Ciao!
Piacendomi ultrafiltri e gruppi, come potevo restare indifferente di fronte ad un problema che li coinvolge entrambi? Ve lo propongo.
Ricordo che dato un insieme X, un filtro su X è un sottoinsieme F di P(X) (parti di X) tale che:
1. F è chiuso per intersezioni finite.
2. Se \( \displaystyle A \in F \) e \( \displaystyle B \in P(X) \) è tale che \( \displaystyle A \subseteq B \) allora \( \displaystyle B \in F \) .
3. \( \displaystyle \emptyset \not \in F \) .
Un ultrafiltro è un filtro massimale, ovvero tale che ogni sottoinsieme di P(X) che lo contiene strettamente non è un filtro.
Lemma: Se un'unione finita di sottoinsiemi di X sta in un ultrafiltro su X allora almeno uno di tali sottoinsiemi sta nell'ultrafiltro.
Dimostrazione: omessa.
Consideriamo un insieme infinito \( \displaystyle \Lambda \) . Si vede facilmente che l'insieme
\( \displaystyle F:=\{A \subseteq \Lambda\ |\ \Lambda - A\ \mbox{\`e\ finito}\} \)
è un filtro su \( \displaystyle \Lambda \) . Sia \( \displaystyle U \) un ultrafiltro su X contenente F (si può facilmente mostrare utilizzando il lemma di Zorn che esso esiste).
Ora prendiamo un gruppo finito \( \displaystyle T \) , di ordine \( \displaystyle n \) , e definiamo
\( \displaystyle G:= \prod_{\lambda \in \Lambda}T_{\lambda} \)
dove \( \displaystyle T_{\lambda} \cong T \) per ogni \( \displaystyle \lambda \in \Lambda \) . G è un gruppo con l'operazione definita componente per componente.
Definiamo, per ogni \( \displaystyle g \in G \) ,
\( \displaystyle \Omega(g):=\{\lambda \in \Lambda\ |\ g_{\lambda}=1\} \)
e infine:
\( \displaystyle H:=\{g \in G\ |\ \Omega(g) \in U\} \) .
Dimostrare che H è un sottogruppo normale di G di indice n.