Re: Il libro di testo: chi è costui?

Messaggioda jitter » 02/03/2015, 09:18

friction ha scritto:e avere i passaggi logici di un altro evidenziati graficamente sul libro potrebbe diventare anche molto fastidioso

gabriella127 ha scritto:Hai una stimolazione visiva che interferisce con il tuo pensiero


friction ha scritto:se passi parecchie ore sopra a un libro tutto sfondini e titoletti colorati dopo un po' inizi a rotolare sul pavimento


Allora mi sa che è davvero soggettivo. Io se i colori non li trovo utili non ci bado. Forse è per quello, allora, che entrando in casa dei miei non avevo notato il grosso albero di Natale proprio davanti a me :-D .

friction ha scritto:sarò snob

hehe, è una cosa mooolto snob! o forse all'antica? reazionario? minimalista?
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jitter
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Re: Il libro di testo: chi è costui?

Messaggioda mathbells » 07/03/2015, 20:52

Personalmente non ho nulla contro la grafica moderna dei libri di testo. Purché i contenuti siano chiari e ben fatti, benvenga la grafica accattivante.

Volevo però riportare la discussione sul tema principale, e cioè l'uso reale che si fa del libro di testo, o meglio, l'uso che l'insegnante fa fare (o meno) agli studenti del testo. Voglio dire: l'insegnante dovrebbe adottare comportamenti che spingano lo studente ad usare il testo (ad esempio: ti interrogo su tale paragrafo) ? Insisto su questo punto perché ho l'impressione che gli studenti si stiano sempre più disabituando al testo scritto, preferendo limitarsi a ricordare quanto appreso dalla spiegazione o a cercare qualche videolezione su youtube.
Teoria della Pizza: (F=farina; A=acqua; L=lievito; S=sale)
\(\displaystyle F=p\frac{\pi}{4}nd^2h\,\,;\quad A=\frac{8}{11}F\,\,;\quad L=\frac{1}{55}F\,\,;\quad S=\frac{1}{40}F\)
p=0,224 $g$/$cm^3$ = costante universale della pizza; n=numero di pizze; d=diametro in cm; h=spessore in cm.
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