Cene dei cento giorni

[giuliofis]

In questi giorni ci sono state le cene dei cento giorni (alla maturità) delle mie quinte. È stato il momento in cui ho realizzato che quei ragazzi non li vedrò più. Prima era qualcosa di etereo, ora è una consapevolezza, e mi sta facendo quasi lo stesso effetto di essere lasciati dalla persona amata. Un vero e proprio lutto che mi ha riempito di tristezza. Come riuscite voi a ridurre questo senso di abbandono?

[@melia]

Il prossimo anno, nel primo mese, ti mancheranno, qualcuno anche molto, poi ci saranno classi nuove che ti assorbiranno.
Quando sono andata in pensione a chi mi chiedeva se mi mancavano i miei studenti rispondevo: “Come ogni anno gli studenti di quinta che sono usciti”.

[giuliofis]

Sì, sicuramente ne verranno altri, ma sembra un ciclo che si ripeterà.

[@melia]

Non sembra. È un ciclo che si ripete, fino a quando ti accorgerai di essere più vecchio dei loro genitori, per completarsi quando in classe avrai i figli dei tuoi ex-studenti. E allora sarà il momento buono per andare in pensione.

[giuliofis]

Avere i figli degli alunni come nuovi alunni era una cosa a cui non avevo mai pensato!

[gio73]

Succede a tutti

Io attualmente sono ai nipoti (da zii e zie)

[giuliofis]

Oggi è stato l'ultimo giorno, terribile..!

[gio73]

Il tuo primo ultimo giorno?

[giuliofis]

Il tuo primo ultimo giorno?

Con le quinte sì. Negli anni passati ho avuto solo classi non terminali.

[gio73]

Sarà più difficile il tuo ultimo ultimo giorno di scuola

Oggi la collega piangeva. Il fatto di affrontare ancora l esame non cambia la sensazione di fine.
È un senso di vuoto che per gli insegnanti non viene compensato da un nuovo inizio (successivo segmento d istruzione, università, attività professionale...)