas, ma si concentra solo sulla permanenza di
Dantès nel carcere sull'isola d'If e sui tentativi di evasione dei due prigionieri, lo stesso
Dantès e un secondo personaggio, l'abate Faria.
I due personaggi hanno però strategie diverse: l'abate procede infatti per tentativi, per poi
ricavare la via di fuga (metodo induttivo), Dantès invece si crea nella mente una via di fuga
per poi verificarla grazie ai tentativi falliti di Faria (metodo deduttivo) («[...] le sole
informazioni di cui dispongo sul luogo dove mi trovo mi sono date dalla successione dei
suoi errori »). Mentre l'abate quindi affronta difficoltà dopo difficoltà, modificando il
4
piano di fuga, finché questo non sarà perfetto («Per lui, una volta eliminati tutti i possibili
errori e imprevidenze, l'evasione non può non riuscire: tutto sta nel progettare ed
eseguire l'evasione perfetta »), Dantès, raccontando in prima persona, immagina una
5
prigione ideale, dalla quale è impossibile fuggire:
«Se riuscirò col pensiero a costruire una fortezza da
cui è impossibile fuggire, questa fortezza pensata o
sarà uguale alla vera […] o sarà una fortezza dalla
quale è ancora più impossibile che di qui – e allora è
segno che qui una possibilità di fuga esiste: basterà
individuare il punto in cui la fortezza pensata non
coincide con quella vera per trovarla »
6
La narrazione diventa surreale e la stessa prigione
sembra trasformarsi in un labirinto, tanto che Faria a
mio parere sembra entrare in un quadro di Escher .
7 Maurits C. Escher, Relatività,
«Il senso dell'orientamento è perso da tempo: Faria 1953, litografia
non riconosce più i punti cardinali, anzi neppure lo
Italo Calvino in un'intervista di Mauro Lami uscita il 22 novembre 1967 sul “Messaggero”
3 Il conte di Montecristo, p. 138
4 Il conte di Montecristo, p. 141
5 Il conte di Montecristo, p. 148
6 Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden 1898 - Laren 1972), pittore e incisore olandese
7 ~5~
zenit e il nadir. Alle volte sento grattare il soffitto; […] ne spunta la testa di Faria
capovolta. Capovolta per me, non per lui; striscia fuori dalla sua galleria, cammina
a testa in giù senza che nulla si scomponga nella sua persona »
8
Alla fine del racconto l’abate si ritrova proprio nello studio di Dumas e tra i fogli sparsi
cerca quello che contiene il capitolo dell’evasione: sull’esito della vicenda Calvino non
lascia trapelare nulla, ma del resto la trama in sé ha poca importanza. In realtà il carcere
altro non rappresenta se non la realtà permeata dal caos, che risulta per l’uomo
oggettivamente impossibile conoscere, proprio come impossibile è evadere dal carcere:
fallimentari si rivelano infatti entrambi i metodi utilizzati dai prigionieri.
Secondo l’autore la realtà è accessibile all’uomo solo tramite i sensi, ma ci è totalmente
preclusa una conoscenza diretta: ciò che però finiamo col conoscere della realtà, non è la
realtà, ma soltanto una possibile interpretazione di questa.
Il mondo perde così della sua oggettività ed è questa immagine che Calvino vuole
trasmetterci attraverso la prigione in perenne movimento:
«L’immagine che ne ricavo è questa: una fortezza che cresce intorno a noi, e più
tempo vi restiamo rinchiusi più ci allontana dal fuori» .
9
L’unico modo per superare questa limitazione sarebbe quello di staccarsi dalla soggettività
deformante dell’Io:
«Se riuscirò a osservare fortezza e abate da un punto di vista perfettamente
equidistante, riuscirò ad individuare non solo gli errori particolari che Faria compie
volta per volta, ma anche l’errore di metodo in cui continua a incorrere […] »
10
A questo punto appare interessante il confronto con il filosofo prussiano Immanuel Kant,
che con la sua Critica della Ragion Pura era giunto agli stessi risultati di Calvino. Secondo
Kant infatti, il solo mondo conoscibile all'uomo è quello fenomenico, quello cioè dei
fenomeni: il fenomeno (dal greco phainómenon, apparizione) è l'oggetto dell'intuizione
pura, con la quale noi non cogliamo il mondo quale esso è, ma come appare ai nostri sensi
(Gegestand der Erfahrung). Il noumeno, la cosa in sé, è all'uomo totalmente inconoscibile,
ma soltanto pensabile come limite di ciò che invece possiamo conoscere.
A questo proposito Kant utilizza un’immagine molto efficace per esprimere la differenza
tra fenomeno e noumeno: la realtà fenomenica è come un’isola che l’uomo può esplorare
alla perfezione, di cui può conoscere tutte le leggi e a cui può dare un ordine ben preciso.
Attorno a quest’isola sta però un oceano tempestoso, pieno di insidie e avvolto in una fitta
nebbia che dà, in ogni istante, l’illusione di nuove terre: questo è il noumeno.
che risulta infatti è che noi, con una tale facoltà, non possiamo mai
«Ciò
oltrepassare il confine di un'esperienza possibile; […] questa conoscenza arriva solo
a quello che ci appare, e lascia invece che la cosa in sé sussista realmente di per se
stessa, certo, ma resti sconosciuta da parte nostra 11
».
Anche per Kant, per riuscire a conoscere la totalità, la ragione umana dovrebbe poter
uscire da sé per avere una visione “esterna”: l’essenza resta così soltanto un Grenzbegriff,
un’esigenza della ragione, legittima finché non si pretende che sia conoscenza. Tornando
alla metafora precedente, egli afferma che è dovere dell’uomo prendere il largo a bordo
Il conte di Montecristo, p. 138-139